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Inter Campione Inverno HDGOAL

Lautaro Martinez, i dubbi in attacco e gli errori del passato: l'Inter è campione d'inverno

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Alla faccia della "gara di transizione": Inter-Verona è stata la sintesi di tutte quelle emozioni che, alla fine, definiscono quasi alla perfezione la nomina da "campione d'inverno" dei nerazzurri. Più sofferta del previsto, ma ampiamente in linea con quelli che sono i temi legati alla formazione di Simone Inzaghi.

Sin dall'inizio del campionato di Serie A, l'Inter è stata data tra le favorite, se non la favorita in assoluto, per la vittoria dello Scudetto: non mancano le questioni da affrontare e risolvere.

Tra i dubbi in attacco, alcuni errori del passato e un Lautaro Martinez che si dimostra, ancora una volta, imprescindibile, i nerazzurri chiudono il girone d'andata in vetta. Nella seconda metà di stagione, però, sta a loro confermare le premesse.

  • LAUTARO IMPRESCINDIBILE

    I 16 goal in 17 presenze di Lautaro Martinez molto dicono del suo "peso" nell'Inter di Simone Inzaghi, o almeno degli effetti che questo ha avuto nella conquista della vetta al termine del girone d'andata, in Serie A.

    Siamo, com'è noto, di fronte alla versione "prime" (e migliore) dell'argentino: una forza della natura consegnata al calcio e alla speciale lista di attaccanti migliori al mondo, al momento. Senza alcun timore di smentita.

    Dopo l'addio di Romelu Lukaku diversi erano i dubbi sull'efficacia di Lautaro all'interno della coppia completata da Marcus Thuram, e invece le qualità del francese, espresse sin da subito, hanno permesso all'argentino di risaltare in un contesto che, però, a volte sembra dipendere dai suoi goal.

    Il resto lo ha fatto la nomina a capitano di una formazione che si aggrappa alla sua icona, più matura rispetto al passato, ma con qualche acciacco mostrato ed ereditato dalle ultime stagioni: è entrato nella storia dell'Inter superando Christian Vieri e Diego Milito come numero di reti siglate in Serie A in un anno solare, continua a marciare verso il titolo di capocannoniere. Potrebbe non bastare per descrivere quanto prodotto anche a livello di gioco: per adesso, comunque, Lautaro è stato imprescindibile.

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  • I DUBBI IN ATTACCO RESTANO

    L'altra faccia della medaglia dello straordinario rendimento di Lautaro Martinez riguarda un attacco che, senza di lui, arranca, almeno nelle terze e quarte scelte: senza girarci troppo intorno, Marko Arnautovic e Alexis Sanchez non si sono dimostrati all'altezza, numericamente e a livello prestazionale, anche solo di quel che era riuscito a fare Edin Dzeko.

    Anche per questo motivo la tifoseria nerazzurra, con l'avvio del mercato di gennaio, ha richiesto un innesto offensivo (cavalcando le voci su Mauro Icardi, tra l'altro).

    In questo senso, Inter-Verona è stata un'ottima cartina di tornasole: l'austriaco ha sbagliato quel che poteva sbagliare, il cileno si è fatto soffiare dai piedi una rete praticamente a porta vuota (al di là, ovviamente, del successivo svolgimento dell'azione e del rigore concesso ai gialloblù).

    Più in generale, tra infortuni e vena realizzativa, rimane qualche dubbio sul pacchetto offensivo a disposizione di Simone Inzaghi, tolti Lautaro Martinez e Marcus Thuram.

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  • COM'È FINITA A CHI È STATO CAMPIONE D'INVERNO?

    Nel nuovo millennio, ovvero dalla stagione 2000/01, 14 volte su 23 volte chi ha concluso il girone d'andata in Serie A si è poi laureato Campione d'Italia. Escludendo i due campionati oggetto dell'inchiesta di Calciopoli, nelle restanti 7 occasioni non è successo.

    Riassumendo, nella stagione 2001/02 la Roma si laureò campione d'inverno, ma il Tricolore andò alla Juventus, mentre in quella 2002/03 la stessa sorte capitò rispettivamente a Milan e Juventus, coi bianconeri campioni. Nel 2003/04 la Roma fu campione d'inverno e il Milan campione d'Italia, e più recentemente, in due occasioni, il Napoli in vetta alla Serie A al termine del girone d'andata poi vide festeggiare la Juventus (2015/16 e 2017/18).

    Gli ultimi due casi sono importanti: nel 2020/21 il Milan si laureò campione d'inverno e l'Inter vinse lo Scudetto, mentre nella stagione successiva gli uomini di Simone Inzaghi, in vetta alla classifica dopo il girone d'andata, capitolarono in favore dei cugini allenati da Stefano Pioli.

    Proprio quest'ultimo precedente chiude il cerchio, in casa nerazzurra: imparare dagli errori del passato, soprattutto relativi a quel campionato, significherebbe non solo seconda stella, ma "missione compiuta" per Inzaghi e i suoi, a conclusione di un ciclo che li ha visti spessi favoriti e che, di nuovo, li ripropone in vetta.

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