Nella Hall of fame dei calciatori che hanno segnato un’epoca c’è d’ufficio quello che per tanti, ancora oggi e quindi per sempre, è considerato il migliore di tutti. C’è infatti un prima e un dopo Diego Armando Maradona nel mondo del calcio e non solo.
Un talento cristallino la cui epopea è stata tanto grande da farlo entrare nella storia del ‘900. Di lui si è parlato in libri, canzoni e film come a testimoniarne il passaggio. È stato un’icona, un mito, un nome e un volto riconosciuto in tutto il pianeta, per tanti – e soprattutto per i ceti popolari, da cui proveniva – un sinonimo di riscatto. A cementarlo per sempre nella nostra memoria sono state alcune delle giocate più impensabili mai viste su un campo da calcio ma anche la sua capacità di rendere possibile l’impossibile.
Ha vinto infatti, anche se molto meno di altri grandissimi, scegliendo gli sfavoriti, sfidando il potere costituito. Ha vinto anche con la sua nazionale, l’Argentina, portando un gruppo di giocatori modesti sul tetto del mondo e dimostrando, come mai prima e mai dopo, come un singolo – pur con comprimari motivati e ispirati – possa scrivere la storia anche in uno sport di squadra.




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