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Inter HQ 2021Getty Images

Inter, rimborso anticipato del bond e nuovo rifinanziamento: perché lo fa, quanto costa, cosa cambia con Oaktree

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L’Inter ha ufficializzato il rimborso anticipato del bond da circa 412 milioni di euro, inizialmente previsto in scadenza per il 9 febbraio 2027. 

La società ha annunciato che il pagamento avverrà il 26 giugno 2025, al prezzo del 101,6875% del valore nominale delle obbligazioni, cui si aggiungono gli interessi maturati fino alla data esclusa. Il rimborso, come precisato nel comunicato diffuso dal club, è condizionato all’esito positivo di un’operazione di rifinanziamento, che dovrà garantire i fondi necessari entro il giorno lavorativo precedente alla data fissata.

L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia finanziaria promossa dal fondo Oaktree, nuovo proprietario del club nerazzurro, che punta a rendere più sostenibile il debito societario, sia prolungando le scadenze sia cercando di ottenere condizioni più vantaggiose sul nuovo finanziamento. 

L’operazione rappresenta l’ultima evoluzione di una catena di debiti cominciata nel 2015, e destinata ora a entrare in una nuova fase sotto la gestione del fondo californiano.

  • IL RIMBORSO ANTICIPATO DEL BOND: CIFRE E CONDIZIONI

    Il bond oggetto di rimborso è stato emesso nel febbraio 2022 per un ammontare di 415 milioni di euro, con tasso d’interesse annuo del 6,75% e scadenza inizialmente fissata al febbraio 2027. Garantito dai ricavi di Inter Media and Communication, raccoglieva i proventi da diritti televisivi e sponsorizzazioni.

    Il club, secondo quanto dichiarato nella nota ufficiale (fonte: Inter), ha deciso di esercitare il diritto di rimborso anticipato e provvederà a rimborsare tutte le obbligazioni ancora in circolazione alla data del 26 giugno 2025.

    Il pagamento includerà 399.491.644,89 euro di capitale e 12.964.449,20 euro di interessi maturati, per un totale di circa 412 milioni di euro. La record date è fissata al 25 giugno 2025.

    Il rimborso è però subordinato alla condizione che i fondi necessari siano disponibili tramite i proventi di una nuova operazione di finanziamento, prevista entro il giorno lavorativo immediatamente precedente la data di rimborso.

    Qualora la condizione non fosse soddisfatta, l’Emittente si riserva la possibilità di posticipare la data oppure di revocare l’avviso di rimborso. Le obbligazioni già consegnate all’agente pagatore saranno in tal caso restituite ai rispettivi titolari.

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  • ORIGINE DEL DEBITO: DALLA GESTIONE THOHIR ALLA PROPRIETÀ SUNING

    Le radici dell’attuale situazione finanziaria risalgono al 2015, quando Erick Thohir ottenne un finanziamento da 230 milioni di euro con Goldman Sachs e Unicredit.

    Lo scopo era liberare le garanzie concesse da Massimo Moratti. Questo prestito fu garantito dai flussi di Inter Media and Communication, la società che incassa i ricavi da media e sponsorship del club.

    Nel dicembre 2017, a seguito del passaggio di proprietà a Suning, la società decise di emettere un primo bond da 300 milioni di euro, con scadenza nel 2022, per ripagare il prestito bancario. Nel febbraio 2022 fu poi emesso il secondo bond da 415 milioni, oggetto dell’operazione attuale.

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  • RIFINANZIAMENTO IMMINENTE: LE OPZIONI IN CAMPO

    Il rimborso del bond 2027 sarà coperto da una nuova operazione di rifinanziamento, la cui forma definitiva non è ancora stata comunicata. L’Inter ha precisato che il completamento del rimborso dipende proprio dalla disponibilità di fondi ottenuti da questo nuovo finanziamento.

    Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza e Il Sole 24 Ore, tra le ipotesi considerate vi sono un collocamento privato, l’intervento di fondi di private debt oppure l’emissione di una nuova obbligazione, con condizioni potenzialmente più favorevoli rispetto a quelle attuali.

    L’obiettivo, condiviso tra club e proprietà, è duplice: da un lato, prolungare la durata del debito per alleggerire la pressione sui conti a breve termine; dall’altro, ridurre il costo del servizio del debito, grazie a tassi di interesse più bassi rispetto al 6,75% dell’obbligazione emessa nel 2022.

    Si tratta di un approccio simile a quello seguito dalla Roma nel 2022, quando il club giallorosso utilizzò il private debt per rifinanziare le proprie obbligazioni high yield, con il supporto diretto della proprietà Friedkin.

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  • LA STRATEGIA DI OAKTREE PER RENDERE SOSTENIBILE IL BILANCIO

    L’intervento sul debito si inserisce in una strategia più ampia impostata dal fondo statunitense Oaktree, subentrato nella proprietà dell’Inter nel maggio 2024. Il fondo, forte di una solida esperienza nel settore del credito, ha intenzione di migliorare la sostenibilità finanziaria del club attraverso una gestione attiva dell’indebitamento. 

    Il nuovo rifinanziamento dovrebbe quindi consentire una maggiore stabilità economica, allungando i tempi di rimborso e abbassando il costo complessivo.

    “Valutiamo periodicamente opzioni di finanziamento strategico per ottimizzare la nostra posizione finanziaria, inclusi potenziali rifinanziamenti del debito esistente”, aveva dichiarato il club nelle settimane precedenti al comunicato ufficiale.

    Con il rimborso del bond 2027 e la preparazione di una nuova struttura finanziaria, l’Inter punta a chiudere un ciclo e ad aprirne uno nuovo sotto la guida di Oaktree, con l’intento di ridurre progressivamente l’esposizione a operazioni di “debito su debito” che hanno caratterizzato gli ultimi dieci anni di gestione.

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