Kean-Atletico, Sensi-Leicester e non solo: è stato il mercato degli affari saltati

Partiamo dalla trattativa forse più 'appariscente' dell'intero lotto, dal mancato trasferimento di Moise Kean all'Atletico Madrid.

I 'Colchoneros' avevano raggiunto un accordo sulla base di un prestito oneroso da 500mila euro da versare nella casse della Juventus, ma l'affare è naufragato al momento delle visite mediche dell'attaccante: alcune divergenze sui tempi di recupero dall'infortunio che lo sta tenendo fermo avrebbero fatto la differenza per Kean, rimasto inevitabilmente a Torino.

In questo caso, sebbene la storia clinica di Stefano Sensi potesse far pensare ad altro, non c'è stata alcuna problematica legata alle visite mediche svolte in Inghilterra dal centrocampista, rimasto all'Inter dopo aver preso atto del fallimento dell'operazione.

Un epilogo determinato da cavilli di natura burocratica, inerenti i paletti del FPF da rispettare per il Leicester e regole che non risultavano compatibili col permesso di lavoro da far ottenere a Sensi. L'Inter, da questa operazione, avrebbe ricevuto circa 3 milioni di euro legati alla promozione in Premier League delle 'Foxes'.

Nella lista degli scontenti c'è anche Maurizio Sarri, che non avrà il suo nuovo attaccante individuato in Ryan Kent del Fenerbahce.

L'ex Rangers avrebbe deciso di far fallire la trattativa in favore del club turco, scottato da alcuni mancati pagamenti arretrati. L'accordo tra le parti era stato trovato sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro.

Durante i primi giorni di calciomercato, Leonardo Bonucci è stato vicinissimo al ritorno in Italia dopo l'esperienza in Germania tra le fila dell'Union Berlino.

A pensare a lui è stata la Roma, all'epoca ancora allenata da José Mourinho: fumata bianca naufragata sul più bello e firma col Fenerbahce per il centrale difensivo viterbese.

A dar manforte alla difesa della Roma è stato Dean Huijsen, prelevato in prestito oneroso dalla Juventus: eppure sembrava fatta per il passaggio del difensore olandese al Frosinone, prima che l'inserimento giallorosso scompigliasse i piani ciociari.

Per il centrocampista serbo un'altra retromarcia improvvisa dopo quella andata in scena in estate con l'Inter: stavolta, a sostituirsi ai nerazzurri, è stato il Napoli di De Laurentiis.

Il presidente partenopeo aveva raggiunto un'intesa di massima con l'Udinese, salvo poi tirarsi indietro di fronte alle richieste economiche del papà-agente di Samardzic, rimasto così nuovamente in Friuli.

Altro giro e altro 'naufragio' in casa Napoli: per l'ingaggio di Nehuen Perez era tutto fatto, tanto che l'ultimo tassello prima del definitivo via libera da parte dell'Udinese era l'accordo per un sostituto, individuato in Leo Ostigard.

Il norvegese, autore di una grande prova all'Olimpico contro la Lazio, è stato trattenuto dai partenopei che hanno così privato l'Udinese del rimpiazzo di Perez. Tra gli obiettivi bianconeri c'era anche Lovato, approdato al Torino.

Sulle tracce del turco c'erano sia Galatasaray che Marsiglia, anche se è con i francesi che la Roma è stata più vicina a giungere ad una conclusione positiva della trattativa.

L'intesa, alla fine, non è mai arrivata: colpa del prestito con diritto di riscatto proposto dai francesi, di fronte ad una richiesta di trasferimento a titolo definitivo (o quantomeno in prestito con obbligo di riscatto) dalla controparte giallorossa.