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"Guardiola alla Juventus", la storia di un tormentone estivo: alla fine arrivò Sarri

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Stasera si accomoderà sulla panchina dell'Allianz Stadium, ma non su quella della Juventus. Stiamo ovviamente parlando di Pep Guardiola.

Il tecnico del Manchester City, qualche estate fa, fu protagonista suo malgrado del più classico dei tormentoni estivi di mercato.

Quelli che riempiono per settimane siti, tv e giornali ma che spesso si concludono con un nulla di fatto.

In quel caso la voce era insistente: "Pep Guardiola ha scelto la Juventus, sarà il nuovo allenatore bianconero" si diceva.

Voci e poco altro, appunto, in un'estate particolarmente calda dalle parti di Torino.

  • LA SUCCESSIONE DI ALLEGRI

    Nell'estate del 2019 d'altronde la Juventusha appena chiuso il primo ciclo di Massimiliano Allegri, tra lacrime e strette di mano in una conferenza stampa congiunta con l'allora presidente Andrea Agnelli.

    La società bianconera ha deciso di voltare pagina e intraprendere una strada diversa, seppure con lo stesso obiettivo finale: continuare a vincere.

    Sul nome del possibile successore di Allegri però aleggia il mistero, così in certi ambienti giornalistici e non inizia a circolare insistente la voce più clamorosa.

    La Juventus vuole portare Pep Guardiola a Torino.

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  • L'EFFETTO GUARDIOLA

    Le indiscrezioni sull'approdo del tecnico catalano sono così forti e insistenti che gli effetti arrivano fino in Borsa, dove il titolo della Juventus vola per giorni.

    Negli ambienti finanziari si vocifera che tra gli sponsor dell'operazione possa esserci l'Adidas, che parteciperebbe al pagamento dell'ingaggio da 20 milioni di euro netti a stagione di Guardiola.

    I bianconeri, d'altronde, hanno già messo a segno il colpo Cristiano Ronaldo dunque sognare per i tifosi non costa nulla anche se per la panchina inizia a prendere quota il nome di Maurizio Sarri.

    Mentre il diretto interessato non sembra particolarmente interessato: "Credo che non ci sia un posto migliore al mondo dove allenare rispetto all’Inghilterra, posso paragonarla con la Germania e la Spagna. Non sono stato in altre Nazioni, ma posso paragonarle. Se andassi in Italia sarebbe abbastanza simile alla Spagna. Non c’è un posto migliore. In altre Nazioni i tifosi ti fischiano se non vinci, qua i tifosi non ti abbandonano mai. Io ho addosso una maglia blu, sono uno di voi".


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  • ALLA FINE ARRIVA SARRI

    Le voci su Guardiola comunque non svaniscono, fino al 16 giugno 2019, quando la Juventus ufficializza la nomina di Maurizio Sarri come nuovo allenatore bianconero.

    L'ex tecnico di Napoli e Chelsea firma un contratto triennale con l'obiettivo di aprire un nuovo ciclo vincente, offrendo un gioco più spettacolare rispetto al passato.

    "Abbiamo scelto Sarri perché pensiamo sia il migliore allenatore per la Juventus in questo momento, come lo sono stati, nei rispettivi momenti, Conte e Allegri. Sarri era la prima scelta sin dall'inizio. La scelta di cambiare allenatore è stata fatta perché pensiamo che la spinta propulsiva che si era creata in questi anni poteva affievolirsi", spiegava Paratici in conferenza stampa.

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  • L'ADDIO DOPO UNA STAGIONE

    Un progetto, quello di Sarri alla Juventus, che naufraga presto in una stagione segnata anche dalla pandemia che ferma il calcio per mesi.

    I bianconeri conquistano il nono ed ultimo Scudetto consecutivo, ma la prematura eliminazione in Champions League e soprattutto le incomprensioni tra l'allenatore e lo spogliatoio portano all'esonero di Sarri.

    Al suo posto arriva Andrea Pirlo, ovvero una scommessa dell'ex presidente Agnelli, che vede nell'ex regista un profilo giovane e innovativo. L'uomo giusto a cui affidare il rinnovamento bianconero.

    Anche in questo caso le cose andranno diversamente, tanto che al termine della stagione la Juventus torna all'antico e decide di richiamare Allegri. Il sogno Guardiola è definitivamente svanito.

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