Aspettando Luciano Spalletti, la Juventus si regala una boccata d'ossigeno.
Crisi interrotta grazie al 3-1 rifilato all'Udinese, nel segno di Dusan Vlahovic e - seppur alla distanza - di Kenan Yildiz. Il serbo si carica Madama sulle spalle, il turco illumina lo Stadium nel finale e appone il definitivo timbro sul successo scacciafantasmi dei bianconeri, guidati in panchina ad interim da Massimo Brambilla.
Pronti via e la Juve la sblocca subito: Goglichidze stende in area Vlahovic, che dal dischetto batte Okoye e fa 1-0. Il 9 è indemoniato e si vede annullare il raddoppio per offside, trovando poi sulla propria strada un numero uno ospite in versione montagne russe.
Quando la Signora sembra in controllo del match, però, ecco spuntare Nicolò Zaniolo (poi sostituito inaspettatamente da Runjaic al 59'): l'ex Roma si mette in proprio districandosi nello stretto, beffando Di Gregorio con un sinistro chirurgico all'angolino sul gong dei primi 45'.
Il pari dell'Udinese porta la Juventus ad aggredire la ripresa, riuscendo a scardinare il fortino friulano a metà secondo tempo con l'incornata di Federico Gatti su cross di Cambiaso.
Da lì in avanti sale in cattedra Yildiz, che scheggia il palo esterno e nel recupero - dopo essersi divorato il tris in ripartenza e dopo il 2-2 fallito da Bayo - guadagna il secondo penalty di giornata fischiato da Di Bello ai piemontesi per un nuovo intervento di Goglichidze: Locatelli gli lascia l'esecuzione ed al 96' il 10 non sbaglia, sancendo la vittoria che allevia i dolori di Madama.




