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Tudor Villarreal JuventusGetty

Igor Tudor unico imbattuto ma tra i più discussi, i capi d'accusa all'allenatore della Juventus: modulo, scelte di formazione e alcune dichiarazioni

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Può un allenatore non perdere neppure una partita ma essere comunque tra i più discussi in assoluto?

La risposta è sì, soprattutto se alleni la Juventus e pareggi quattro volte di fila tra campionato e Champions League. Perché non perdere è importante, certo, ma vincere lo è anche di più. Anzi da quelle parti è l'unica cosa che conta.

Ma cosa si rimprovera esattamente a Igor Tudor? Alcune scelte tattiche e di formazione non convincono del tutto. Ma anche certe dichiarazioni non sono troppo piaciute ai tifosi bianconeri.

Ed è in questo clima che la Juventus prepara l'ennesimo big-match di questo inizio di stagione contro il Milan.

  • LA SCELTA DEL 9: CHI È IL TITOLARE

    Partiamo dal primo 'capo d'accusa' mossa dai severi critici di Tudor.

    Il tecnico nelle prime sette partite ufficiali ha sempre cambiato la formazione iniziale, un po' come faceva il suo predecessore Thiago Motta.

    In particolare Tudor non ha ancora individuato il numero 9 titolare della Juventus tra Vlahovic, David e Openda. Ma soprattutto non sembra intenzionato a trovarlo.

    Secondo il croato i tre si alterneranno per tutta la stagione. Sicuramente non una cosa comune dato che tutte le grandi squadre hanno un titolare: da Haaland a Lewandowski, tanto per fare un paio di nomi.

    La sensazione peraltro è che il continuo alternarsi non stia facendo troppo bene soprattutto agli ultimi arrivati, che avrebbero forse bisogno di maggiore continuità per integrarsi al meglio.

    A meno che non si voglia credere che il vero Jonathan David sia quello ammirato (si fa per dire) sul campo del Villarreal.

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  • FBL-EUR-C1-VILLARREAL-JUVENTUSAFP

    IL CASO KOOPMEINERS

    C'è poi il caso Teun Koopmeiners, deflagrato definitivamente dopo la prestazione dell'olandese contro il Villarreal.

    Tudor sembrava aver deciso di impiegare l'ex Atalanta solo come mediano, soprattutto in alternativa a Manuel Locatelli. In Spagna però lo ha schierato di nuovo da trequartista.

    RisultatI? Negativi, per non dire inquietanti. Tanto che durante l'intervallo lo stesso croato è stato costretto a porre rimedio inserendo immediatamente Conceiçao al posto di Koopmeiners. Tudor però sembra credere fortemente nella rinascita dell'olandese, che è sceso in campo da titolare in quattro delle ultime cinque partite ufficiali tra campionato e Champions League.

    Prima della gara contro l'Inter, peraltro, l'allenatore aveva difeso pubblicamente Koopmeiners: "Secondo me da quando sono arrivato io ci saranno state almeno 10-15 domande su Koop. Sono sempre lì. C’è veramente una fissazione su questo ragazzo che non capisco, sinceramente. Lasciamolo in pace, che sta lavorando bene oh. È un ragazzo perbene, un ragazzo che ci vuole, che ci tiene. Ecco, io posso solo ripetere quello che ho detto sempre su di lui. Però si gira sempre intorno: è un ragazzo che ha qualità, che farà bene. Penso che l’occhio con cui si guarda lui sia un po’ diverso rispetto ad altri".

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  • IL MODULO È GIUSTO?

    Passiamo poi al rebus tattico: il 3-4-2-1 è davvero il modulo migliore per questa Juventus?

    Tudor in tal senso sembra non avere dubbi e di fatto non si discosta mai dal suo spartito, anche a costo di schierare parecchi giocatori evidentemente fuori ruolo.

    Ecco così David e Openda trequartisti, Joao Mario a sinistra o Kalulu a tutta fascia sulla destra. Soluzioni d'emergenza che sono diventati la normalità per non cambiare modulo.

    E anche quando si tratta di recuperare il risultato Tudor manda spesso in campo molti giocatori offensivi ma senza mai toccare lo schema di base.

    Una sorta di integralismo tattico che, come nel continuo vorticare di formazioni, ricorda molto da vicino quello del suo predecessore Thiago Motta.

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  • LE DICHIARAZIONI CHE FANNO DISCUTERE

    La juventinità di Tudor, in questo caso al contrario di Thiago Motta, non è mai stata messa in discussione.

    Anche se certe dichiarazioni dell'allenatore bianconero nelle ultime settimane hanno fatto parecchio discutere i tifosi che si chiedono se il croato ritenga ancora una big europea la Juventus di oggi.

    In tal senso a fare rumore sono state in particolare le parole spese da Tudor su Andrea Cambiaso: "Potenzialmente è un giocatore da migliori club al mondo, io ci credo, però deve decidere lui. Se lui decide, veramente può giocae sia al Real Madrid, sia al Manchester City, sia al Liverpool, in questi top mondiali. Però lui deve dire sì, io arrivo là, perché tutte le domeniche io sarò migliore. Se lui dice così, in poco tempo va a giocare da quelli là". E la Juventus?

    La Juventus, sempre secondo le parole di Tudor, ad oggi è una squadra che se la gioca alla pari con tante altre: "Nessuna squadra al mondo gioca due tempi allo stesso livello. Anche noi abbiamo punti di debolezza, non siamo perfetti.Non abbiamo una rosa che ci permette di dominare 2 o 3-0 contro l’Atalanta".

    Parole quelle dell'allenatore che di certo non sono troppo piaciute ai tifosi della Juventus.

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  • MA I RISULTATI SONO DALLA SUA PARTE

    Poi però ci sono i risultati. Ed i risultati dicono che questa Juventus sta facendo il suo.

    Fatta eccezione per il pareggio di Verona, arrivato peraltro tra le polemiche arbitrali, i bianconeri hanno fatto il loro dovere battendo Parma e Genoa prima di superare anche l'Inter che sulla carta è una squadra superiore ai bianconeri.

    Il pareggio contro l'Atalanta, altra formazione che ormai da anni milita stabilmente nelle prime posizioni, ci può stare.

    Così come il doppio segno X contro Borussia Dortmund, attualmente secondo in Bundesliga dietro il Bayern Monaco, e Villarreal che occupa il terzo posto in Liga alle spalle di Barcellona e Real Madrid.

    Dettaglio da non trascurare, poi, la Juventus è l'unica squadra italiana impegnata in Europa ancora imbattuta in tutte le competizioni. Non abbastanza, evidentemente, per evitare di essere già tra gli allenatori più discussi.

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