Giuntoli verso l'addio alla Juventus, come cambia la dirigenza bianconera: Comolli, Tognozzi, Chiellini e la rivoluzione di Elkann

L'assenza di Giuntoli e dei suoi uomini di fiducia alle commemorazioni per i quarant'anni della tragedia dell'Heysel aveva fatto rumore.

Poche ore dopo ecco la conferma: l'ex dirigente del Napoli sarebbe ad un passo dall'addio. Una decisione che gli sarebbe già stata comunicata da John Elkann in persona.

Nonostante un contratto in essere fino al 30 giugno 2028, la proprietà ha deciso di voltare subito pagina al termine di una stagione a dir poco deludente.

Giuntoli paga, soprattutto, gli errori in sede di campagna trasferimenti: dagli acquisti di Douglas Luiz e Koopmeiners alle cessioni affrettate di giovani talenti esplosi altrove, leggasi alle voci Huijsen, Soulé ma anche Moise Kean.

Anche la scelta di puntare su Thiago Motta era stata sua, salvo poi rinnegarla a stagione in corso quando la situazione era ormai precipitata. Insieme a Giuntoli lasceranno Torino anche Giuseppe Pompilio e Stefano Stefanelli.

Elkann insomma ha deciso di affidare pieni poteri a Damien Comolli, dimissionario presidente del Tolosa atteso a Torino nei prossimi giorni.

Francese e con una trentennale esperienza nel calcio, dove ha ricoperto tutti i ruoli possibili: da allenatore a presidente, passando per osservatore e talent scout.

Comolli dovrebbe assumere la guida dell'area sportiva della Juventus sotto il diretto controllo di Scanavino, da sempre uomo di fiducia della proprietà bianconera.

Un ruolo molto simile a quello che qualche anno fa ricopriva Beppe Marotta, insomma.

La Juventus però sta varando un profondo restyling a livello societario che prevede anche un gradito ritorno, ovvero quello di Matteo Tognozzi.

Dopo la breve esperienza come direttore sportivo del Granada, il dirigente tornerà in bianconero dove aveva lavorato a stretto contatto con Fabio Paratici e Federico Cherubini prima di lasciare Torino nel 2023 con l'avvento di Giuntoli.

Al nome di Tognozzi peraltro sono legate alcune delle intuizioni migliori di mercato degli ultimi anni come gli acquisti di Huijsen, Soulé e Yildiz.

L'obiettivo della Juventus, insomma, è chiaro ovvero scovare i campioni del domani senza spendere cifre folli per calciatori già affermati e magari anche appagati.

Tognozzi dunque avrà di fatto lo stesso compito ma con poteri maggiori rispetto alla precedente avventura torinese.

Infine c'è lui, Giorgio Chiellini, ovvero la bandiera che dopo una breve gavetta è pronta al grande salto.

L'ex capitano bianconero avrà maggiori responsabilità e rappresenterà la Juventus soprattutto a livello istituzionale prendendo di fatto il posto di Francesco Calvo.

Chiellini però avrà probabilmente voce in capitolo anche sulle scelte sportive facendo valere la grande conoscenza acquisita sul campo durante gli anni da calciatore.