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Randal Kolo MuaniGetty Images

Kolo Muani sul futuro alla Juventus: "Restare? Perché no, mi ha aperto le porte, convinto da Thiago Motta"

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Cinque goal nelle prime tre partite giocate in Serie A sono bastati a Randal Kolo Muani per convincere tutti alla Juventus.

Il francese, arrivato in prestito secco a gennaio dal PSG, ci ha messo davvero poco per integrarsi e mostrare le sue enormi qualità.

Tanto che adesso Giuntoli è al lavoro per trattenerlo ben oltre il 30 giugno. Ed in tal senso le parole di Kolo Muani a 'la Repubblica' fanno sperare i tifosi bianconeri.

L'attaccante, che in pochi mesi ha soffiato il posto da titolare a Vlahovic, confessa di trovarsi molto bene a Torino e non esclude affatto una sua permanenza.

  • KOLO MUANI RESTA ALLA JUVENTUS?

    A precisa domanda sulla sua volontà, Kolo Muani risponde così: "La mia volontà è di giocare e di divertirmi.Ma se le cose continuano così, perché no? La Juventus è il club che mi ha aperto le porte. Ho parlato molto con Thiago Motta prima di venire, mi ha spiegato come vedeva le cose, come avremmo giocato. È questo che mi ha attirato e spinto a firmare. Non credevo che i miei esordi riuscissero così bene”.

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  • PRIMA PUNTA O ESTERNO? IL RUOLO DI KOLO MUANI

    Il francese ha fatto chiarezza anche sul suo ruolo preferito in campo: "Sono un attaccante e al giorno d’oggi bisogna essere polivalenti, quindi sto bene al centro come da esterno. Preferisco giocare negli spazi, prendere la profondità e sfruttare la mia velocità, ma sto dimostrando di sapere anche combinare nello stretto: contro il Verona, il goal nasce dalla palla che do a Locatelli”.

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  • COSA NON HA FUNZIONATO AL PSG

    Kolo Muani comunque non chiude del tutto neppure al PSG, club che ancora detiene il suo cartellino: "Capitolo chiuso? Non lo definirei chiuso, visto che ho ancora un contratto con loro.Un francese nel PSG, oltretutto costato 90 milioni, ha una pressione enorme e non tutti sono in grado di reggerla. Io non ci sono riuscito. Ho avuto delle possibilità e non le ho sfruttate. Fa male al cuore, ma lo ridico: è il calcio, non ho rimpianti. Luis Enrique? I rapporti erano molto molto buoni.Lui è davvero un ottimo allenatore, mi ha dato un’enormità di consigli, è una fortuna avere un tecnico come lui. In campo andavo io, non lui. Le opportunità me le ha date”.

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  • IL RICORDO CON SERGIO CONCEICAO

    Nell'intervista a 'La Repubblica', inoltre, Kolo Muani ricorda anche la prima convocazione di Sergio Conceiçao tra i grandi ai tempi del Nantes: "Mi disse cose che mi stampai in testa, mi disse che ero troppo nonchalant e che avrei dovuto lavorare di più, perché vedeva in me un grande potenziale. Il mio divertimento è diventato un mestiere e devo viverlo in maniera seria e professionale, perché la posta in gioco è alta. Ma una parte istintiva me la sono tenuta: se non provi piacere, e a Parigi ne provavo poco, non sboccerai mai. E poi in campo ci sono momenti in cui c’è bisogno dell’istinto, per vincere una partita”.

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