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Thuram Lautaro InterGetty

Inter, la rivincita è già servita: tutti gli errori da non ripetere contro la Fiorentina a San Siro

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Un k.o. inatteso, soprattutto per le proporzioni con cui si è palesato: una sconfitta con tre goal di scarto i tifosi dell'Inter non la vedevano dal maggio 2019, quando la squadra allora allenata da Luciano Spalletti perse per 4-1 in quel di Napoli alla penultima giornata di campionato.

Da quella sfida di acqua sotto i ponti ne è passata a bizzeffe, ma il pesante 3-0 inferto dalla Fiorentina al 'Franchi' ha messo a nudo tutte le fragilità di una squadra che avrà subito a disposizione la rivincita, l'opportunità di mettersi alle spalle un brutto incidente di percorso.


Lunedì sera, infatti, a San Siro andrà in scena nuovamente il confronto con la squadra di Raffaele Palladino, stavolta al gran completo e con tutti i nuovi acquisti a disposizione: un appuntamento da non fallire, pena la possibile fuga di un Napoli impegnato al 'Maradona' contro l'Udinese 24 ore prima.

  • INTER SENZ'ANIMA

    L'aspetto più preoccupante emerso dalla trasferta fiorentina è senza dubbio l'arrendevolezza mostrata dall'Inter nel corso del recupero valido per la quattordicesima giornata: un atteggiamento non da squadra campione d'Italia in carica, che ha inevitabilmente fatto scattare il campanello d'allarme.

    Nerazzurri incapaci di rispondere ai colpi viola, come un pugile messo alle corde e tramortito dal gancio del k.o. rappresentato dalla follia di Dimarco e dal comodo 3-0 realizzato da Kean: soltanto l'ultimo di una serie di errori che hanno dato vita all'unico esito finale possibile, ovvero la disfatta.

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  • ERRORI INDIVIDUALI

    Errori appunto, troppi per poter uscire indenni da uno stadio ostico come il 'Franchi': a partire dalla disattenzione di Frattesi, costata il tiro al volo di Ranieri sugli sviluppi di un corner che ha stappato il risultato nella ripresa.

    Anche Kean ha avuto vita semplice in occasione del raddoppio, complice la marcatura 'allegra' di Bisseck e i riflessi non proprio eccezionali di Sommer, finito in porta col pallone su un colpo di testa che avrebbe potuto essere gestito in un modo decisamente diverso.

    Infine abbiamo già accennato al retropassaggio suicida di Dimarco, trasformatosi in assistman non per un compagno di squadra ma per il solito Kean, libero di infilare Sommer e di far partire una volta per tutte la festa viola in campo e sugli spalti.

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  • CALO DI TENSIONE NON ACCETTABILE

    Tante le caratteristiche positive dell'Inter 2024/25, che però ha fatto emergere anche una nota negativa messa in mostra anche in passato: i cali di tensione che in più di una circostanza hanno compromesso la conquista dei tre punti.

    Se in altre uscite ciò era accaduto per brevi tratti del match, a Firenze tale scenario si è verificato nel corso di tutta una ripresa da incubo per ritmo e scelte operate in campo, completamente sbagliate e senza un apparente senso logico.

    Un po' come se l'intera squadra avesse staccato in netto anticipo la spina, spianando così la strada agli avversari che non si sono fatti pregare prima di volgere a loro favore un'inerzia rimasta in bilico soltanto nel 'mini' primo tempo.

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  • SUBITO RIVINCITA

    Lunedì sera, davanti ai propri tifosi, l'Inter avrà subito la chance di dimostrare che lo scivolone del 'Franchi' è stato soltanto un episodio isolato, peraltro contro gli stessi avversari che però potranno contare su una rosa più lunga rispetto alla sfida di giovedì sera.

    Per Lautaro e compagni un appuntamento non banale, dall'importanza cruciale anche per la classifica: in caso di successo del Napoli al 'Maradona' contro l'Udinese, la squadra di Inzaghi scenderebbe in campo con il fardello psicologico del -6 dai rivali e con il conseguente obbligo di dimezzare lo svantaggio per restare a stretto contatto con la vetta.

    Arrivare allo scontro diretto di inizio marzo con un gap importante potrebbe risultare deleterio per le ambizioni Scudetto, ragion per cui il prossimo Inter-Fiorentina sarà più decisivo di quanto si possa pensare nell'immediato.

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