L'attacco non preoccupa più: l'Inter viaggia con autorevolezza

C'è, comunque, un uomo copertina per questa Inter di Simone Inzaghi ed è ovviamente Lautaro Martinez: con la fascia da capitano al braccio, ma soprattutto con autorevolezza.

Il "Toro" ha trascinato i nerazzurri al successo sia contro il Monza (doppietta) sia contro il Cagliari, con una prestazione generale che rimane impressa, al di là di tutto.

Un altro dato chiaramente molto importante riguarda le porte inviolate mantenute da Yann Sommer (autore di una grande parata nel finale su Azzi) e dalla difesa dell'Inter, sollecitata soprattutto nel secondo tempo contro il Cagliari.

Qualche sbavatura solo dopo l'ingresso in campo di Zito Luvumbo (una scheggia impazzita che può lasciare la sua firma in questa Serie A, va detto), e un po' di nervosismo: più in generale, quell'autorevolezza di cui si è parlato riguarda anche il reparto difensivo.

Manca ancora un tassello: ed è di questo che si deve parlare, in ottica futura. Nient'altro, almeno per il momento.

Si diceva dell'ultimo elemento per rendere la formazione di Simone Inzaghi "perfetta" nei limiti del possibile: se davvero l'Inter dovesse riuscire a completare il trasferimento di Benjamin Pavard, avrebbe materiale a sufficienza per poter costruire una stagione secondo le premesse.

Almeno, quelle "premesse" relative alla scorsa: da vice-campioni d'Europa, con tante ambizioni. Manca qualcosa in attacco? Possibile, ma quel che è fatto è fatto.