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Vlahovic Cambiaso ConceiçaoGetty Images

Juventus fuori dalla Champions, cosa può succedere: Cambiaso, Vlahovic, Yildiz e chi rischia la cessione

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La sconfitta di Parma ha complicato parecchio i piani della Juventus nella corsa al quarto posto.

I bianconeri, infatti, oggi sono quinti a -1 dal Bologna e appaiati con la Lazio. Squadre che peraltro la Juventus dovrà affrontare in trasferta nelle prossime giornate.

La qualificazione alla prossima edizione della Champions League è l'obiettivo minimo dichiarato dalla dirigenza già a inizio stagione.

Ecco perché, in caso di fallimento, è probabile una nuova rivoluzione a tutti i livelli: dalla panchina al campo, ma non solo.

  • TUDOR IN BILICO

    Il futuro del croato sulla panchina bianconera è legato ad un filo sottilissimo, che si è ulteriormente assottigliato dopo Parma.

    Giuntoli prima della gara persa al 'Tardini' aveva auspicato di poter proseguire con Tudor anche dopo il Mondiale per Club.

    Ipotesi che senza la qualificazione alla prossima Champions League sarebbe da escludere.

    In quel caso la Juventus riaprirebbe la caccia ad un nuovo allenatore per la prossima stagione e tra i nomi più caldi tornerebbe il grande ex, Antonio Conte.

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  • CESSIONI INEVITABILI

    Senza la sessantina di milioni di euro garantiti dalla partecipazione alla Champions League, ovviamente, cambierebbe molto anche sul mercato.

    In particolare sarebbero inevitabili almeno un paio di cessioni pesanti. La prima dovrebbe essere quella di Andrea Cambiaso, già molto vicino al Manchester City lo scorso gennaio.

    Un altro sicuro partente, a prescindere da come finirà la stagione, è Dusan Vlahovic. L'attaccante non ha trovato l'accordo per rinnovare il contratto in scadenza nel 2026 dunque verrà ceduto al miglior offerente.

    La Juventus poi spera di ricavare un gruzzoletto dalla cessione di Samuel Mbangula, ovvero uno dei giovani che si sono messi in luce con Thiago Motta e che ha parecchio mercato all'estero.

    In bilico, infine, la posizione di Federico Gatti che piace in Premier League e non sarebbe ritenuto incedibile.

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  • ADDIO AI GIOCATORI IN PRESTITO

    Senza qualificazione in Champions sembra improbabile che la Juventus decida di investire sui giocatori attualmente in prestito.

    Fatta eccezione per Kelly, il cui riscatto dal Newcastle è obbligatorio, gli altri dovrebbero tornare ai rispettivi club: Renato Veiga al Chelsea, Francisco Conceiçao al Porto e Kolo Muani al PSG.

    Non solo. Tornerebbe in discussione anche il possibile rinnovo di Weston McKennie, col texano che in quel caso verrebbe messo sul mercato come peraltro già accaduto la scorsa estate prima del reintegro in rosa.

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  • IL FUTURO DI YILDIZ

    Tanti, insomma, i sacrifici della Juventus in caso di mancato accesso alla prossima Champions League. Ma con un punto fermo.

    La società infatti farà di tutto per trattenere Kenan Yildiz, al quale d'altronde solo qualche mese fa era stata assegnata la maglia numero 10 e individuato come il punto fermo su cui costruire il nuovo ciclo.

    Il turco ha vissuto una stagione fatta di alti e bassi, ma nel complesso sicuramente sufficiente. E soprattutto ha confermato qualità tecniche fuori dal comune nonostante la giovanissima età.

    La Juventus, Champions o non Champions, vuole ripartire da Yildiz. E anche il numero 10 pare voler continuare il percorso di crescita iniziato a Torino

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  • I NUOVI ACQUISTI

    Chiaro che i mancati introiti dalla prossima Champions complicherebbero non poco i piani sul mercato in entrata.

    I sogni principali della Juventus in tal senso, al momento, sono due: Sandro Tonali e Victor Osimhen.

    Entrambe le operazioni però si annunciano complesse e soprattutto molto onerose. Forse troppo senza il denaro della Champions.

    Per arrivare al centrocampista i bianconeri potrebbero quindi inserire nell'affare una contropartita tecnica gradita al Newcastle, cosa impossibile invece nel caso di Osimhen col Napoli.

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