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Rasmus Hojlund Napoli GFXGetty/GOAL

Hojlund al Napoli, cosa manca per la chiusura dell'operazione: affare arenato, club in disaccordo su un punto

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Nonostante l'apertura di Ruben Amorim nelle ore precedenti, Rasmus Hojlund non è stato convocato neppure per la sfida di Carabao Cup contro il Grimsby, che ha visto il Manchester Unitedvenire eliminato clamorosamente ai rigori. E questo è un segnale. L'ennesimo.

Il Napoli c'è, sta premendo per arrivare alla fumata bianca con lo United, in una corsa contro il tempo che dura ormai da qualche giorno. Così come "qualche giorno" - quattro, per la precisione - è il tempo che manca alla chiusura della finestra estiva di mercato. Bisogna sbrigarsi, serve un'accelerazione vera.


Eppure Hojlund è ancora a Manchester, triste perché è fuori dai piani di Amorim e del club e al contempo speranzoso. Vuole il Napoli, il Napoli vuole lui. Rasmus vuole, soprattutto, che la trattativa tra i partenopei e lo United si chiuda nel più breve tempo possibile. Il che, fin qui, non è accaduto.

E allora che cosa manca perché si arrivi alla classica fumata bianca? Perché un accordo sempre a un passo non si è ancora tramutato in una stretta di mano vigorosa, con autorizzazione al danese di viaggiare verso l'Italia per le visite mediche e la firma?

  • LA FORMULA DELL'OPERAZIONE

    Intanto c'è una prima certezza: la formula dell'operazione. Hojlund non arriverà - se arriverà - a Napoli in prestito secco, né con diritto di riscatto: il Manchester United, che non conta più sull'ex atalantino dopo averlo prelevato due anni fa in cambio di 75 milioni di euro più un'altra decina di bonus, ha preteso di inserire un obbligo di riscatto.

    Tutto ok, ha risposto il Napoli. Che obbligo sia. Del resto, col mercato che anche in Serie A si chiuderà ufficialmente nella serata di lunedì, tirarla troppo per le lunghe avrebbe poco senso. Solo che proprio qui sta l'inghippo: le modalità dell'obbligo.

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  • LE CONDIZIONI DEL NAPOLI

    Inizialmente il Manchester United avrebbe voluto cedere Hojlund al Napoli in prestito con obbligo di riscatto e basta. Dunque non a determinate condizioni, come avviene praticamente in qualunque trattativa di questo tipo. L'obiettivo, naturalmente, era quello di non rischiare nulla in merito a un possibile ritorno dell'ex atalantino in Inghilterra tra 12 mesi.

    Alla fine Napoli e Manchester United stanno effettivamente trattando sull'obbligo, però sì, con alcune condizioni al suo interno. Condizioni che, secondo il Corriere dello Sport, stanno rallentando un affare che nei giorni scorsi sembrava poter procedere spedito verso una conclusione positiva.

    Qual'è la condizione proposta dal Napoli? Il numero minimo di presenze che Hojlund dovrà collezionare in stagione per far scattare l'obbligo. Una proposta classica, che va ad aggiungersi all'altrettanto classica qualificazione della squadra di Antonio Conte alla prossima edizione della Champions League.

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  • LA RICHIESTA DEL MANCHESTER UNITED

    Proprio il numero delle presenze di Hojlund sta facendo tentennare il Manchester United, che vorrebbe limitarsi alla qualificazione in Champions del Napoli - scenario decisamente verosimile - per avere maggiori possibilità di veder scattare l'obbligo di riscatto.

    Scrive il Corriere dello Sport che il Napoli pretende di inserire nell'accordo un numero di presenze "congruo, cioè una percentuale elevata rispetto al totale: ed è questo il punto che ha mandato in stallo la trattativa e l’affare in freezer".

    Dal canto suo, invece, il Manchester United "vuole escludere questa opzione dalla struttura dell’operazione o quantomeno ridurre notevolmente il numero delle presenze che Rasmus dovrebbe collezionare per trasformare il diritto in obbligo".

  • LE CIFRE DELL'OPERAZIONE

    Per quanto riguarda le cifre dell'operazione, sono quelle: 5 milioni di euro per il prestito oneroso da versare subito, più un'altra quarantina che il Napoli sborserebbe tra un anno per il diritto oppure l'obbligo di riscatto. Con il calciatore l'accordo c'è già: contratto fino al 2030 a 5 milioni netti l'anno.

    Il problema, appunto, è sempre il solito: Napoli e Manchester United devono trovare un punto d'incontro sulle modalità dell'obbligo. E devono farlo in fretta. Intanto sabato sera, contro il Cagliari, il centravanti titolare di Conte sarà di nuovo Lorenzo Lucca, come all'esordio in campionato contro il Sassuolo. In attesa di capire se davvero Hojlund arriverà a fargli compagnia.

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