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Gatti LeaoGetty

Juventus-Milan vale tutto: non solo il secondo posto, ma anche il senso del finale di stagione

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Giocare una partita del genere quasi una settimana dopo la vittoria dello Scudetto dell'Inter impone due riflessioni, innanzitutto: che il calcio va avanti, qualsiasi cosa succeda, e che difficilmente come adesso, simbolicamente, Juventus-Milan è importante.

Ma non per il secondo posto: non solo, almeno. Perché definire il ruolo di vice-campione d'Italia è sì un traguardo significativo, ma mai quanto tutto ciò che riguarda l'ultima parte di questa stagione.

Ed ecco che la sfida tra i bianconeri e i rossoneri assume il peso di un match che può davvero consegnare un senso alle ultime settimane del campionato di Serie A delle formazioni di Massimiliano Allegri e di Stefano Pioli, con il loro futuro comunque già deciso.

  • UN DESTINO GIÀ SCRITTO

    Sì, perché questa è la premessa: salvo casi eccezionali, né Massimiliano Allegri né Stefano Pioli alleneranno la Juventus e il Milan nella prossima stagione.

    Questo il frutto di settimane di voci, poi dichiarazioni, quindi indiscrezioni che sembrano aver trovato conferme dopo la vittoria dello Scudetto dell'Inter.

    Insomma, un eventuale secondo posto non consegnerebbe ulteriori speranze ad Allegri e a Pioli, ma darebbe un senso, questo sì.

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  • PIÚ DI UN SECONDO POSTO

    Ed eccoci al concetto di "secondo posto" in classifica superato dal trend che ha portato Milan e Juventus (in quest'ordine, al momento, in virtù della classifica) a considerare la loro sfida come cruciale per non relegare il finale di stagione a una pure formalità.

    C'è anche da dire che, in termini pratici, se il Milan è un po' più "sicuro" del posizionamento in Champions League, questo sì ormai un pro forma, i bianconeri devono ancora conquistarlo, anche se il traguardo è vicinissimo.

    In ogni caso. Per i rossoneri perdere anche il secondo posto, dopo lo Scudetto nel Derby, rappresenterebbe un crollo difficilmente digeribile, in una stagione già da dimenticare.

    Per i bianconeri, viceversa, non arrivare secondi vorrebbe dire aver compiuto un crollo che, nella seconda parte di stagione, a memoria ricorda annate assai difficili e che mal si sposa con quella "lotta Scudetto" che la Juventus ha mantenuto fino a fine 2023.

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  • UN PERCORSO LUNGO

    Poi, Juventus-Milan rappresenta uno spunto importante per tracciare la rotta futura. Ha ragione Allegri quando rigira la domanda "Cosa manca rispetto all'Inter?" a chi si occupa di calciomercato, alla Juventus.

    Molto, però, dipenderà da come finirà la stagione in corso: ben al di là di chi sarà in panchina. Al secondo anno nel club, Cristiano Giuntoli potrebbe essere chiamato, nella prossima annata, a mettere in campo quelle doti già notate al Napoli. Perché l'Inter è forte, sì, ma ha beneficiato di una strategia di mercato intelligente.

    Al Milan, invece, vincere contro la Juventus e, di conseguenza, dare un senso all'ultima parte di stagione permetterebbe di tracciare un percorso più lucido su "cosa serve e cosa no", anche in ottica organico. Pure in considerazione dei "pezzi grossi".

    Perché ripartire, resettare, potrebbe far bene sia alla Juventus che al Milan. Prima, però, tappa all'Allianz Stadium. Una gara che vale ben più di un posizionamento in classifica.

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