Dopo i primi 90 minuti, l'Italia era già alle strette. Sembra assurdo, ma la realtà delle cose è questa: nessuna esagerazione. Il cammino per la qualificazione al prossimo Mondiale è risultato subito in salita, in virtù del pesantissimo 3-0 nello scontro diretto contro la Norvegia che, nonostante le due partite in più rispetto agli azzurri, aveva ottenuto l'en-plein di vittorie nei primi tre turni.
L'Italia è a -6 dal primo posto, l'unico che vale la qualificazione diretta ai Mondiali 2026, e a -3 dal secondo, quello che permetterebbe l'approdo ai playoff in cui verranno definite le ultime otto qualificate europee per il torneo del prossimo anno.
Da regolamento la prima vola ai Mondiali e la seconda ai playoff per i posti residui, ma per l'Italia ci sarebbe in teoria anche la possibilità di approdare agli spareggi con il terzo, tramite la Nations League. Il problema, però, è che la rappresentativa di Gattuso ha una classifica da scalare anche in quest'ultimo caso.
E così il secondo posto appare ora il più plausibile, nonostante il +3 di Israele che ha dalla sua una partita in più giocate fin qui.
