Gervasoni a Open VAR spiega la differenza tra Okoye-Milik e Sommer-Nzola: "Capisco i dubbi"

Si diceva di quel che è successo: in un caso, quello di Sommer, il VAR ha spiegato che il portiere svizzero "sfioricchia" il pallone, prima di colpire l'attaccante angolano.

Nel secondo caso il tocco al pallone, prima del colpo al giocatore della Juventus, c'è, ma non viene assegnato il calcio di rigore.

Gervasoni ha provato a dare la sua chiave di lettura.

"Il nostro lavoro è cercare di catalogare il più possibile tutti gli episodi, ma tutti gli episodi non sono uguali. Nell'episodio Okoye-Milik personalmente vedo il portiere che colpisce pienamente il pallone e poi si scontra con il difendente. Nell'episodio Sommer-Nzola vedo due calciatori che arrivano contemporaneamente sul pallone, il pallone schizza in alto e poi vedo un pugno. Ma questa è la mia valutazione personale: poi capisco i dubbi e le perplessità".

Gervasoni ha poi risposto ai dubbi di Ciro Ferrara, presente in studio a Supertele. L'ex difensore del Napoli e della Juventus si è chiesto quale differenza ci fosse tra un colpo in volto e uno alla nuca, nella valutazione. Il vicecommissario designatore CAN ha provato a rispondere.

"Nel percorso che stiamo facendo stiamo ascoltando giocatori, allenatori, ci stiamo confrontando perché un arbitro non ha mai paura dell'errore. Se pigliarlo in faccia o alla nuca è diverso? Questo è uno spunto valutativo di cui terremo conto e analizzeremo".