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Dean Huijsen Bournemouth 2024-2025Getty Images

Huijsen sull'addio alla Juventus: "Non sarei andato via, mi hanno detto che dovevano fare cassa"

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Da gioiello del futuro, a sacrificato.

La parabola di Dean Huijsen alla Juventus ha visto il difensore prima essere lanciato da Massimiliano Allegri, poi approdare in prestito alla Roma ed infine - in estate - salutare definitivamente Madama volando in Premier per 15 milioni.

L'olandese naturalizzato spagnolo, oggi al Bournemouth e tra le note più positive di una squadra che veleggia in zona Europa, alla 'Gazzetta dello Sport' ha riavvolto il nastro all'addio ai bianconeri spiegando i motivi della sua cessione.

  • "NON SAREI MAI ANDATO VIA DALLA JUVE"

    "Sinceramente, io non sarei mai voluto andare via. Non è stata una mia scelta. Durante i primi giorni di preparazione alla Continassa, la dirigenza e Thiago Motta mi hanno detto che avevano bisogno di fare cassa con la mia cessione e che avrei dovuto trovare una soluzione".

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  • "NON HO RIMPIANTI"

    "Non è stata una mia decisione, ma non ho rimpianti: ogni giorno sono più soddisfatto della mia avventura al Bournemouth".

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  • "AL BOURNEMOUTH PER TIAGO PINTO"

    "Il direttore sportivo Tiago Pinto mi aveva già ingaggiato in prestito alla Roma lo scorso gennaio e in estate mi ha convinto a raggiungerlo qui spiegandomi il progetto ambizioso del Bournemouth".

    "Tutto quello che mi ha detto a luglio si sta verificando. Non mi sono pentito, anzi… Sono sempre più felice al Bournemouth. E non sono stupito del nostro sesto posto in Premier, siamo una mina vagante. Abbiamo un ottimo allenatore come Andoni Iraola e tanti giocatori con potenzialità enormi: penso a Kluivert, Semenyo, Zabarnyi, Kerkez…".

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  • "MI MANCA YILDIZ"

    "Cosa mi manca della Juve? Il mio amico Kenan Yildiz".

    "Parliamo spesso e lo sento molto contento alla Juventus, è innamorato dei tifosi bianconeri. Non faccio fatica a credergli. Kenan è diventato meritatamente il numero 10 di uno dei club più importanti del mondo e rappresenta bene lo stile Juve. Oltre a essere speciale nei dribbling, nei passaggi e nei tiri, è un gran lavoratore".

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  • "DI NUOVO IN ITALIA? MAI DIRE MAI"

    "Rivedermi in Serie A in futuro? In Italia sono stato bene e nel calcio... mai dire mai. Ma adesso sto bene al Bournemouth".

  • "GRATO AD ALLEGRI"

    "Allegri? Mi viene in mente il soprannome che mi aveva dato: mi chiamava “mangia e dormi” perché la mia vita a Torino era allenarmi, mangiare e andare a letto. Gli sarò sempre grato, mi ha fatto debuttare con la Juventus in Serie A".

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