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Rabiot Monza JuventusGetty

Il carattere della Juve: come col Verona, un'altra vittoria all'ultimo respiro

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96 e 94. Due numeri tutt'altro casuali e che potrebbero segnare un solco importante nella stagione della Juventus.

Al 96' era arrivato il goal di Cambiaso, in mischia, buono per piegare il Verona all'ultimo respiro.

A distanza di poco più di un mese, il copione si è ripetuto: sul campo del Monza, dopo il pareggio beffa maturato su tiro-cross di Carboni, i bianconeri hanno trovato forza ed energie per strappare i tre punti grazie alla zampata di Gatti, proprio al 94'.

Un piazzato sotto misura valso tre punti pesantissimi e la momentanea vetta della classifica, in attesa dell'Inter, ma che sottolinea uno dei valori più importanti di questa Juventus: un carattere d'acciaio.

  • "FINO ALLA FINE" COME MANTRA

    Una Juve tutta grinta, cuore e voglia di crederci "fino alla fine", parafrasando un motto tanto caro al popolo bianconero. I goal realizzati da Cambiaso e da Gatti contro Verona e Monza, oltre ad aver aggiunto 4 punti alla classifica bianconera, hanno evidenziato una delle peculiarità più grandi della squadra di Allegri. Una squadra che non si arrende mai.

    Al netto di una proposta di gioco che lascia intatti i punti interrogativi che aleggiano attorno alla creatura di Massimiliano Allegri, il club piemontese ha mostrato tempra d'acciaio soprattutto nei momenti di difficoltà, ovvero quelli che - negli ultimi due anni - facevano da preambolo a veri e propri crolli verticali. Non stavolta. Non quest'anno. La musica sembra veramente cambiata.

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  • MIGLIOR INIZIO DALL'ANNO DELL'ULTIMO SCUDETTO

    Nelle prime 14 giornate di campionato la Juventus ha vinto 10 partite, pareggiandone tre e perdendone solamente una contro il Sassuolo. Il tutto per un bottino totale di 33 punti sui 42 punti disponibili.

    Per comprendere la portata del rendimento della squadra di Massimiliano Allegri è sufficiente riavvolgere il nastro alla stagione 2019/20, ovvero quella dell'ultimo Scudetto targato Maurizio Sarri.

    Quella Juve, dopo 14 giornate, aveva totalizzato 36 punti, solamente tre in più di quella attualmente impegnata nella Serie A 2023/24.

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  • CAMBIASO E NICOLUSSI: LA JUVE DEI GIOVANI

    La prova dell'U-Power Stadium ha rimarcato un altro aspetto importante: nella notte con poche luci degli uomini copertina, ovvero Chiesa e Vlahovic, la scena se la sono presa un paio di giovani rampanti che, a fari spenti, si stanno ritagliando spazio e meriti all'interno dell'assetto tattico bianconero.

    Due nomi su tutti sono quelli di Andrea Cambiaso e Hans Nicolussi Caviglia: dopo il goal decisivo al Verona, l'ex Bologna ha inscenato un'altra prova di spessore anche contro i brianzoli, procurandosi il rigore poi fallito da Vlahovic.

    Sulle stesse frequenze si è imposto anche l'altro classe 2000, alla seconda gara di fila da titolare a causa delle problematiche fisiche di Locatelli: è stato suo, infatti, l'assist dalla bandierina per il colpo di testa vincente di Rabiot.

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