Inter-Lazio di nuovo decisiva per lo Scudetto? La storia di una sfida mai banale: il 5 maggio, lo striscione in Curva Nord e "la prende Vecino"

Inutile girarci intorno. La sfida tra Lazio e Inter riporta alla mente soprattutto una data: 5 maggio 2002.

Sono passati ormai più di vent'anni ma l'incubo di quella sconfitta per 4-2 maturata contro una squadra senza concreti obiettivi di classifica e con una tifoseria gemellata brucia ancora sulla pelle dei nerazzurri.

L'Inter allora allenata da Hector Cuper e guidata in campo da Ronaldo e Vieri passa due volte in vantaggio, ma il grande protagonista della gara sarà il ceco Karel Poborsky che realizza una doppietta. Per la Lazio a segno anche l'ex Diego Simeone e l'attuale tecnico nerazzurro, Simone Inzaghi.

La sconfitta, all'ultima giornata di campionato, costa all'Inter uno Scudetto che sembrava già vinto e invece finisce sulle maglie della Juventus che trionfa a Udine con goal di Trezeguet e Del Piero.

Le cose vanno in modo diametralmente opposto otto anni dopo, quando l'Inter sempre a maggio e sempre all'Olimpico deve vincere contro la Lazio di Reja per tenere a distanza la Roma di Claudio Ranieri.

I giallorossi nel turno precedente si sono fatti fermare a sorpresa dalla Sampdoria ed i tifosi biancocelesti, pur di non fare vincere lo Scudetto ai cugini, parteggiano chiaramente per l'Inter.

Tanto che, dopo il goal del vantaggio nerazzurro firmato da Walter Samuel, in Curva Nord compare uno striscione con la scritta "Oh Nooo" che entrerà nella storia.

La partita finisce 0-2 con seconda rete firmata da Thiago Motta e l'Inter chiuderà la stagione vincendo tutto: Scudetto, Coppa Italia e Champions League.

Nella stagione 2017/18 invece Lazio e Inter si giocano l'accesso alla Champions League nell'ultima giornata di campionato.

Alla squadra di Luciano Spalletti serve una vittoria contro gli uomini di Simone Inzaghi, allora ancora tecnico biancoceleste, per operare il sorpasso.

La Lazio si porta due volte in vantaggio, con in mezzo la rete del momentaneo pareggio nerazzurro di D'Ambrosio.

Nella ripresa De Vrij, già promesso sposo con l'Inter, commette un fallo da rigore e Icardi non sbaglia: 2-2.

Nel finale la Lazio resta in dieci per l'espulsione di Lulic e Matias Vecino, oggi biancoceleste, firma di testa il goal che manda l'Inter in Champions League.

Ed eccoci all'ultima sfida, ancora nel finale di campionato, ma stavolta a 'San Siro'.

L'Inter si gioca la possibilità di sorpassare il Napoli in vetta alla classifica mentre la Lazio spera ancora nella qualificazione in Champions League, inseguendo Juventus e Roma.

I nerazzurri si portano due volte in vantaggio con le reti di Bisseck e Dumfries ma a riprenderli è sempre Pedro, la seconda volta su un calcio di rigore molto contestato dall'Inter.

Negli ultimi minuti il protagonista, negativo, diventa Arnautovic che fa annullare la rete del possibile 3-2 toccando di testa in evidente posizione di fuorigioco e fallisce un facile tap-in su sponda aerea di Acerbi.

Inter e Lazio stavolta pareggiano 2-2, risultato che in realtà rischia di servire molto poco ad entrambe: il Napoli, infatti, è ancora davanti ai nerazzurri mentre Juventus e Roma allungano di altri due punti sui biancocelesti nella volata Champions.