La Juventus riparte con un nuovo organigramma e un piano di rilancio ambizioso dopo la fine del ciclo d’oro dei nove scudetti.
Damien Comolli, ex presidente del Tolosa, si è insediato ufficialmente come nuovo direttore generale e ha già avviato una serie di incontri e colloqui strategici per definire le linee guida del futuro bianconero.
Comolli ha in programma di confrontarsi subito con Igor Tudor, allenatore confermato nonostante i contatti con altri profili, mentre John Elkann e l’ad Scanavino hanno tracciato un percorso triennale improntato a sostenibilità economica e competitività, con l’obiettivo di ridurre i costi, consolidarsi in Europa e tornare a vincere almeno un trofeo.

Le prime tre mosse di Comolli riguardano la scelta del nuovo uomo-mercato, la conferma di Tudor e i contatti con il Psg per trattenere Kolo Muani.
Intanto Elkann ribadisce la centralità di Giorgio Chiellini nel progetto e mette nel mirino l’autosufficienza finanziaria entro il 2027, con ricavi sopra i 600 milioni e un ritorno allo scudetto.
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