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Joao FelixGetty Images

Joao Felix delude anche in Milan-Lazio: dal rendimento negativo alle incognite sul ruolo, i dubbi cominciano a serpeggiare

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La sconfitta del Milan, maturata a tempo scaduto contro la Lazio, rappresenta l'ennesimo boccone amaro di una stagione rossonera che, al netto della vittoria della Supercoppa italiana, ha regalato sin qui più delusioni che gioie.

Una sorta di svolta, se così la possiamo chiamare, sembrava poter concretizzarsi nel mercato di gennaio quando i nuovi innesti dal mercato sembravano aver portato una ventata d'energia e freschezza alla causa milanista, ma anche in questo caso l'effetto è svanito nel giro di pochissimo tempo.

L'esempio più lampante è probabilmente quello di Joao Felix, in goal all'esordio in Coppa Italia - con un pregevole colpo sotto contro la Roma - prima di una sequela di prestazioni decisamente al di sotto dei suoi standard.

  • UN SOLO ACUTO

    Milan-Roma, appunto. Era il 5 febbraio, è passato soltanto un mese ma in realtà sembra essere trascorso molto di più. Joao Felix si era presentato nel miglior modo possibile, segnando subito all'esordio contro i giallorossi nei quarti di finale di Coppa Italia. La sensazione, dopo quella notte magica, era che il classe 1999 lusitano - insieme a Santiago Gimenez - avrebbe potuto rappresentare l'elemento di svolta della stagione a tinte rossonere. E invece l'improvviso bagliore si è spento quasi subito. Quello contro la Roma, ad oggi, rimane infatti l'unico sigillo del portoghese all'ombra della Madonnina. Da quel momento l'ex Chelsea e Atletico Madrid ha infilato una serie di prestazioni anonime, scandite da un rendimento sin qui insufficiente e che iniziano a far serpeggiare i primi dubbi sulla bontà del suo arrivo in quel di Milano.

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  • LA FIDUCIA DI CONCEICAO

    Ciò che non è mai mancato a Joao Felix in questo suo primo mese milanese è la fiducia di Sergio Conceicao. Tra campionato, Champions League e Coppa Italia, infatti, Joao Felix è sceso in campo in nove occasioni, di cui otto con i gradi di titolare. Soltanto contro la Lazio, il portoghese è partito dalla panchina, ma dopo appena 36', l'allenatore rossonero ha deciso di mandarlo in campo togliendo dal campo uno spento Musah. Su Joao Felix, dunque, Conceicao continua a puntare nonostante il numero 79 non sia ancora riuscito a prendere letteralmente per mano il Milan. Proprio lui che, in questa squadra, era stato inserito con le credenziali utili per diventare il leader tecnico del gruppo, ma che fin qui ha fallito la missione.

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  • I DUBBI SUL RUOLO

    L'incognita Joao Felix al Milan è strettamente legata anche al ruolo nel quale il portoghese è stato schierato in queste sue prime uscite ufficiali in rossonero. Sergio Conceicao lo ha inquadrato in qualità di trequartista nel 4-2-3-1, ma come detto la luce si è accesa solamente ad intermittenza. Joao Felix, in quella fetta di campo, avrebbe dovuto garantire un contributo piuttosto importante in termine di goal e assist, alzando in maniera vertiginosa il tasso tecnico del pacchetto offensivo milanista. Così, però, non è stato e i dubbi sulla collocazione tattica iniziano quindi a serpeggiare, perché rendimento alla mano, in quella fetta di campo sia Tijjani Reijnders che Christian Pulisic hanno mostrato un'incisività sicuramente maggiore. E a proposito di Reijnders, l'inserimento di Felix all'interno dello scacchiere meneghino, ha 'costretto' il centrocampista olandese - già autore di 12 goal complessivi in questa stagione - ad abbassarsi sulla linea mediana, allontanandosi di conseguenza dall'area avversaria. Una scelta che al momento non sta pagando i dividendi.

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