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Italia Germania Nations LeagueGetty Images

L'Italia non sa come uscire dall'incubo calci piazzati e colpi di testa: ogni partita è la solita vecchia storia

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Al termine di Italia-Germania, partita vinta dai tedeschi 2-1 in rimonta (Tonali aveva aperto le marcature a San Siro), Luciano Spalletti commenta scoraggiato un'altra sconfitta subita per colpa di quei maledetti calci piazzati. "Lo sanno tutti che subiamo reti così" dice il ct della Nazionale, stufo di vedere Donnarumma raccogliere il pallone in fondo al sacco dopo colpi di testa in cui la sua difesa è rimasta a guardare, ferma o a terra, davanti allo strapotere fisico degli avversari.

L'Italia, mesi dopo l'ultima partita, non ha ancora capito come modificare il suo atteggiamento in difesa, quando cross, corner e punizioni scodellano interessanti palloni per gli attaccanti e i difensori avversari, consapevoli di quando la Nazionale azzurra soffra in questi casi. Un problema enorme, considerando che tutti, come afferma Spalletti, conoscono oramai il punto debole che il team italiano non è ancora riuscito ad eliminare.

"Non bisogna entrare nella psicosi" ha aggiunto Spalletti dopo Italia-Germania 1-2, consapevole di come la sua squadra rischi di entrare in una consapevolezza oltremodo controproducente, quella in cui non sembra possibile evitare colpi di testa ravvicinati dopo punizioni e corner avversari.

L'Italia non può certo sperare che non arrivino punizioni o corner avversari, si tratta di una delle basi del calcio. Dovrebbe trovare soluzioni per ogni difficoltà, evolversi e adattarsi. Eppure anche contro la Germania gli errori e le ansie sono state ancora una volta le medesime rispetto al passato.

  • I GOAL SUBITI SU CALCIO PIAZZATO

    Le due reti subite contro la Germania sono solo gli ultimi casi del volante incubo denominato colpo di testa/calcio piazzato in cui è piombata l'Italia di Spalletti.

    L'Italia si comporta benissimo quando deve difendere su azione avversaria, mantiene le posizioni, incrocia, si scambia, raddoppia. Quando i palloni spiovono e i giocatori avversari sono in posizione pronti a colpire, tutto cambia.

    I dati parlano chiaro, soprattutto relativamente al girone di Nations League in cui l'Italia è alla fine arrivata seconda alle spalle della Francia: su otto goal subiti, sette sono arrivati da calcio piazzato o sugli sviluppi di un calcio piazzato.

    Considerando anche quelli contro la Germania, la Nations League dell'Italia parla di dieci reti subiti, di cui quasi tutti (otto) da calcio piazzato o sugli sviluppi dello stesso. Relativamente agli ultimi cinque goal incassati, quattro sono arrivati causa colpi di testa.

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  • COSA AVEVA DETTO SPALLETTI

    "Questi calci piazzati si vanno a rivedere" diceva Spalletti dopo la sconfitta contro la Francia di novembre, arrivata ovviamente nello stesso modo.

    "Non capita tutti i giorni che te ne arrivino 4-5 in area di rigore di 195, 192 o 190 cm" aggiungeva il ct dell'Italia relativamente alla difficoltà nell'incontrare avversari oltre il metro e novanta con cui fare i conti.

    "La scelta di fare la zona è per ritrovarsi a marcare gente di 15 centimetri più alta, mentre i saltatori li metti nella zona centrale e si va a cercare la palla con loro. Di solito funziona così. Ora si rivedranno per bene e si potrà anche modificare qualcosa. Valuteremo bene".

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  • Goretzka Italia GermaniaGetty Images

    COSA SBAGLIA L'ITALIA IN QUESTI CASI?

    Spalletti ha valutato, ma contro la Germania niente è cambiato. Due colpi di testa, due reti che hanno causato la sconfitta dell'Italia.

    Come aveva evidenziato Spalletti a fine 2024, in area arrivano giocatori di 195, 192 cm, ma non è certo poi così strano: soprattutto con le Nazionali, i centrali di difesa hanno altezze da granatieri, scelti con attenzione per rispondere al calcio moderno.

    Semplicemente l'Italia non si fa trovare pronta in questo tipo di situazioni, nonostante abbia in squadra giocatori di solito abili a tenere testa ad avversari di oltre un metro a novanta. Il problema è il posizionamento: Keleindienst, ad esempio, ha saltato indisturbato davanti a Donnarumma, che a quel punto non ha avuto scampo.

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  • GERMANIA-ITALIA, COSA FARE ORA?

    Spalletti ha pochi giorni per provare a cambiare nuovamente i movimenti dell'Italia su corner, calci piazzati e cross. Il problema è che la Nazionale italiana non sembra aver modificato minimamente il suo atteggiamento in questi casi e la psicosi sembra ormai aver preso possesso della difesa azzurra.

    I difensori dell'Italia hanno la capacità di rispondere ad avversari di oltre un metro e novanta, altrimenti non giocherebbero ai livelli più alti del calcio mondiale. Semplicemente hanno bisogno di ricordarlo a loro stessi, considerando anche anche il più forte dei giocatori, se convinto di non poter più essere decisivo in uno dei fondamentali, rischia di non saper realmente più come fare per controbattere difficoltà base del calcio.

    Germania-Italia vedrà ancora Goretzka e compagni andare su ogni pallone nato da calcio piazzato, corner e cross. La normalità, in cui la Nazionale di Spalletti deve ricordare di essere coinvolta, pena la sconfitta e l'eliminazione dalla Nations League.

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