Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
Santiago Gimenez MilanGetty Images

Gimenez era davvero "prontissimo": un goal e un assist in 76 minuti, il Milan ha trovato il bomber che cercava

Pubblicità

Allora è vero che Santiago Gimenez era "prontissimo". Non era un modo di dire: era una dichiarazione d'intenti. E un avviso a quella Serie A che, di lì a poco, sarebbe diventata il suo terreno di caccia weekend dopo weekend.

"Effettivamente nell'ultima gara ho avuto un piccolo infortunio, ma adesso sono prontissimo": così parlava il nuovo attaccante del Milan il giorno della presentazione a stampa e tifosi andata in scena martedì 4 febbraio, 24 ore dopo la sua ufficializzazione come nuovo giocatore rossonero.

Il riferimento andava al guaio fisico rimediato a Lille in Champions League, con quell'immagine in stampelle che aveva fatto preoccupare non poco. Ma non solo: in realtà Gimenez ha dimostrato di essere "prontissimo" in tutti i sensi. Con impatto che in tanti si auguravano, ma che ha forse sorpreso anche i più ottimisti.

  • UN GOAL E UN ASSIST IN 76 MINUTI

    Gimenez è stato convocato per due volte da Sergio Conceição da quando è diventato un calciatore del Milan. Per due volte è partito dalla panchina. Per due volte è entrato a gara in corso nel secondo tempo. E per due volte, in un modo o nell'altro, ha lasciato il segno.

    Perfetto l'assist filtrante per João Felix, che mercoledì ha chiuso i conti contro la Roma. E stupendo il sinistro a giro sotto l'incrocio che, in pratica, ha vinto definitivamente la resistenza dell'Empoli dopo il vantaggio milanista di Leão. Il tutto in un totale di 76 minuti recuperi esclusi: 31 contro i giallorossi, 45 contro i toscani. Un gran bell'impatto.

    A tutto questo andrebbe aggiunto anche un altro assist contro la Roma, questa volta per il quasi omonimo Jimenez, sul punteggio di 2-1. Solo che la rete dello spagnolo in quell'occasione è stata annullata per fuorigioco.

  • Pubblicità
  • CONCEIÇÃO: "GIOCATORE DI QUALITÀ"

    Conceição osserva dalla panchina, sbraita in ossequio a un modo "contiano" di vivere le partite e si gode l'impatto dei nuovi: di Gimenez, ma anche di Kyle Walker e di João Felix.

    “Santiago è un giocatore di qualità, lo seguivo già da quando ero al Porto - ha detto il tecnico portoghese a DAZN dopo la partita - Siamo riusciti a portarlo qua come João Felix e Walker: sono calciatori che hanno qualità e danno più soluzioni alla squadra. Un collettivo funziona quando i calciatori sono pronti a sacrificarsi un po’ e uscire dalla comfort zone e lavorare per uno scopo più grande, che è quello di seguire la squadra e far sì che il collettivo sia più forte. Questi dettagli portano i giocatori a un livello superiore”.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • gimenez empoli milanGetty Images

    IL BOMBER CHE SERVIVA

    Il motivo per il quale il Milan ha deciso di non aspettare, puntando subito su Gimenez e arrivando a un accordo col Feyenoord, è ben noto a tutti: le difficoltà offensive dei rossoneri e delle due punte centrali prese in estate, ovvero Alvaro Morata e Tammy Abraham.

    Morata se n'è già andato: ha preso la strada che lo ha portato al Galatasaray. Abraham era reduce dalla doppietta da ex alla Roma, a Empoli ha giocato dall'inizio, ma ha faticato. Gimenez ha preso il suo posto e non ha tradito.

    In due, Morata e Abraham hanno messo a segno 14 reti in tutte le competizioni nella prima parte della stagione: 6 lo spagnolo, 8 l'inglese. Giusto per fare un paragone: il capocannoniere Retegui ne ha collezionate 20 da solo contando unicamente il campionato. Serviva una svolta. E chi meglio di un centravanti a segno 16 volte in 19 presenze col Feyenoord per concretizzarla?

  • SFIDA DA EX

    E ora, la sfida delle sfide. Per il Milan, che affronterà il Feyenoord con l'obiettivo di apparecchiare una qualificazione agli ottavi di Champions League da centrare poi a San Siro. E per Gimenez, che ritroverà quei compagni con cui, fino a pochi giorni fa, condivideva lo spogliatoio.

    Facile immaginare che mercoledì al De Kuip Gimenez partirà dall'inizio: è solo questione di tempo, specialmente dopo quanto visto a Empoli. Le gerarchie future, in attesa di conferme sul campo, sono chiare: Santi diventerà presto il titolare, Abraham la sua immediata riserva, senza dimenticare il giovane Camarda, negato al Monza per fargli imparare i trucchi del mestiere dai più esperti.

    Gimenez, del resto, ha dimostrato di essere "prontissimo" anche a questo: a fare il titolare del Milan una decina di giorni dopo essere stato acquistato. Con buona pace del Feyenoord, che mercoledì avrebbe tanto desiderato averlo dalla propria parte.

  • Pubblicità
    Pubblicità