Pubblicità
Pubblicità
Denzel Dumfries Inter 2024-25Getty Images

Inter in finale di Champions League, l'impresa è possibile: perché i nerazzurri possono battere il Barcellona

Pubblicità

L'Inter torna da Barcellona con un pizzico di rammarico ma anche con maggiore consapevolezza in vista della semifinale di ritorno.

I nerazzurri, è vero, hanno sprecato il doppio vantaggio iniziale e si sono fatti nuovamente riprendere anche dopo essere andati sul 2-3.


Allo stesso tempo escono imbattuti da una sfida sulla carta proibitiva e ritrovano certezze dopo le tre sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia.

Il bicchiere, insomma, è mezzo pieno dopo il 3-3 della semifinale d'andata anche perché questo Barcellona ha mostrato parecchi punti deboli.

  • LA FASE DIFENSIVA

    Partiamo dal dato più evidente e in parte già conosciuto prima della sfida contro l'Inter.

    Il Barcellona, impressionante quando si riversa nella metà campo avversaria col pallone tra i piedi, fatica invece maledettamente se si tratta di difendere dentro la propria area di rigore.

    Forse anche per questo Flick ha impostato dall'inizio della stagione una linea altissima, in modo da mandare spesso in fuorigioco gli avversari ed evitare il più possibile che si avvicinino alla porta blaugrana.

    Una situazione che ha esaltato le caratteristiche dei velocisti nerazzurri con Thuram e soprattutto Dumfries, pronti ad approfittare di vere e proprie praterie in campo aperto. E che potrebbe ripetersi a San Siro.

    Il Barcellona, d'altronde, seppure capolista anche in Liga ha subito più reti di altre tre squadre ovvero Athletic, Atletico Madrid e Real Madrid.

  • Pubblicità
  • LO STRAPOTERE FISICO SUI CALCI PIAZZATI

    Due dei tre goal realizzati dall'Inter a Barcellona sono arrivati sugli sviluppi da corner. Non un caso.

    I calci piazzati nel calcio moderno sono un dettaglio sempre più importante e spesso decisivo per l'esito finale di una partita.

    In tal senso l'Inter in questa stagione è una delle migliori squadre a livello europeo anche grazie ad uno strapotere fisico piuttosto evidente.

    I vari Acerbi, Bisseck, Bastoni e Dumfries, oltre ovviamente agli attaccanti nerazzurri, sono difficilissimi da marcare per gli avversari quando si trovano nell'area di rigore.

    Ecco quindi che anche nella gara di ritorno questa potrebbe essere una delle chiavi per superare il Barcellona e volare in finale.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • jules-kounde(C)Getty Images

    LE ASSENZE BLAUGRANA

    Vero, l'Inter rischia seriamente di giocare il ritorno contro il Barcellona senza Pavard e soprattutto Lautaro Martinez, ma i blaugrana forse stanno anche peggio.

    Il recupero di Robert Lewandowski per la gara in programma tra pochi giorni a San Siro, infatti, sembra difficile ed inoltre mercoledì sera si è fermato Kounde.

    Il francese è praticamente un insostituibile nel Barcellona di Flick, che non ci ha rinunciato letteralmente mai. E non ha una vera alternativa di ruolo.

    Basti vedere come il livello sulla fascia destra blaugrana si sia abbassato dopo l'uscita di Kounde, che forma una coppia molto affiatata da quel lato con Lamine Yamal.

    Se poi anche Balde non dovesse recuperare in tempo per riprendersi il suo posto sulla fascia sinistra, i problemi per Flick aumenterebbero.

    Gerard Martin nel primo tempo, infatti, è stato sovrastato da Dumfries tanto che nell'intervallo il tecnico lo ha sostituito con Araujo allargando Inigo Martinez. A dire il vero senza troppi risultati.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • FATTORE CAMPO ED ESPERIENZA

    A certi livelli giocare la gara di ritorno di una semifinale in casa non è certo un dettaglio.

    L'Inter si è meritato questo piccolo/grande vantaggio grazie ad un percorso praticamente perfetto nella fase campionato di Champions League. Ed ora deve sfruttarlo al meglio.

    I nerazzurri peraltro, almeno in Europa, quest'anno non hanno mai perso davanti al proprio pubblico: cinque vittorie ed un solo pareggio contro il Bayern Monaco, che è peraltro valso la qualificazione.

    Il Barcellona, al contrario, è reduce dalla sconfitta subita a Dortmund nel ritorno dei quarti di finale quando ha addirittura rischiato di compromettere la qualificazione dopo il 4-0 maturato all'andata.

    Quella di San Siro, insomma, sarà una vera e propria finale anticipata in cui potrebbe contare anche la maggiore esperienza della rosa nerazzurra e le motivazioni di un gruppo che probabilmente si gioca l'ultima possibilità di alzare al cielo la tanto sognata Champions League.

    Un altro fattore che, in una sfida secca, potrebbe pesare. Eccome.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0