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Lyon crises HDGetty

Il conto alla rovescia del Lione: da ARES Management al mercato, come può evitare la retrocessione in Ligue 2

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La notizia è arrivata martedì, come un colpo di grazia: il Lione, istituzione del calcio francese, sette volte campione di Francia, è stato retrocesso amministrativamente in Ligue 2 dalla Direction Nationale du Contrôle de Gestion (DNCG).

Un terremoto. Uno shock. Per i tifosi, per la città, per l'ecosistema calcistico francese. Il club, impantanato in difficoltà finanziarie sotto la guida del proprietario John Textor e della sua holding Eagle Football, ha ora una settimana, sette miseri giorni, per presentare un ricorso credibile e trovare i circa 70 milioni di euro che mancano per garantire la sua sopravvivenza nell'élite.

Il conto alla rovescia è iniziato. Il compito sembra titanico, quasi insormontabile alla luce degli errori del passato. Eppure, in questo marasma, permangono alcuni barlumi di speranza, per quanto fragili. Tra iniezioni di denaro provvidenziali, vendite affrettate di giocatori, riorganizzazione della governance e sottigliezze procedurali, l'OL sta attivando tutte le leve possibili.

Ma questi sforzi dell'ultimo minuto saranno sufficienti per evitare il precipizio? L'analisi di una settimana in cui l'ottimismo si mescola a un'angoscia palpabile.

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    ARES MANAGEMENT E L'ASSEGNO CHE PUÒ CAMBIARE TUTTO (O QUASI)

    Al centro del potenziale salvataggio dell'OL c'è un importante attore finanziario: il fondo di investimento americano ARES Management. Con un prestito di 425 milioni di euro all'Eagle Football, la struttura di John Textor, ARES ha un interesse diretto e vitale affinché l'OL non affondi. Una retrocessione in Ligue 2 comporterebbe una massiccia svalutazione del patrimonio e un probabile "haircut" (perdita di valore) sul suo colossale prestito. Perdere l'OL in Ligue 1 significa rischiare di perdere tutto per ARES.

    Di fronte all'urgenza, il fondo sembra aver preso coscienza del pericolo. Secondo informazioni concordanti, ARES avrebbe confermato per iscritto la sua intenzione di anticipare una prima tranche di 40 milioni di euro non appena sarà convalidata la cessione del Crystal Palace (altro asset di Eagle Football), operazione prevista per settembre. Ancora più cruciale, ARES potrebbe essere disposta a integrare tale somma fino a raggiungere i 70 milioni di euro richiesti dalla DNCG per proteggere il proprio investimento. Non sarebbe una novità: ARES ha già proceduto a iniezioni di liquidità a breve termine in altri club di cui era creditrice (come l'Atletico Madrid o l'Inter Miami) per mettere al sicuro le proprie posizioni.

    L'equazione è semplice: se ARES passa da un ruolo di semplice creditore a quello di "azionista-creditore" di fatto, fornendo le garanzie finanziarie necessarie, la DNCG troverebbe finalmente un interlocutore considerato solvibile e credibile. John Textor passerebbe quindi in secondo piano, almeno nella gestione di questa crisi, e la credibilità finanziaria lionese potrebbe improvvisamente risalire. Ma il club non conoscerà le motivazioni esatte della DNCG fino a venerdì, il che complica l'elaborazione di una contromossa mirata prima di tale data.

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  • FBL-FRA-LIGUE1-LYON-RENNESAFP

    VENDERE IN 7 GIORNI

    L'altra leva importante per colmare il buco finanziario risiede, come di consueto, nella vendita di giocatori. E l'OL, nonostante le difficoltà, possiede ancora alcuni asset bancabili sul mercato. I tempi sono estremamente stretti – una settimana per concludere le transazioni più importanti – ma non del tutto irrealistici se le trattative sono già a buon punto.

    Ecco dunque chi potrebbe aiutare il Lione a trovare la liquidità necessaria.

    Malick Fofana. L'ala belga ha suscitato l'interesse di club della Premier League come Chelsea e Liverpool. Un'offerta concreta, oscillante tra i 35 e i 40 milioni di euro, potrebbe arrivare prima dell'udienza in appello.

    Ernest Nuamah. L'attaccante ghanese è seguito dal Brentford e da club della Bundesliga. Una cessione, già quantificata al suo arrivo, potrebbe essere attivata rapidamente, per un importo stimato tra i 22 e i 25 milioni di euro.

    Saël Kumbedi. Il giovane terzino destro è nel mirino di Lipsia e Tottenham. Il trasferimento potrebbe essere concluso per una cifra compresa tra 18 e 22 milioni.

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  • FRANCE-SPORT-FESTIVALAFP

    LA CARTA DELLA GOVERNANCE "MADE IN FRANCE"

    La DNCG non è solo una calcolatrice. Anche la credibilità dei dirigenti e la stabilità percepita della governance hanno un peso. John Textor, la cui gestione e comunicazione sono state spesso criticate, sembra averlo capito. Per l'udienza in appello, l'americano starebbe pensando di "fare un passo indietro" e di spingere una figura locale o almeno più familiare alle istituzioni francesi per guidare la difesa del caso. Circolano i nomi di Michele Kang (proprietaria della sezione femminile dell'OL e del Washington Spirit) o di Michael Gerlinger (figura rispettata nel calcio europeo, ex Bayern Monaco e coinvolto con Eagle).

    Un altro nome ricorre con insistenza: quello di Laurent Prud'homme. Ex direttore generale dell'OL, avrebbe ancora stretti legami con ARES Management. Il suo ritorno, anche temporaneo, per gestire questa crisi, sarebbe un segnale forte e positivo inviato alla DNCG e alla LFP, incarnando una forma di ritorno a una gestione più "francofona" e potenzialmente più stabile.

    La posta in gioco psicologica è cruciale: la DNCG spesso accorda più credito a un consiglio di amministrazione radicato a livello locale, con interlocutori noti e rispettati, piuttosto che a un proprietario straniero percepito come distante o instabile.

  • FRANCE-SPORT-POLITICS-SUPPORTERS-BANNERS-TEXTOR-DEHORS-LYON-JUNEAFP

    PORTA SOCCHIUSA, MA STRETTA

    La procedura di ricorso prevede un termine ufficiale di sette giorni per presentare una memoria argomentata, prima di una convocazione che avviene generalmente entro 10-15 giorni. Se la sentenza sembra definitiva, la storia recente dimostra che le decisioni della DNCG non sono sempre irreversibili.

    Nelle ultime cinque stagioni di Ligue 1 e Ligue 2, circa il 30% dei club inizialmente retrocessi amministrativamente hanno visto la loro sanzione trasformata in un "mantenimento con controllo della massa salariale e/o degli indennizzi di trasferimento" dopo aver fornito le garanzie finanziarie mancanti in appello. Si tratta di una cifra che lascia un margine, esiguo ma reale.

    L'OL può inoltre contare su un vantaggio indiretto legato al calendario: non è ancora stata firmata alcuna tabella definitiva dei diritti tv per la prossima stagione. La LFP, già in difficoltà su questo fronte, ha tutto l'interesse a mantenere un marchio "premium" come l'OL in Ligue 1 per non svalutare ulteriormente il valore del suo prodotto.

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  • MÉTÉO-INTEMPÉRIES-VILLE-FÊTE-LUMIÈRE-TOURISMEAFP

    UNA SFIDA ECONOMICA E POLITICA

    La retrocessione dell'OL in Ligue 2 non sarebbe solo un dramma sportivo, ma anche un duro colpo per l'economia locale. La Metropoli di Lione e la Regione Auvergne-Rhône-Alpes stimano la perdita annua (alberghi, ristorazione, eventi, posti di lavoro indiretti) in circa 50 milioni di euro. Un dossier che descrive in dettaglio questo "impatto sul territorio" sarebbe stato trasmesso al Ministero delle Finanze.

    Sebbene le autorità sportive siano indipendenti, una discreta attività di lobbying presso la FFF e la LFP, condotta dai rappresentanti politici locali e dagli attori economici, potrebbe avere un peso per evitare un nuovo "caso Bordeaux", la cui caduta ha avuto ripercussioni dolorose. L'argomento della salvaguardia di un importante polo economico e sociale non è mai banale.

  • Olympique Lyonnais v Arsenal WFC - UEFA Women's Champions League Semi Final Second LegGetty Images Sport

    IL GROUPAMA STADIUM

    Nella sua corsa contro il tempo, il Lione può anche contare su un vantaggio tangibile: il suo Groupama Stadium. Di proprietà dell'OL Groupe, l'impianto genera ingenti entrate extra-sportive, storicamente integrate nei conti e riconosciute dalle autorità. Nel periodo critico che va da giugno all'inizio di luglio 2025, due eventi importanti porteranno una boccata d'ossigeno finanziario. Le semifinali del Top 14 di rugby (20-21 giugno) hanno già fruttato un incasso lordo stimato tra i 5 e i 6 milioni di euro, una liquidità già incassata da OL Events e che consolida la tesoreria al 30 giugno. A ciò si aggiunge il concerto degli Imagine Dragons (3 luglio), il cui incasso lordo previsto è di 4-5 milioni di euro, con un minimo garantito dal promotore Live Nation che assicurerà questo flusso finanziario poco prima o durante la deliberazione del ricorso.

    Complessivamente, questi eventi rappresentano circa 10 milioni di euro di liquidità lorda. Al netto dei costi, il margine netto sostanziale alleggerisce direttamente il fabbisogno finanziario complessivo, riducendo potenzialmente lo sforzo richiesto a poco meno di 60 milioni di euro. L'OL ha il diritto di valorizzare questi ricavi "non calcistici" nel suo dossier DNCG, a condizione di fornire i contratti firmati, le prove di incasso (o garanzie) e una proiezione dei costi netti. In passato, la DNCG ha accettato tali entrate per altri club. Per l'OL, ogni euro tracciato e comprovato conta in questo piano di sopravvivenza.

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  • FRANCE-SPORTS-BOROUGH-OLYMPICS-PARISAFP

    IL PIANO C: IL CNOSF, L'ARMA DEL TEMPO STRATEGICO

    Se, nonostante tutti questi sforzi, la commissione d'appello della DNCG dovesse confermare la propria decisione, l'OL avrebbe un'ultima carta da giocare: adire il Comitato Olimpico e Sportivo Francese (CNOSF) per una procedura di conciliazione. Questo passo non è vincolante per la FFF, che rimane l'organo decisionale finale, ma ha il vantaggio di congelare l'esecuzione della sanzione per tutta la durata della procedura (generalmente una o due settimane).

    Questo "tempo morto" supplementare potrebbe rivelarsi cruciale per finalizzare l'arrivo dei fondi promessi da ARES, concludere in extremis la vendita di un giocatore o persino strutturare la cessione del club da John Textor ad ARES Management, se questa diventasse l'unica soluzione possibile.

  • FRANCE-AURORE-BERGER-MINISTER-EQUALITY-WOMEN-MEN-VISIT-LYONAFP

    L'ARGOMENTO DEL "TOO BIG TO FAIL"

    È forse l'argomento più cinico, ma anche uno dei più potenti dietro le quinte. Il Lione è il terzo club per budget storico della Ligue 1, con quasi 800 dipendenti diretti e oltre 35.000 abbonati. La sua scomparsa definitiva dall'élite indebolirebbe un ecosistema del calcio francese e dei suoi diritti televisivi già particolarmente esangue.

    La DNCG vuole essere il garante dei conti e della sostenibilità finanziaria dei club, non il carnefice di una roccaforte storica. Se l'OL riuscirà, anche con le maniere forti, a presentare garanzie finanziarie tangibili e una governance credibile e rassicurante nei prossimi giorni, il gendarme finanziario potrebbe approvare un piano di salvataggio senza perdere la faccia, imponendo vincoli rigorosi ma mantenendo il club in Ligue 1.

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  • FBL-FRA-LIGUE1-LYON-LENSAFP

    IL MARGINE È MINIMO, MA REALE

    Il percorso che attende il Lione questa settimana sembra una corsa contro il tempo sul filo del rasoio. Gli ostacoli sono enormi, le incertezze numerose e lo spettro della Ligue 2 incombe più minaccioso che mai. La situazione attuale è il risultato di mesi, se non anni, di gestione azzardata e di allarmi ignorati. Cercare di raddrizzare la barra in sette giorni, cosa che non è stata fatta da così tanto tempo, è un'impresa titanica.

    Tuttavia, come illustrato in dettaglio, esistono delle leve. L'intervento dell'ARES, il valore di mercato di alcuni giocatori, un cambiamento di rotta nella governance e persino le sottigliezze delle procedure di appello e di conciliazione offrono ragioni oggettive, anche se labili, per non cadere nel pessimismo totale. Anche la mobilitazione di un intero ecosistema, dagli attori economici locali alle istituzioni nazionali consapevoli dell'impatto di un tale crollo, potrebbe giocare un ruolo importante.

    Sì, il conto alla rovescia è folle. Ogni ora conta. Ma finché restano questi sette giorni, c'è ancora un margine (minuscolo, costoso, che richiede decisioni radicali e impegni senza compromessi) affinché il Lione eviti il precipizio e offra ai suoi tifosi la speranza di un futuro, anche se dolorosamente ricostruito, nell'élite del calcio francese. La settimana si preannuncia decisiva e la storia dell'OL potrebbe essere sul punto di scrivere uno dei suoi capitoli più drammatici o uno dei suoi più incredibili capovolgimenti.