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Koopmeiners Juventus trainingGetty Images

Koopmeiners e la voglia di Juventus: "Tifavo per i bianconeri fin da bambino, arrivarci era il mio obiettivo"

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Il suo trasferimento è stato il tormentone dell'estate, una telenovela con lieto fine: Teun Koopmeiners oggi veste la maglia della Juventus, club che ha fortemente voluto tanto da arrivare alla rottura con l'Atalanta.

L'olandese, intervistato da 'Tuttosport', racconta la lunga attesa e spiega come per lui quella bianconera fosse l'unica soluzione possibile. Un amore che risale alla sua infanzia in Olanda.

Koopmeiners, in attesa di segnare il primo goal con la Juventus, inoltre racconta le differenze tra Gasperini e Thiago Motta.

  • SOLO LA JUVE

    In estate su Koopmeiners non c'era solo la Juventus, ma l'olandese non ha mai avuto dubbi: "Sapevo che c’erano club inglesi che erano interessati a me, ma non appena ho saputo della Juventus io non ho avuto nemmeno un dubbio. Mi piace questo club dal primo momento in cui sono arrivato in Italia, ma non solo. È la più importante in Italia e nel mondo. In realtà io tifavo e seguivo la Juventus sin da quando ero bambino in Olanda. La Juve dei grandissimi campioni. Chi adoravo? Beh, Zidane!Essere qui per me è come un sogno, è quello che ho sempre inseguito da piccolo.

    Quando sono arrivato, ho toccato con mano che tutto ciò che sapevo e mi aveva raccontato De Ligt era vero: dai servizi alle strutture, alla gentilezza delle persone. Davvero fantastico.Qui alla Juve è tutto bello: il primo giorno mi pareva di vivere un sogno.Lo ripeto, ho lavorato per essere qui sin da piccolo:alla mia fidanzata tante volte in passato avevo detto che il mio obiettivo sarebbe stato quello di diventare bianconero e ce l’ho fatta. Tra l’altro, vivendo in Italia, la mia ammirazione per la Juventus è pure cresciuta".

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  • L'ESTATE DIFFICILE

    Prima di arrivare alla Juventus però Koopmeiners ha dovuto attendere parecchio: "Voglio ricordare il del viaggio in taxi da Bergamo a Torino con la mia fidanzata per raggiungere la Juventus. La sera prima avevo ricevuto la telefonata in cui mi era stato detto che tutto si era risolto. Sono andato a dormire, ma non avevo ancora metabolizzato bene la notizia. Ricordo che quando il taxi era in viaggio per Torino mi sono girato verso Rosa e le ho detto: “Finalmente!”. Ero come sollevato, come se tutta la pressione che avevo accumulato fosse andata via".

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  • L'INFORTUNIO

    Koopmeiners è stato poi costretto a fermarsi alcune settimane per un fastidioso infortunio alle costole: "A dire la verità, è stato un po’ complesso perché è un infortunio che si sente a ogni movimento, anche respirare è stato difficile. Ho dovuto convivere con questa situazione per circa due-tre settimane e quando sei in difficoltà a ogni respiro, non è semplice. Anche dormire è stato complicato.Ho dovuto dormire sulla poltrona perché, se mi mettevo orizzontale sul letto, la pressione era maggiore e così avvertivo più dolore. Ma ora sto meglio. Sento ancora un po’ di fastidio, però adesso posso gestirlo".

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  • GASPERINI E THIAGO MOTTA

    L'olandese analizza anche similitudini e differenze tra il suo ex allenatore Gasperini e Thiago Motta, che lo ha fortemente voluto alla Juventus: "Gasperini punta molto sull’ìntensità e nell’uno contro uno in ogni parte del campo, sia in attacco che in difesa. Si fanno anche esercitazioni specifiche. Con Motta abbiamo sì intensità, ma con la squadra compatta che si oppone in maniera più collettiva. Quello che stiamo facendo qui alla Juve mi ricorda ciò che facciamo in Olanda: possesso palla, intensità, voler controllare la partita, creare tante occasioni, ma anche nel modo di difendere.

    Con Motta e i suoi collaboratori parliamo molto su come viviamo le loro richieste e come ci troviamo nell’applicarle. Motta è molto interessato a capire il nostro feeling, anche se è deciso sul sistema. Gasperini era più un “Voglio che facciate così”. E noi dovevamo cercare di fare così".

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  • KOOPMEINERS DIFENSORE?

    Considerata l'emergenza dopo l'infortunio di Bremer, Koopmeiners si candida per una maglia anche in difesa: "Sarebbe simpatico.Tre giorni fa ho detto alla mia fidanzata: “Forse dovrei dire a Motta che ho giocato per alcuni anni come difensore di sinistra”.Se la Juve fosse in difficoltà lo farei, certo. Io voglio giocare a centrocampo, ma se scattasse l’emergenza, perché no?".

  • I COMPAGNI

    L'ex Atalanta sembra già molto impressionato dai nuovi compagni in bianconero: "Devo dire che Dusan Vlahovic è un attaccante totale:può tirare forte di destro e di sinistro, è potente fisicamente. È un professionista al 100%, lo vedi per come si allena. Grandissimo anche Kenan. Yildiz ha un talento pazzesco e non ha nemmeno vent’anni. Straordinaria la sua sensibilità palla al piede, che gli permette di dribblare a piacimento. Incredibile poi il carisma di Danilo, quando parla in allenamento si avverte subito che è un leader. E non parliamo dei giovani: vestire questa maglia alla loro età non è scontato".

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  • GLI OBIETTIVI DELLA JUVENTUS

    L'olandese non si nasconde e non nasconde la Juventus nella corsa Scudetto: "L’Inter è forte e ha cambiato davvero molto poco. L’Atalanta può inserirsi in questa lotta, è una candidata. Ma anche il Milan che è andato a vincere sul campo del Real! La Juventus? La storia dice che si prova sempre a vincere, vediamo. Siamo una squadra nuova con tanti giovani, credo che la scelta migliore sia quella di pensare partita dopo partita".

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