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Simone Inzaghi InterGetty Images

Inzaghi-Inter, oggi l'incontro decisivo per il futuro: l’allenatore tra rinnovo con nuovi acquisti, mercato top e l’offerta dall’Arabia dell’Al Hilal

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Oggi è il giorno cruciale per il futuro di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter.

A quattro anni esatti dal suo annuncio ufficiale, il tecnico piacentino incontra i dirigenti nerazzurri Beppe Marotta e Piero Ausilio per sciogliere ogni dubbio e scegliere se accettare l’offerta faraonica dell’Al Hilal o proseguire il progetto interista con un rinnovo di contratto fino al 2027 e nuovi rinforzi.

L’incontro è iniziato intorno alle 16 e servirà a chiarire se le basi per una convivenza ci siano ancora. L’Inter, spinta dal fondo Oaktree e dall’amore della tifoseria, è pronta a mettere sul piatto un adeguamento dell’ingaggio e garanzie tecniche per una squadra competitiva.


Ma a pesare sono anche i rapporti interni logorati, con Inzaghi che lamenta poca tutela e la società che vorrebbe maggiore solidità nella gestione atletica e caratteriale del gruppo.
  • IL PESO DEL MERCATO

    La dirigenza interista arriva all’incontro con un piano di mercato già avviato e delineato. La strategia è chiara: puntare su un mix di giovani già rodati e calciatori esperti, senza rivoluzionare la squadra.

    Gli acquisti di Luis Henrique, esterno offensivo brasiliano di 23 anni prelevato dall’Olympique Marsiglia per 23 milioni più bonus, e di Petar Sucic, centrocampista croato classe 2003 dalla Dinamo Zagabria per 14 milioni, rappresentano il primo passo.

    L’idea è consolidare il blocco dei titolari e alzare il livello delle seconde linee, puntando su calciatori tra i 25 e i 30 anni.

    L’obiettivo è evitare i paletti dell’autofinanziamento che hanno condizionato le scorse stagioni e che hanno spinto Inzaghi a sentirsi spesso solo a gestire le critiche.

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  • OFFERTA SUPER DALL’ARABIA

    La corte dell’Al Hilal è concreta e convincente: la proposta economica da 25 milioni a stagione e la possibilità di allenare nuovamente Sergej Milinkovic-Savic, ex pupillo ai tempi della Lazio, rappresentano un richiamo fortissimo.

    L’Al Hilal è convinto di avere già in tasca il sì di Inzaghi, con la firma del contratto prevista entro domani e la successiva presentazione ai tifosi sauditi. Il piano prevede il debutto al Mondiale per club contro il Real Madrid, in programma a Miami.

    Secondo Il Corriere della Sera Inzaghi sarebbe attratto dall’idea di ripartire altrove e di chiudere un ciclo che lo ha visto protagonista ma sempre sotto la lente d’ingrandimento.

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  • PREPARAZIONE, ARBITRI E TUTELA

    Non è però solo una questione economica. Secondo Il Corriere dello Sport, il confronto dovrà sciogliere anche nodi interni che si sono trascinati per mesi: la dirigenza interista ha più volte manifestato perplessità sulla preparazione atletica, ritenuta deficitaria nei momenti chiave della stagione, come testimoniano i numerosi cali fisici nei finali di partita (ben 12 punti persi solo in campionato).

    Inzaghi, invece, lamenta di non essersi sentito sufficientemente difeso nei momenti di difficoltà, quando a suo dire sarebbero servite prese di posizione più forti della società anche verso gli arbitraggi, spesso considerati decisivi nella corsa scudetto persa e nella finale di Champions sfumata a Monaco.

    L’allenatore si sente sempre sotto processo, nonostante abbia portato l’Inter a due finali europee e a un secondo posto in Serie A, contribuendo a risanare un bilancio che, all’inizio della sua gestione, registrava un rosso di 245 milioni e che ora è in attivo.

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  • SCELTA CHE SEGNA UN CICLO

    Inzaghi è stanco di essere considerato sempre il capro espiatorio per le mancate vittorie, nonostante i numeri a suo favore: 200 milioni di euro incassati solo quest’anno con la cavalcata europea e un gruppo che, pur con un mercato limitato, ha lottato su tre fronti fino all’ultimo.

    L’allenatore riflette anche su un possibile futuro in Arabia, che coinvolgerebbe tutta la sua famiglia, e su un figlio - Tommaso - parte dell’operazione orchestrata insieme all’agente Federico Pastorello.

    Oggi sarà il momento della verità. L’Inter vuole un tecnico convinto e motivato, disposto a ripartire senza dubbi e con la consapevolezza che la prossima stagione dovrà essere senza scorie.

    Inzaghi, dal canto suo, dovrà decidere se restare e provare a completare un ciclo o se cedere al fascino e ai milioni dell’Al Hilal, in un addio che avrebbe il sapore di una nuova sfida.

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  • L’EREDE? FABREGAS, DE ZERBI, VIEIRA O CHIVU

    L’Inter, consapevole che la scelta di Inzaghi potrebbe essere quella di non proseguire insieme, ha già avviato contatti con potenziali sostituti.

    La Gazzetta dello Sport rivela che Cesc Fabregas, attualmente al Como, è in pole position: per lui servirebbe l’abilitazione a Coverciano, ma è il profilo che più intriga la dirigenza nerazzurra.

    In lizza anche Roberto De Zerbi, allenatore del Marsiglia, e Patrick Vieira, protagonista di una buona stagione al Genoa. Più staccato Cristian Chivu, già alla guida delle giovanili interiste e reduce dalla salvezza ottenuta col Parma.

    Nel caso di separazione con Inzaghi, la scelta del nuovo allenatore sarà rapida: entro 24-36 ore si saprà chi guiderà l’Inter nella nuova stagione.

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