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Pasalic MilanGetty Images

L'anno di Pasalic al Milan: dal rigore decisivo in Supercoppa alla mancata conferma

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Dopo aver ritrovato la vittoria in campionato contro il Bologna, l'Atalanta cerca continuità di risultati anche contro il Milan, nel big match di San Siro in programma nel tardo pomeriggio di Pasqua.

Nonostante il recupero di Charlese De Ketelaere, convocato da Gian Piero Gasperini, il tecnico nerazzurro è deciso a puntare nuovamente su Mario Pasalic, in goal nell'ultima uscita in campionato contro i rossoblù.


Per il croato, quella contro il Milan, è una partita decisamente speciale: nella stagione 2016/17, infatti, il classe 1995 ha vestito la maglia rossonera e sebbene la sua avventura si sia conclusa dopo un solo anno, l'attuale numero 8 della Dea è riuscito comunque a lasciare il segno.

  • Pasalic MilanGetty Images

    AL MILAN UN ANNO IN PRESTITO

    La prima presa di contatto tra Pasalic e il calcio italiano avviene nella stagione 2016/17, quando il Milan di Vincenzo Montella lo preleva dal Chelsea con la formula del prestito. Adriano Galliani, nel frangente, riesce a strappare non un'opzione di acquisto a titolo definitivo, bensì un diritto di prelazione nel caso il Chelsea avesse deciso di cedere il calciatore nella stagione seguente. Scenario che, puntualmente, non si concretizzerà.

    La sua unica stagione in rossonero è globalmente positiva, come certificato dal bottino di 5 goal e 1 assist messo a referto in 27 presenze complessive. Un bottino impreziosito dalla conquista di un trofeo che lo vedrà assoluto protagonista: la Supercoppa italiana. Quella in rossonero è l'ennesima parentesi in prestito per l'allora 21enne croato che, sotto la regia dei Blues, era reduce dalle ultime annate spese in Spagna con la maglia dell'Elche e in Francia con quella del Monaco.

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  • EROE IN SUPERCOPPA

    Nell'unica stagione in cui Pasalic ha vestito la maglia del Milan, Pasalic è riuscito comunque a congedarsi lasciando un dolce ricordo a tutto il popolo rossonero. Occorre infatti riavvolgere il nastro al 23 dicembre 2016 quando a Doha, in Qatar, Juventus e Milan si contendono la Supercoppa italiana.

    Il match si chiude con il risultato di 1-1: apre Chiellini, per il vantaggio bianconero, prima del blitz di Bonaventura che prolunga la sfida prima ai supplementari e poi ai calci di rigore. Dal dischetto sbaglia subito Lapadula, ma la Juve cestina il vantaggio con gli errori di Mandzukic (traversa) e di Dybala, stoppato da un super Donnarumma.

    E così, il destino concede proprio a Pasalic il match point che vale il trofeo: il croato non si scompone al cospetto di Buffon e con un'esecuzione imparabile fa esplodere la gioia rossonera per quello che sarà l'ultimo trofeo dell'era Berlusconi.

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  • Milan PasalicGetty Images

    LA MANCATA RICONFERMA

    La stagione di buon livello che Pasalic riesce ad inscenare all'ombra della Madonnina, tuttavia, non basta per dare ulteriore continuità al matrimonio. Arrivato in prestito secco dal Chelsea, sembrava che il Milan e i Blues potessero trovare un accordo che sarebbe sfociato nella permanenza del classe 1995 a Milano.

    L'estate seguente, però, verrà ricordata per la roboante campagna acquisti targata Fassone e Mirabelli: in rossonero approdano Bonucci, Musacchio, Conti, Kessié, Lucas Biglia, Calhanoglu, Kalinic, André Silva e Borini. Una squadra nuova di zecca, nella quale evidentemente di spazio per Pasalic non ce n'era più.

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  • IL PRESTITO IN RUSSIA E L'APPRODO ALL'ATALANTA

    La chiusura della sua avventura al Milan, coincide con il ritorno - puramente provvisorio - al Chelsea, ma il futuro è già tracciato: Pasalic sbarca in Russia, sempre con la formula del prestito, dove ad attenderlo c'è lo Spartak. Con la formazione di Mosca gioca una sola stagione, prima che sulla scena irrompa l'Atalanta: la proposta nerazzurra è strutturata sulla base di un prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro. E il resto è ovviamente storia, con il fantasista croato che sta disputando la sua settima stagione consecutiva in quel di Bergamo, ovvero la piazza che ha saputo esaltarlo facendolo diventare un perno del blocco storico della squadra di Gian Piero Gasperini. E oggi Pasalic sfiderà nuovamente il Milan, destinato a rimanere una dolce parentesi lungo il suo percorso.

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