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Josip IlicicGetty Images

Ilicic, la depressione e le voci sul tradimento della moglie: "Falso, ma si può pensare che l'avrei trovata con un altro?"

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Josip Ilicic si racconta. L'ex atalantino lo ha fatto un'intervista alla Gazzetta dello Sport uscita nell'edizione di oggi, ripercorrendo in particolare gli ultimi anni, soffertissimi dal punto di vista personale, della vita e della carriera.

Si è parlato inevitabilmente della depressione che lo ha colto proprio mentre aveva spiccato il volo diventando uno dei giocatori più forti del panorama europeo. Il tutto a cavallo del Covid scoppiato nel 2020, detonatore di una malattia che lo ha allontanato dai massimi livelli calcistici.

E poi le voci sulla moglie, sul presunto tradimento di quest'ultima: un tema sofferto che Ilicic ha deciso coraggiosamente di non scansare, spiegando una volta per tutte come siano andati i fatti all'epoca.

  • LA ROTTURA CON LA FIORENTINA

    "Mi spiace dirlo, ma coi fiorentini ho chiuso. Mi hanno criticato quando sono stato due volte il miglior marcatore e il miglior assistman. Ero scarso? Dai. Siamo arrivati quarti e non bastava. La semifinale di Europa League non bastava".

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  • IlicicGetty/GOAL

    LA SLIDING DOOR SAMPDORIA-ATALANTA

    "Era fatta con la Sampdoria, ma il giorno prima delle visite mi telefonò Gasperini. "Vieni a giocare per me?", chiese. "Mister, vado a Genova, non posso". "Ti chiamerà Sartori, tranquillo". Quando gli dissi quanto avrei guadagnato lui mi rispose "e quindi? Che problema c'è?". Lì ho scoperto cos'è il ritiro con Gasperini.

    Tra un allenamento e l'altro non riesci a dormire: le gambe pulsano, sei stanco, ti viene da vomitare. Ma ti entra nella testa come nessuno. Quante partite abbiamo ribaltato grazie a quella corsa? Noi duravamo 90', gli altri al 60' erano cotti. Ogni tanto con Gasperini c'erano discussioni, ma quando uno si ama litiga".

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  • LA DEPRESSIONE

    "Mi hanno offerto soldi per raccontare la mia storia, ma i dettagli li tengo per me. 

    Non sapevo se sarei tornato a giocare (durante il Covid, ndr), e quando sei chiuso in casa inizi a pensare. Sono stato 42 giorni a Bergamo senza la famiglia. Ho sofferto. I soldi, i contratti, non mi importava più di nulla. Non stavo bene. E le voci su mia moglie mi addoloravano.

    Mi aveva tradito? Falso. Ma si può pensare che avrei trovato mia moglie con un altro? Si è presa insulti incredibili.

    Perché non ho smentito? Mi avrebbero chiesto cosa avessi e come mai non fossi più io. Ma i familiari, gli amici e i compagni conoscevano la verità".

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  • IL PERCHÉ DELLE VOCI SULLA MOGLIE

    "Perché ero al top, e di me non si sapeva nulla. Qualcosa doveva uscire. Alla fine, sono tornato a casa. In Slovenia era come se il Covid non ci fosse, mentre a Bergamo sfilavano le bare nei camion. Un'immagine tremenda. Qualche anno prima avevo vissuto il dramma Astori, con cui giocai a Firenze. Mi ha segnato".

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  • PERCHÉ HA LASCIATO L'ATALANTA

    "Colpa dei tendini. Il saliscendi col peso fu terribile. Non ero più come prima. Nel 2022 bussò il Siviglia, ma non ce la facevo più e sono tornato a Maribor. Nel 2023, quando i bergamaschi sono venuti a trovarmi, mi sono commosso".

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