Pubblicità
Pubblicità
Kvaratskhelia PSG LiverpoolGetty Images

Kvaratskhelia, magia e beffa finale: un goal annullato e tanta qualità, ma il PSG cade col Liverpool

Pubblicità

La più atroce delle beffe. Il PSG, dopo aver letteralmente dominato il primo atto degli ottavi di finale contro il Liverpool, sbattendo ripetutamente contro uno strepitoso Alisson, si è fatto beffare nel finale, quando Elliot - al primo pallone toccato - ha bucato Donnarumma in contropiede griffando il definitivo 0-1.

Un finale a sorpresa che, di fatto, non rispecchia minimamente quanto di buono i parigini sono stati in grado di proporre nell'arco dei novanta minuti, schiacciando per larghissimi tratti i Reds, tenuti in piedi esclusivamente dalla prestazione monstre del portiere brasiliano.

E a proposito di performance di alto livello, è impossibile non porre l'accento sulla prova maiuscola di Khvicha Kvaratskhelia, schierato con una maglia da titolare nel 4-3-3 tracciato da Luis Enrique.

  • UN GOAL CAPOLAVORO ANNULLATO

    Kvaratskhelia, chiamato a partire largo a destra nel tridente, si era iscritto alla partita con un biglietto da visita semplicemente da urlo: l'ex Napoli, infatti, aveva colpito al 21' con uno splendido sinistro a giro che non aveva lasciato scampo ad Alisson, ma la gioia è durata giusto una manciata di secondi. L'arbitro Massa, su indicazione del VAR, ha ravvisato un fuorigioco millimetrico che ha portato all'annullamento di quello che con ogni probabilità sarebbe stato uno dei goal più belli di questa edizione della Champions League.

  • Pubblicità
  • QUANTA QUALITÁ SULLA DESTRA

    Al netto del goal annullato per una questione millimetrica, schierato largo a destra nel 4-3-3 di Luis Enrique, Kvaratskhelia ha dato lustro a tutta la sua qualità, inscenando una prova di altissimo livello soprattutto nella prima frazione di gioco quando le sue sortite hanno letteralmente ammattito la retroguardia del Liverpool, rimasta in qualche modo in piedi ma con evidenti affanni.

    Kvara ha saputo agire con grande libertà, partendo largo sul binario di competenza per andare poi ad attaccare dentro al campo creando una quantitativo importante di pericoli che il pacchetto arretrato degli inglesi ha saputo contenere con estrema fatica.

    La sua gara è scesa leggermente di tono nella seconda frazione di gioco, e in un certo senso era anche lecito aspettarselo se si pensa alla qualità e all'intensità che l'ex Napoli ha saputo dispensare lungo il rettangolo verde in tutto il primo tempo.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • FUORI AL 78'

    La partita di Kvaratskhelia si è poi chiusa a dodici minuti dal traguardo, poco prima del vantaggio dei Reds, quando Luis Enrique l'ha tolto dal campo - tra gli applausi del Parco dei Principi - inserendo Goncalo Ramos per l'assalto finale che si è invece tramutata nella più clamorosa delle beffe, con il Liverpool che, su situazione di contropiede, ha trovato il goal che di fatto indirizza la qualificazione e consentirà alla squadra di Arne Slot di presentarsi tra una settimana ad Anfield con due risultati su tre per staccare il pass che vale l'accesso ai quarti di finale di Champions League.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • LE PAROLE NEL POST PARTITA E IL MESSAGGIO A NAPOLI

    "Penso meritassimo di più, abbiamo creato tanto e avuto tante chances ma Alisson è stato bravo. Nulla è però chiuso, dobbiamo concentrarci sulla prossima partita. Come mi trovo a destra? La cosa più importante è giocare, non importa dove. Devo essere pronto per ogni ruolo. Penso sia stata una bella partita da parte della squadra, contro il Liverpool non è semplice, abbiamo giocato un ottimo calcio.
    Cosa mi porto dentro di Napoli? Ho pensato che quando ero a Napoli abbiamo giocato contro il Liverpool e una volta abbiamo vinto e un'altra abbiamo perso. Un saluto ai tifosi del Napoli? Sì: Ciao Napoli", ha dichiarato il georgiano a Sky.
  • Pubblicità
    Pubblicità
0