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Lautaro Martinez Inter AtalantaGetty

Una squadra semplicemente Inter-minabile: meglio del Napoli dello Scudetto

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Si è detto tanto, un anno fa, del Napoli di Luciano Spalletti, ma forse viene il dubbio che parte della sorpresa generata dal cammino degli azzurri fosse legata alla tradizione che ha visto gli stessi cadere a un passo dal traguardo per la conquista dello Scudetto. In maniera beffarda.

Niente, ma proprio niente (e nessuno) riuscirà a sminuire l'impresa realizzata dal Napoli che, da assoluto protagonista, ha conquistato il Tricolore nel 2023, ma sembra essere arrivato il momento di ritrovare un po' di stupore anche per quello che sta compiendo l'Inter di Simone Inzaghi.

Una squadra "Inter-minabile" che viaggia verso la seconda stella della sua storia, partita dopo partita, migliorando persino lo score del Napoli di Spalletti. A ragion veduta giudicato "inarrestabile", appena un anno fa.

  • L'ENNESIMA GARA VINTA CON QUATTRO GOAL

    La partita contro l'Atalanta è l'ultimo manifesto dell'interismo diffuso e professato da Simone Inzaghi: una squadra, la sua, che non si ferma neanche quando l'avversario ha tirato i remi in barca. E che avversario, va detto.

    Una formazione che concorre per un posto in zona Champions League e con individualità importanti, la Dea, che si è sciolta di fronte alla costanza di un'Inter fin troppo solida.

    Lo dimostrano i numeri e un dato impressionante: quarta partita consecutiva vinta in Serie A siglando quattro goal. Terza con lo stesso risultato dopo Salernitana e Lecce. Impressionante.

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  • MEGLIO DEL NAPOLI DI SPALLETTI

    L'altra statistica, come detto, vede l'Inter migliorare lo score del Napoli di Luciano Spalletti: a parità di gare disputate, infatti, i nerazzurri hanno un punto in più (sessantanove) rispetto a quelli realizzati dagli azzurri (sessantotto).

    Anche i goal, sessantasette contro sessanta, migliorano il dato: idem, quelli subiti, dodici contro sedici. Altro segno di costanza.

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  • L'INTER È INGIOCABILE?

    Resta il fatto, quasi un pensiero che trova conferme di partita in partita, che l'Inter sia effettivamente ingiocabile per chiunque. Una chiave di lettura l'ha consegnata Simone Inzaghi ai microfoni di DAZN dopo la sfida contro l'Atalanta.

    "Ho una squadra che cambia gli uomini e rimane coi propri principi. Cambi sette o otto giocatori e chi entra è un piacere vederlo".

    Ha ragione, Inzaghi. Chiunque venga chiamato in causa risponde presente. Persino Alexis Sanchez, criticatissimo, è stato da subentrato uno dei migliori della sfida con la Dea. Vale tantissimo, uno spirito così.

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  • HA RAGIONE GUARDIOLA?

    Pep Guardiola lo conosciamo, e anche bene. Per questo vale la pena distinguere quando le sue parole siano o meno cariche di retorica.

    C'è che in quello che ha detto sull'Inter potrebbe aver ragione, però: "Guardate l'Inter". Sì, è un appello quello che lancia. "Lo scorso anno prima della finale di Champions League c'era chi pensava fossimo fortunati ad affrontarla e avete visto che partita è venuta fuori. Sta volando in Italia e se non accadrà qualcosa di strano conquisterà lo Scudetto".

    Ecco, quel "qualcosa di strano" che l'interismo, profondo, conosce bene, ma che per un'altra notte, quella contro l'Atalanta, allontana con forza e consapevolezza. La nebbia milanese lascia spazio alla primavera: il cammino dell'Inter, da qui in avanti, almeno in Italia, ha già assunto (e le domande dei tifosi che, sui social, si chiedono quando potranno gioire matematicamente lo confermano) i caratteri propri di una stagione da ricordare.

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