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Kolo Muani JuventusGetty Images

Il futuro di Kolo Muani alla Juventus è in bilico: da punto fermo con Thiago Motta a riserva con Tudor

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Un inizio clamoroso. Folgorante. Poi l'inaspettata ed inesorabile discesa. Una parabola, quella di Randal Kolo Muani alla Juventus, sicuramente non avvezza alle mezze misure.

L'attaccante francese, infatti, sta vivendo un momento decisamente particolare. Arrivato a gennaio, in prestito secco dal PSG, si era imposto in maniera istantanea diventando uno dei punti fermi di Thiago Motta.

Ma dopo l'esonero dell'ex tecnico del Bologna, e il conseguente arrivo di Igor Tudor al timone zebrato, la situazione sembra essersi decisamente capovolta.

  • Randal Kolo MuaniGetty Images

    L'IMPATTO DA URLO CON THIAGO MOTTA

    Del resto nemmeno i più ottimisti si sarebbero aspettati un impatto di tali proporzioni del francese con il mondo Juventus. Arrivato nel mercato di gennaio per offrire una valida alternativa a Dusan Vlahovic a Thiago Motta, l'attaccante di proprietà del PSG ha rapidamente scalzato il serbo dall'undici titolare. Il tutto con un biglietto da visita da urlo: il classe 1998 si è infatti presentato mettendo a referto ben 5 goal nelle prime tre partite ufficiali con la maglia bianconera.

    Il primo lampo è arrivato al 'Maradona', nel giorno del suo esordio assoluto, quando la sua girata vincente è valsa l'illusorio 0-1 contro il Napoli, poi a stretto giro di posta sono arrivate anche le reti decisive: doppietta, alla debutto all'Allianz Stadium, contro l'Empoli e a distanza di una settimana altri due sigilli sul campo del Como. Kolo Muani ha lasciato la sua 'griffe' anche contro l'Inter, confezionando - con una strepitosa azione personale - l'assist per il goal partita di Conceicao. Una giocata sontuosa ma che, a conti fatti, ha rappresentato il suo ultimo lampo a tinte bianconere.

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  • LA FLESSIONE

    La grande prova contro l'Inter, seppur non coronata dal timbro personale, ha segnato di fatto l'inizio di una graduale ma evidente flessione, in termini di rendimento, da parte del francese. Kolo Muani, infatti, ha deluso soprattutto nel doppio confronto dei playoff di Champions League contro il PSV, dove ha mandato agli archivi due prestazioni opache, costate la prematura eliminazione dalla Champions alla Vecchia Signora.

    Il preoccupante trend, però, si è ripetuto anche in campionato: dopo la gara con i nerazzurri e lo spezzone finale contro il Cagliari, Kolo Muani ha giocato altre quattro partite da titolare contro Empoli (in Coppa Italia), Verona, Atalanta e Fiorentina, senza mai riuscire a lasciare il segno.

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  • Randal Kolo Muani JuventusGetty

    LA PANCHINA CONTRO IL GENOA

    La grave crisi di risultati in cui è piombata la Juventus nel mese di marzo ha portato al clamoroso ribaltone in panchina, sfociato nell'esonero di Thiago Motta, rimpiazzato dall'arrivo di Igor Tudor. E proprio sotto la guida dell'allenatore croato, le gerarchie d'attacco potrebbero nuovamente mutare. E con il Genoa si sono già percepiti i primi segnali.

    Contro il Grifone, Dusan Vlahovic è rimasto in campo per novanta minuti, mentre Kolo Muani è rimasto seduto in panchina a guardare i propri compagni dal calcio d'inizio fino al triplice fischio finale. Non era mai successo da quando l'ex Eintracht veste la maglia della Juve. E questo potrebbe rappresentare un indizio piuttosto pesante

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  • FUTURO IN BILICO

    Come detto, Kolo Muani è arrivato alla Juventus in prestito secco e oneroso, nel mercato di gennaio, dal PSG. Il francese ha siglato con il club bianconero un contratto valido fino al 30 giugno del 2025. Data dopo la quale il giocatore farà rientro alla base parigina. Fino a poche settimane fa, come espresso dallo stesso Cristiano Giuntoli, la Juve aveva già manifestato l'intenzione di trattenere il giocatore a Torino, magari prolungando il prestito di un'altra stagione, prima di procedere all'acquisto a titolo definitivo nel giugno del 2026.

    L'evolversi della stagione bianconera, e soprattutto l'arrivo in panchina di Tudor, potrebbero stravolgere questo scenario. Se il presupposto necessario ad una potenziale permanenza del francese rimane la qualificazione alla Champions League, se nelle ultime otto giornate di campionato l'allenatore croato decidesse di puntare con forza su Dusan Vlahovic ecco che il quadro sembra destinato a mutare.

    L'ipotesi di prolungare il prestito dal PSG si sta progressivamente affievolendo e ad incidere sul destino del centravanti transalpino sarà anche il nome della guida tecnica bianconera nella prossima stagione. Se dovesse essere ancora Tudor, immaginare Kolo Muani all'ombra della Mole anche nell'annata 2025/26 rischia di diventare un esercizio complicato.

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