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Joao Felix Milan 2025Getty Images

Il Milan cade anche a Bologna e la zona Champions si allontana: rossoneri in crisi, Conceicao è già in bilico

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Il Milan cade ancora e ora la situazione si fa davvero complicata. Dopo il ko di Torino, i rossoneri vengono sconfitti - in rimonta - anche dal Bologna nel match valevole per il recupero della nona giornata di Serie A, rinviata per avverse condizioni atmosferiche lo scorso dicembre.

Per la squadra di Sergio Conceicao, quella dello Stadio Dall'Ara rappresentava un'occasione d'oro per accorciare il distacco dalla zona Champions e invece il tonfo in terra emiliana complica ulteriormente il percorso dei rossoneri che, dopo la prematura eliminazione dalla Champions League, certificano una preoccupante crisi di risultati.

La Supercoppa italiana vinta e la doppia semifinale di Coppa Italia da contendere all'Inter non possono inevitabilmente bastare e rappresentano, sin qui, una magra consolazione. Il Milan ha perso letteralmente il passo e ora per colmare il gap e salvare la stagione il margine d'errore è ridotto a zero.

  • LA CHAMPIONS SI ALLONTANA

    La sconfitta maturata sul campo del Bologna ha ripercussioni pesanti sulla classifica del Milan che rimane fermo a quota 41 punti, scivola dal settimo all'ottavo posto, ma soprattutto precipita a otto lunghezze di distacco dal quarto posto che garantirebbe la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

    A dodici giornate dalla fine del campionato, il Milan si trova costretto a rincorrere ben quattro squadre che attualmente lo precedono in classifica: la Fiorentina (42 punti), il Bologna (44), la Lazio (47 e prossima avversaria dei rossoneri) e la Juventus che, con 49 punti, è attualmente la quarta forza del campionato di Serie A. In altre parole, al Milan servirà una vera e propria impresa per scalare la classifica e provare a lottare sino all'ultimo per un posto nella prossima edizione della massima rassegna continentale.

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  • CONCEICAO IN BILICO

    La qualificazione alla Champions League, per il Milan, rappresenta un obiettivo assolutamente primario. Alla qualificazione alla fase finale del massimo torneo continentale è legato anche il futuro di Sergio Conceicao. La posizione del tecnico portoghese, alla luce di un mese di febbraio davvero molto complesso, è già da considerare inevitabilmente in bilico.

    La vittoria in Supercoppa italiana sembra già un ricordo sbiadito, perché il Milan visto nell'ultimo mese e mezzo ha accumulato più dolori che gioie: l'eliminazione dalla Champions per mano del Feyenoord pesano come un macigno, così come i due ko contro Torino e Bologna rischiano di compromettere la missione quarto posto.

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  • 16 FORMAZIONI DIVERSE SU 16 PARTITE

    Contro il Bologna, Sergio Conceicao ha modificato per l'ennesima volta l'assetto iniziale della sua squadra: il tecnico rossonero, infatti, ha schierato la 16esima formazione differente in 16 partite sulla panchina del Milan.

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  • I NUOVI NON BRILLANO

    Un altro capitolo piuttosto delicato riguarda i volti nuovi arrivati dal mercato. Dopo la prova opaca di Torino, Santiago Gimenez non ha brillato nemmeno contro il Bologna, al punto che la sua partita si è chiusa prima del novantesimo, quando Conceicao ha mandato in campo Jovic.

    Ancora peggio, se possibile ha fatto Joao Felix. Il fantasista portoghese è di fatto fermo al goal realizzato all'esordio contro la Roma in Coppa Italia. L'ex Atletico Madrid e Chelsea è incappato in un'altra serata difficile contro il Bologna e la sua gara è durata appena un'ora: al 61', infatti, il tecnico rossonero l'ha richiamato in panchina dopo una prestazione che non ha registrato alcun tipo di acuto.

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  • SI RISCHIA UNA NUOVA RIVOLUZIONE

    Il futuro di Sergio Conceicao è strettamente legato alla qualificazione alla prossima Champions e la sensazione è che in caso di mancato approdo alla Coppa dei Campioni tramite il quarto posto, l'avventura del tecnico portoghese sulla sponda rossonera dei Navigli potrebbe chiudersi dopo soli sei mesi.

    Uno scenario che aprirebbe le porte all'ennesima rivoluzione a tinte rossonere, la terza nel giro dell'ultimo anno solare: dopo la chiusura dell'era Pioli, infatti, si era aperta quella di Paulo Fonseca, il cui destino al timone del Diavolo si è consumato nel giro di pochi mesi.

    Al suo posto è arrivato, appunto, Conceicao che, al netto della Supercoppa italiana e del percorso in Coppa Italia, tra Champions e campionato ha inscenato un rendimento di fatto peggiore rispetto al suo predecessore. Numeri e prestazioni che pongono più di un interrogativo sul suo futuro.

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