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Marotta De Laurentiis GFXGetty Images

Inter-Napoli è anche Marotta-De Laurentiis: da Higuain e Zielinski a Conte, il duello Scudetto tra stili contrapposti e ambizioni senza fine

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La sfida per il titolo di campione d’Italia tra Napoli e Inter è diventata il palcoscenico di un duello che non riguarda solo le squadre in campo, ma anche i due presidenti, Beppe Marotta e Aurelio De Laurentiis

Questi due uomini, così diversi nelle personalità e nei metodi, si trovano a competere non solo per lo Scudetto, ma anche per l’affermazione di due visioni distinte del calcio. 

Marotta, navigato dirigente che ha fatto della stabilità e continuità il suo cavallo di battaglia, e De Laurentiis, presidente vulcanico e imprenditore che ha saputo trasformare il Napoli in una delle squadre più competitive d’Italia. 


Se sul campo la lotta si concentra sulla conquista del ‘tricolore’, fuori dal rettangolo verde la loro rivalità si sviluppa tra schermaglie di mercato, tensioni politiche in Lega e divergenze nelle scelte strategiche.

  • ORIGINI E STILE DI LEADERSHIP

    Beppe Marotta, presidente dell'Inter dal 2024, ha alle spalle una carriera lunga e prestigiosa, iniziata da giovanissimo quando raccoglieva palloni nello stadio vicino casa a Varese. A 68 anni, Marotta è un uomo che ha accumulato esperienze in vari club italiani, tra cui Juventus e Sampdoria, diventando uno dei dirigenti più rispettati d'Europa. 

    La sua gestione si distingue per un approccio calmo e ponderato, basato sulla continuità e sull’affidabilità. Marotta è il classico “navigatore” che sa gestire i periodi difficili con lucidità, cercando di costruire squadre vincenti nel lungo periodo.

    Aurelio De Laurentiis, al contrario, è un imprenditore cinematografico che è arrivato al calcio quasi per caso, prendendo il controllo del Napoli nel 2004 e risollevando la squadra dalle ceneri della Serie C. 

    Il suo approccio è completamente diverso da quello di Marotta: vulcanico, deciso, e talvolta anche polemico, De Laurentiis è sempre in prima linea nelle scelte strategiche del club. 

    Non si fa scrupoli a prendere decisioni impopolari e ad affrontare le difficoltà con determinazione. Il suo stile di leadership è quello di un imprenditore che vuole sempre avere l’ultima parola, ed è riuscito a costruire una società virtuosa, vincente, ma anche pronta a lanciarsi in battaglie legali o politiche quando necessario.

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  • TENSIONI E DIVERGENZE CALENDARIO

    Uno dei temi che ha suscitato tensione tra Marotta e De Laurentiis riguarda la gestione dei calendari e le esigenze dei due club. 

    L'Inter, infatti, ha spesso dovuto confrontarsi con i suoi impegni in Champions League, cercando di adattare il calendario alle sue necessità. Al contrario, De Laurentiis è sempre stato focalizzato sull’obiettivo Scudetto, e qualsiasi richiesta di modifiche al calendario per favorire altre competizioni, come la Champions, è sempre stata vista con diffidenza. 

    Questo contrasto è emerso con forza qualche settimana fa, quando si discuteva dello spostamento della partita tra Inter e Roma, una proposta che ha suscitato forti critiche da parte del presidente del Napoli.

    Le divergenze non si limitano ai calendari. Marotta e De Laurentiis hanno spesso avuto visioni contrastanti su come gestire i diritti televisivi e le decisioni in Lega, un’area dove entrambi hanno cercato di influenzare le politiche in favore delle proprie squadre. 

    Sebbene i due abbiano trovato più volte un punto di incontro, la loro rivalità è sempre stata palpabile, specialmente in occasione di discussioni sulle date delle partite decisive o sugli equilibri tra le squadre in lotta per il titolo.

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  • DA HIGUAIN A ZIELINSKI, LE ‘GUERRE’ DI MERCATO

    Il mercato è un altro terreno di scontro tra i due presidenti, che hanno avuto numerosi confronti, alcuni dei quali sono diventati veri e propri “scontri di nervi”.

    Un episodio emblematico risale al 2016, quando Marotta, allora alla Juventus, pagò la clausola di Higuain, portando il giocatore a Torino e suscitando la furia di De Laurentiis, che, sebbene inizialmente deluso, incassò ben 90 milioni dalla cessione. 

    Più recentemente, nel gennaio 2024, i due si sono di nuovo trovati su fronti opposti per un altro affare di mercato: il trasferimento di Piotr Zielinski. Marotta stava per strappare il polacco al Napoli a parametro zero, ma De Laurentiis ha reagito prontamente, accusando il presidente nerazzurro di non comportarsi correttamente. 

    Nonostante queste schermaglie, i rapporti tra i due sono sempre rimasti, per lo più, professionali, e il mercato continua a essere un campo di gioco dove, pur nel conflitto, entrambi hanno raggiunto il successo.

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  • LOTTA SCUDETTO E ALLENATORI

    La rivalità tra Marotta e De Laurentiis si è intensificata anche nella lotta per il titolo di campione d’Italia. Quest’anno, l’Inter e il Napoli si sono trovati a contendere il tricolore in una volata che ha visto i due presidenti e i loro tecnici rivali in campo. 

    Se Marotta ha scelto Simone Inzaghi per portare l’Inter ai successi, De Laurentiis ha avuto un ruolo chiave nel rilancio del Napoli attraverso l’arrivo di Luciano Spalletti, e ora con Antonio Conte, sempre nella speranza di tornare a vincere lo scudetto. 

    In questo contesto, la figura del tecnico salentino, ex allenatore dell’Inter ora alla guida del Napoli, ha contribuito a cementare ulteriormente il legame tra i due presidenti, unendo indirettamente Marotta e De Laurentiis nella stessa lotta per il titolo.

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  • MAROTTA-ADL, IL DUELLO INFINITO

    Nel complesso, la rivalità tra Marotta e De Laurentiis è diventata uno degli aspetti più affascinanti del calcio italiano moderno, rappresentando due approcci opposti ma ugualmente efficaci alla gestione di un club. 

    La loro continua battaglia, che coinvolge non solo il campo ma anche la politica calcistica e il mercato, dimostra come il calcio non sia solo uno sport, ma anche una questione di strategia, leadership e visione.

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