Juventus a Como, perché Vlahovic non gioca più: panchina per turnover, scelta tecnica o condizioni non al meglio? Ancora fuori

La prossima settimana la Juventus farà visita al PSV per l'andata dei playoff di Champions League. Impegnata nell'anticipo di Como, così da avere tempo per recuperare in vista della trasferta di Eindhove, la squadra bianconera non dovrebbe cambiare molti uomini per la prima partita degli spareggi.

Ergo, Vlahovic dovrebbe partire dalla panchina anche in Olanda, con Kolo Muani che sarà confermato titolare anche in Champions League. La panchina del serbo a Como non è arrivata sull'altare del turnover, ma bensì per un ruolo da seconda scelta ormai conclamato.

Thiago Motta ha proposto Vlahovic prima punta e titolare fino a quando ha potuto, consapevole di non dovere alternative per l'infortunio di Milik e di altri colleghi di reparto schierati da falso nove.

Il tecnico della Juventus ha continuato a inserire Vlahovic titolare nonostante non fosse contento delle sue partite (tra goal mancati e movimenti non proprio applauditi), almeno fino a quando la società non gli ha regalato il tanto agognato nuovo attaccante.

Arrivato Kolo Muani, Thiago Motta ha così subito inserito il nuovo acquisto tra i titolari, evitando di lasciarlo in panchina in ogni gara disponibile: per ora ha avuto ragione il mister bianconero, visti i tre goal in due partite dell'ex PSG e non da meno il movimento per l'inserimento di centrocampisti e ali.

Essendo capace di giocare anche come esterno, Kolo Muani sa come allargarsi per far passare il collega sulla fascia per colpire. Ciò che Motta chiedeva a Vlahovic, senza però quasi mai avere quanto desiderato.

Sotto contratto con la Juventus fino al 2026, Vlahovic non sembra attualmente avere un futuro assicurato in maglia bianconera. Superato da Kolo Muani e oramai riserva, anche se il francese non è stato acquistato a titolo definitivo, l'attaccante serbo verrà probabilmente ceduto in estate.

Davanti a buone offerte da Premier e Liga, Vlahovic e la Juventus valuteranno come muoversi cercando di evitare un addio a costo zero nel 2026 che sarebbe controproducente per i bianconeri, ma anche per lo stesso ormai ex titolare.