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Antonio ConteGetty Images

Il Napoli frena, anche Conte sotto accusa: dalle scelte di formazione ai cambi

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II pareggio subito nei minuti finali di Napoli-Genoa ha gelato il 'Maradona', che ora teme di perdere lo Scudetto in volata contro l'Inter.

E stavolta sul banco degli imputati tra molti tifosi azzurri finisce anche lui, Antonio Conte, il condottiero intorno al quale l'ambiente si è ricompattato dopo una stagione terminata al decimo posto.

Alcune scelte dell'allenatore contro il Genoa non hanno convinto del tutto, d'altronde, a partire dalla formazione titolare fino ai cambi.

Inoltre la squadra ancora una volta è sembrata andare troppo in sofferenza nel finale di gara, arroccandosi nella propria metà campo piuttosto che continuare a proporre il suo calcio.

  • OLIVERA MALE DA CENTRALE

    La prima scelta discussa e discutibile di Conte in Napoli-Genoa riguarda Matias Olivera.

    Il tecnico, privo di Buongiorno e Juan Jesus, ha deciso di puntare ancora sull'uruguaiano come centrale difensivo in coppia con Rrahmani.

    Stavolta però la mossa non ha pagato, anzi. Olivera è spesso andato in difficoltà sui tanti cross effettuati dal Genoa ma non solo.

    Un paio di volte infatti è stato saltato troppo facilmente dall'avversario di turno, mostrando evidenti limiti nel ruolo.

    Il tutto mentre Rafa Marin, sul quale la società in estate ha investito 12 milioni di euro per acquistarlo dal Real Madrid, guardava dalla panchina.

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  • IL RISCHIO LOBOTKA

    In mezzo al campo, invece, Conte ha deciso di non rinunciare a Lobotka nonostante lo slovacco fosse reduce da un problema alla caviglia.

    Un rischio forse azzardato, anche perché a disposizione c'era Gilmour, giocatore che quando chiamato in causa nelle scorse settimana ha sempre risposto presente.

    Dopo soli tredici minuti Lobotka ha dovuto alzare bandiera bianca per il riacutizzarsi del fastidio alla caviglia, costringendo Conte a inserire proprio lo scozzese e sprecare un prezioso slot per le sostituzioni.

    La stagione dello slovacco, peraltro, rischia ora di essere davvero finita privando il Napoli della sua regia nelle due sfide che assegneranno lo Scudetto contro Parma e Cagliari.

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  • Johan Vasquez Napoli Genoa 11052025Getty Images

    IL CAMBIO BILLING-RASPADORI

    Anche la lettura della partita contro il Genoa da parte di Conte è finita nel mirino della critica.

    In particolare non ha convinto il cambio, operato al minuto 80, tra Giacomo Raspadori e Billing. L'obiettivo di Conte, come ha dichiarato dopo la gara, era quello di mettere muscoli e centimetri in fase difensiva.

    Peccato che sia stato proprio Billing a pestare i piedi ad Olivera e mancare l'intervento aereo in occasione del pareggio firmato da Vasquez per il Genoa.

    E sempre il centrocampista inglese, di testa, ha poi fallito il goal del possibile 3-2 in pieno recupero. Non esattamente l'impatto sperato da Conte, insomma.

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  • NERES TROPPO TARDI?

    Una volta subito il goal del 2-2, Conte ha deciso di lanciare nella mischia David Neres. Troppo tardi, forse.

    Vero che il brasiliano era reduce da un infortunio e la sua convocazione era rimasta in dubbio fino all'ultimo. Così com'è altrettanto vero che gli sono bastati una manciata di minuti per creare un paio di pericoli nell'area del Genoa.

    La sensazione è che Neres potesse subentrare qualche istante prima, magari proprio al posto di Billing, in modo da tenere la squadra più alta e provare a sfruttare qualche ripartenza con la sua velocità palla al piede.

    Di certo il completo recupero dell'esterno sarà determinante nella volatona finale per lo Scudetto.

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