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Olivier Giroud MilanGetty

Giroud toglie un peso al Milan, ma la panchina è importante: un gap decisivo

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Devastante: fino a un certo punto, il Milan è stato devastante, al Maradona contro il Napoli. Tanto che, all'intervallo, il punteggio di 0-2 sembrava anche stretto per la mole di gioco e di occasioni create.

Ma non basta: le partite, e questo è un po' il motivo ricorrente delle più classiche delle frasi a sfondo calcistico, "durano 90 minuti". Tant'è.

Quindi, al Maradona contro il Napoli ci sono stati due Milan: il primo è stato quasi perfetto, il secondo da rivedere. In mezzo un cambio che ha sostanzialmente cambiato la gara: fuori Christan Pulisic, dentro Luka Romero. I rossoneri si abbassano e subiscono.

Non è un caso: anche perché, poi, in senso più ampio il discorso coinvolge anche gli altri: Marco Pellegrino su tutti, all'esordio con il Milan in una partita complicatissima per chiunque. Figuriamoci per un ventunenne.

  • LA NOTTE DI GIROUD

    Per 45 minuti, insomma, è stata anche e soprattutto la notte di Olivier Giroud: nella settimana del 3-0 contro il PSG, che ha posto l'accento sull'incapacità dei rossoneri di trovare la via della rete in Champions League, la doppietta del francese assume un certo peso.

    Nello specifico, poi, va analizzata l'importanza delle due reti per l'attaccante singolo: il francese non segnava dall'1 settembre, ovvero da uno dei goal che ha deciso la partita contro la Roma.

    Per lui, tornare alla rete è di vitale importanza: tant'è che, dopo aver bucato Alex Meret per la prima volta, "si scrolla di dosso" tutto il peso delle critiche e dei pensieri.

    Poi riversato, sotto forma di energia nervosa, al momento della sostituzione: dirà di essere "frustrato", ma a ragion veduta, vista la prestazione.

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  • Giroud Pulisic Milan Napoli 2023Getty

    VEDI NAPOLI... E POI SEGNI

    Tra l'altro, per Giroud si è manifestata l'ennesima serata "da Giroud contro il Napoli": una consuetudine, quasi una certezza.

    Da quando veste la maglia rossonera il francese ha segnato 4 goal al Maradona: quella azzurra è la squadra contro cui ha segnato più goal in trasferta in Serie A.

    Alle 4 reti va aggiunta anche quella siglata in Champions League in una delle sfide dei quarti di finale della passata stagione, al ritorno nello specifico, ma non solo.

    Perché nella stagione 2013/14 Giroud segnò al Napoli anche con la maglia dell'Arsenal a Emirates, nel 2-0 aperto da Mesut Ozil. In totale, insomma, sono 6 reti in 9 gare.

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  • UN CAMBIO CHE INCIDE

    Stefano Pioli, nel postpartita di Napoli-Milan, ha confermato che il cambio di Christian Pulisic è avvenuto a causa di una contrattura.

    Insomma, con le questioni muscolari meglio non rischiare: e questo è un conto. C'è, però, che una volta uscito lo statunitense è cambiata tutta la gara.

    Il Milan si è abbassato, Luka Romero non è praticamente mai riuscito a tenere alta la linea, gestendo male le situazioni offensive.

    Si tratta di un giocatore ovviamente meno esperto rispetto a Pulisic, che nella prima frazione di gioco, ovvero fino alla sostituzione, ha offerto una delle migliori prove in rossonero.

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  • LA PANCHINA È PRONTA?

    Analizzando le singole prestazioni dei giocatori subentrati, gli interrogativi sono proprio sul gap che c'è tra i calciatori titolari e quelli attualmente a disposizione di Stefano Pioli.

    Che al di là dei cambi effettuati, e dei perché, può contare su elementi che al momento, con ogni probabilità, non possono sostituire quelli che fanno parte della formazione tipo.

    L'inserimento di Pellegrino è da leggere alla luce dell'emergenza in difesa che ha affrontato il Milan al Maradona (con Thiaw squalificato e Kjaer indisponibile): una volta andato ko anche Kalulu, Pioli ha dovuto far entrare Pellegrino. Non proprio la miglior partita possibile per debuttare.

    Di Romero si è già discusso: Pioli, in conferenza stampa, ha precisato con un po' di ironia che non avrebbe mai sostituito Pulisic se fosse stato bene.

    "Non sarà un fenomeno ad allenare, ma non avrei mai tolto un giocatore che stava facendo così bene".

    Insomma, al Maradona il Milan ha dovuto fare i conti con due questioni, soprattutto: la prima è essersi riscoperto efficace in zona goal, la seconda riguarda le difficoltà in organico. Tante

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