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Juventus-Udinese dice che c'è vita dopo Vlahovic: David convince e sarà titolare a Napoli, segnali da Openda

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Quando Dusan Vlahovic si è fatto male, sabato scorso contro il Cagliari, un po' tutti hanno pensato la stessa cosa: ma adesso chi sarà a prendere il posto del serbo, rinato a livello mentale al netto di un rendimento realizzativo non esattamente di primo livello?

La Juventus, ovvio, ha dovuto fare di necessità virtù. E lo ha fatto già nella gara di Coppa Italia contro l'Udinese, che grazie al 2-0 dell'Allianz Stadium le ha permesso di passare il turno e di approdare ai quarti di finale.


A Torino ha giocato titolare Jonathan David. Mentre Lois Openda ha preso il suo posto a un quarto d'ora dalla fine. Da lì non si scappa: l'eredità di Vlahovic nei due-tre mesi in cui l'ex viola rimarrà ai box sarà roba loro, a meno che Spalletti non decida di fare di Yildiz una sorta di Totti.

Come sono andati i due? Ma soprattutto, chi sarà titolare domenica sera a Napoli? Qualche indicazione bella grossa dalla Coppa Italia è arrivata.

  • DAVID, LA PRESTAZIONE, IL CASO

    David, senza troppi giri di parole, è stato uno dei migliori in campo. E non certo - o non solo - perché proprio lui ha di fatto contribuito all'autorete dell'1-0 di Palma, gettandosi sul pallone assieme al difensore dell'Udinese sul cross di McKennie.

    La prestazione del canadese, finalmente, è stata convincente sotto tanti punti di vista. Anche dei movimenti, della partecipazione offensiva. Come se l'assenza del concorrente Vlahovic lo avesse motivato, assieme alla necessità di fare qualcosa di più per conquistarsi l'approvazione del mondo Juve.

    Avrebbe pure segnato un goal bellissimo, David. Di potenza, di pura voglia, da posizione quasi impossibile, con un sinistro scagliato sotto l'incrocio opposto: gliel'hanno annullato con una decisione che sta facendo discutere parecchio, ma alla fine il quadro generale parla di promozione senza riserve.

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  • Openda Palma Juventus UdineseGetty Images

    L'INGRESSO DI OPENDA

    Non male neppure l'ingresso in campo dalla panchina di Openda, che ha preso il posto proprio del compagno a un quarto d'ora dalla fine circa, andando come lui a piazzarsi da punta unica dello schieramento juventino.

    L'ex Lipsia non ha avuto molto tempo a disposizione, e questo chiaramente ne ha limitato possibilità di successo e valutazione. Ma alla pari di David ha corso, si è mosso, si è proposto.

    Di più: anche Openda si è visto annullare un goal nel finale, quello del possibile 3-0. Questa volta senza troppe discussioni, visto che Joao Mario era in fuorigioco all'inizio dell'azione. Ma in ogni caso si è fatto trovare nel posto giusto al momento giusto.

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  • LE PAROLE DI SPALLETTI

    Anche di David e di Openda, ovvero del nuovo dualismo sorto nell'attacco della Juventus dopo l'infortunio di Vlahovic, ha parlato Luciano Spalletti dopo la gara contro l'Udinese. Argomentando il discorso, come è solito fare.

    "David e Openda sono due attaccanti centrali. Uno (David, ndr) è bravissimo tecnicamente, e uno molto relazionale con la squadra, perché quando viene incontro sa fare circolare la palla bene, sa metterla con i giri contati, dentro l'area di rigore si muove benissimo. Quando la squadra poi costringe una difesa bassa agli avversari, lui di dentro dal meglio di se stesso. È uno che prende notizie di continuo, sai benissimo gestire anche i palloni difficili. Poi naturalmente l'impatto fisico anche se ce l'ha, ce l'ha per quella che la sua costituzione, per quella che la sua forza. 

    Openda invece è uno più bravo ad attaccare la profondità. Va negli spazi, ha bisogno della palla in profondità e meno relazionale. Però si compensano e possono giocare anche tutti e due insieme perché uno viene e uno va. E ci fa piacere che siano in delle buone condizioni perché poi hanno fatto vedere in questo periodo di prendere cose di portare a casa dei risultati".

  • CHI GIOCA TITOLARE A NAPOLI?

    A meno che Spalletti non decida di sparigliare le carte in tavola contro uno degli avversari più forti della Serie A, schierando Yildiz da falso nove e rinunciando a una punta pura, lo scenario verso Napoli-Juventus sembra definito: al Maradonagiocherà David.

    L'ex Lilla, del resto, è sempre stato avanti rispetto al collega belga nelle gerarchie dell'attacco bianconero. Anche se non è quasi mai riuscito a giustificare l'entusiasmo per l'arrivo a parametro zero in estate. Tra Bodo e Coppa Italia, però, qualcosa si è mosso: David ha segnato due volte in una settimana, ha dato finalmente segnali importanti dopo tante difficoltà, si sta inserendo nei meccanismi juventini e nel calcio italiano.

    Toccherà dunque a lui spaventare Beukema, Rrahmani e Buongiorno, che hanno appena tenuto chiusa la porta napoletana in casa della Roma. Con Openda pronto ancora una volta a subentrargli nel secondo tempo. L'attacco della Juve post Vlahovic, insomma, si sta disegnando così. E l'Udinese è stato un buon banco di prova per averne la conferma.

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