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Julian Alvarez Atletico Madrid Champions League GFXGOAL

Il rimpianto del Manchester City, le fortune dell'Atletico Madrid: Julian Alvarez è l'attaccante più letale della Champions League

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La gara d'andata del derby di Madrid di Champions League non ha deluso le aspettative: tutti e tre i goal segnati al Santiago Bernabeu mercoledì scorso sono stati di altissima qualità. Nel caso del Real Madrid, il missile di Rodrygo e la gran giocata di Brahim Diaz.

Ma è stato il goal intermedio a togliere il fiato. Sembrava che non ci fossero grossi pericoli quando Julian Alvarez ha preso palla sul lato sinistro dell'area del Real Madrid, soprattutto perché Camavinga lo stava marcando da vicino. Ma l'argentino è riuscito a superare in qualche modo l'avversario, prima di trovare la rete con uno strepitoso destro a giro che ha colpito il palo prima di andare a insaccarsi.

È stato l'unico tiro di Alvarez in tutta la partita, ma il fatto che alla fine abbia battuto Courtois, uno dei migliori portieri del mondo, non è stato così sorprendente. Come ha detto Marcos Llorente a Movistar+,"in partite come queste emergono i grandi giocatori". E Alvarez, negli ultimi mesi, ha davvero dimostrato di essere un grande giocatore.

Costretto a fare da spalla ad Haaland al Manchester City, ora l'argentino brilla sulla scena più importante con l'Atletico Madrid. Non solo: si può facilmente sostenere come non ci sia un attaccante più letale di lui in questa edizione della Champions League.

  • Manchester City v Borussia Dortmund: Group G - UEFA Champions LeagueGetty Images Sport

    "Una nuova sfida"

    Lo scorso agosto Pep Guardiola ha dichiarato di essere rimasto sorpreso dall'addio di Alvarez. Il che, in realtà, è stato un po' strano. L'argentino non aveva nascosto la propria frustrazione per le ripetute sostituzioni, nonostante fosse uno degli attaccanti più produttivi della squadra, ed era particolarmente arrabbiato per essere stato lasciato in panchina per tutta la finale di Champions League contro l'Inter.

    Quello è stato percepito come un affronto che ne ha influenzato notevolmente il desiderio di cercare una "nuova sfida" lontano dall'Etihad. Guardiola ha persino ammesso, dopo l'addio di Alvarez, che il giocatore "aveva parlato già molto tempo fa con altri club".

    Il manager spagnolo, forse, è rimasto sorpreso dalla sua partenza per un altro motivo: semplicemente perché non credeva davvero che qualche club sarebbe stato disposto a pagare l'ingente somma richiesta dal City.

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  • Julian Alvarez Atletico Madrid 2024-25Getty Images

    Un affare?

    In un momento in cui l'élite europea non mostrava interesse nemmeno per Victor Osimhen, in uscita dal Napoli a un prezzo stracciato, è stato innegabilmente uno choc vedere l'Atletico accettare di pagare 95 milioni di euro - bonus compresi - per Alvarez.

    Molti pensavano che il trasferimento rappresentasse un ottimo affare per il City, e in parte avevano ragione, visto che si trattava di un giocatore che gli inglesi avevano preso dal River Plate per soli 20 milioni di euro. Il rovescio della medaglia, però, era un altro: l'Atletico stava ingaggiando un attaccante che chiaramente aveva ancora davanti a sé i suoi anni migliori, nonostante avesse già vinto tutti i principali trofei.

    È raro che un tale talento sia disponibile, anche se a un prezzo esorbitante. E attenzione: con il proprio curriculum, il proprio talento e una carriera ancora relativamente sgombra da infortuni, Alvarez nei prossimi anni potrebbe finire per sembrare un acquisto conveniente per l'Atletico.

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  • Real Madrid C.F. v Atletico de Madrid - UEFA Champions League 2024/25 Round of 16 First LegGetty Images Sport

    Nato per giocare nell'Atletico

    La certezza è che, se è vero che il City ha incassato una somma significativa dalla cessione di Alvarez, è altrettanto palese come la sua partenza sia costata molto dal punto di vista sportivo.

    Guardiola ha preso in considerazione i vari Bobb, Foden, McAtee, Gundogan e Bernardo Silva per compensare la perdita di goal e versatilità di Alvarez. Ma, per un motivo o per l'altro, nessuno di quei giocatori si è avvicinato minimamente a colmare quel vuoto. Di conseguenza, il City è stato costretto a tornare sul mercato a gennaio per ingaggiare Marmoush dall'Eintracht Francoforte per circa 75 milioni di euro, una cifra sbalorditiva per un attaccante arrivato a parametro zero solo due anni fa e con un curriculum non paragonabile a quello di Alvarez ai massimi livelli.

    Ma se Guardiola e il City non possono sfuggire alle critiche per non essere riusciti a sostituire adeguatamente e immediatamente Alvarez, Simeone e l'Atletico meritano il massimo credito per aver messo i soldi dove dovevano metterli, aprendo i cordoni della borsa per l'attaccante della nazionale argentina.

    Al Civitas Metropolitano si pensava da tempo che Alvarez, in quanto attaccante versatile, laborioso e tecnicamente dotato, fosse nato per rappresentare i Rojiblancos. Si dice che il flirt fosse iniziato molto prima del suo arrivo a Madrid. Alvarez ha persino ammesso che il contingente argentino dell'Atleti (De Paul, Molina e Giuliano Simeone) aveva tessuto le lodi del club in ritiro durante la Copa America e alle Olimpiadi della scorsa estate. E pure Griezmann si è messo in costante contatto una volta che il trasferimento è diventato una possibilità concreta.

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  • Getafe CF v Atletico de Madrid - La Liga EA SportsGetty Images Sport

    Il sostegno di Simeone

    Alvarez non è riuscito a segnare nelle sue prime quattro partite di campionato con l'Atleti, suscitando critiche da parte di qualcuno, ma Simeone non ha mai avuto dubbi sul fatto che il proprio acquisto estivo di punta avrebbe funzionato.

    "Julian è straordinario - ha detto lo scorso settembre, quando Alvarez non aveva ancora segnato - Ci aiuterà molto. Ricordate? Anche Griezmann ha impiegato qualche mese per sbloccarsi".

    Anche il sostegno dello stesso Griezmann è stato fondamentale. Non solo il francese ha fatto la propria parte nel convincere Alvarez a trasferirsi a Madrid, ma lo ha anche aiutato ad ambientarsi, dentro e fuori dal campo, formando una coppia meravigliosamente complementare in attacco. La coppia dell'Atleti ha già realizzato 50 goal in questa stagione e la loro intesa è uno dei motivi principali per cui la squadra di Simeone non solo sta lottando con il Real per un posto nei quarti di finale di Champions League, ma è anche impegnata in una lotta a tre per il primo posto in Liga con i rivali cittadini e il Barcellona.

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  • Julian Alvarez of Atletico de Madrid celebrates scoring Getty Images

    Umiltà

    È giusto dire che l'Atleti non ha lo stesso talento individuale di Real e Barça. Come è sempre stato per le squadre di Simeone, la forza dei Rojiblancos sta nel collettivo e nella volontà di lavorare gli uni per gli altri.

    È un'etica che Alvarez ha immediatamente abbracciato, essendo arrivato al Metropolitano senza pretese. Come ha detto lo stesso Simeone, "Julian ha vinto tutto a 25 anni, ma ha ancora un'umiltà che lo rende diverso da tutti gli altri".

    In ogni caso, Alvarez ha indubbiamente il potenziale per diventare una superstar, grazie in gran parte alla sua capacità di creare qualcosa dal nulla. Una qualità rara che si è già vista ai Mondiali, ma anche in Champions League. Golazo del Bernabeu compreso.

  • Atletico de Madrid v Athletic Club - La Liga EA SportsGetty Images Sport

    Nessun limite

    Cinque giocatori (Guirassy, Raphinha, Kane, Lewandowski e Haaland) hanno segnato più di Alvarez nell'edizione di questa stagione. Ma nessuno di loro è stato più letale. L'ex City ha tirato solo 17 volte in 9 partite, segnando addirittura 7 reti: una media realizzativa del 41,18%, di gran lunga superiore a quella di Kane (24,32), di Haaland (20,51) e pure di Mbappé (15,22).

    Llorente ha detto dopo il "goal dal nulla" di Alvarez al Bernabeu: "Spero che continui a questo livello". Ma non c'è motivo di dubitare di lui. Alvarez agisce e gioca come il perfetto giocatore di Simeone e, proprio per questo motivo, l'allenatore dell'Atleti ritiene che vi siano limiti di crescita: "Il livello potenziale di Julian è ancora incerto perché è ancora molto giovane. Deve continuare a evolversi e ha sicuramente margini di miglioramento. Speriamo di poterlo aiutare a crescere perché sembra sicuro di sé, pieno di energia e desideroso di ottenere ancora di più".

    Nonostante tutto ciò che ha già vinto, insomma, dobbiamo ancora vedere il meglio di Alvarez. Il che è una prospettiva formidabile per l'Atletico, motivo di preoccupazione per il Real e fonte di vero rammarico per il Manchester City.

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