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Bisseck Genoa Inter Serie AGetty Images

Milan e Napoli non possono 'permettersi' di sbagliare in questa Serie A: l'Inter sarà sempre pronta ad approfittarne

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Milan e Napoli spalancano la porta, così che l'Inter possa passare e superare entrambe. Domenica di sorpasso in Serie A, dove la squadra di Chivu ha battuto 2-1 il Genoa di De Rossi, tra le migliori squadre dell'ultimo mese, approfittando dei passi falsi di Allegri e Conte. Dopo aver guidato la graduatoria, rossoneri e partenopei devono ora guardare dal basso verso l'alto i nerazzurri.

Serie A estremamente equlilibrata nelle zone alte della graduatoria, vede comunque un'Inter probabilmente favorita come in tutte le ultime annate. Detto che nonostante i pensieri sui 'gradi' dei nerazzurri, sia Milan che Napoli sono riuscite ad avere la meglio, nonostante un'esperienza e una rosa interista giudicate estremamente più importanti rispetto alle controparti delle colleghe.

La sensazione attuale è che Milan e Napoli, così come Roma ed eventualmente Bologna e Juventus, non possano 'permettersi' di fermarsi troppe volte, con un'Inter che sarà sempre pronta ad approfittarne dopo appena quattro passi falsi in quattro mesi, soprattutto con due dei quali arrivati in estate. Ormai lontanissima.

  • L'INTER NON PAREGGIA MAI

    Al pari della Roma, che sarà però impegnata lunedì contro il Como, anche l'Inter non ha ancora pareggiato. La squadra di Chivu cerca sempre di puntare al successo senza mai accontentarsi, con due delle quattro sconfitte arrivate oramai mesi fa. 

    Le uniche due eccezioni recenti sono arrivate contro il Milan, nel clima particolare del Derby, e contro il Napoli, in una gara che fa ancora parlare di sè per le polemiche. L'Inter è caduta tre volte su quattro contro le big, sempre di misura, mentre contro le piccole ha sempre vinto. 

    L'eccezione è ovviamente la gara contro l'Udinese di inizio campionato, in un periodo in cui Chivu stava ancora cercando di plasmare la sua creatura nerazzurra.

    Non pareggiare mai significa tantissimo in termini di Scudetto, considerando i famosi '2 punti persi', che rieccheggiano spesso nelle dichiarazioni post gara.

    Il maggior pregio dell'Inter è quello di riuscire a vincere anche le partite in cui domina ma ciò nonostante ottiene il successo di misura: in Serie A è fondamentale ottenere i tre punti anche in questo modo.

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  • POCHE RETI SUBITE

    Con il 2-1 di Genova, l'Inter non è riuscita a tenere la porta inviolata per l'ottava volta in quindici partite, ovvero lo stesso dato della sorprendente Lazio di Sarri, riuscita a riavvicinarsi alla zona europea dopo un avvio balbettante e un periodo particolare senza acquisti. Ciò nonostante, le reti subite sono poche e i clean sheets diversi.

    Allegri lo ripete spesso, la storia parla chiaramente: chi subisce poche reti e mantiene spesso la porta inviolata, vince lo Scudetto. Le eccezioni che confermano la regola sono veramente poche.

    L'Inter non ha la miglior difesa, nonostante abbia subito appena 14 goal in 15 turni. La maggior parte delle reti incassate è arrivata nel periodo estivo, con ben 7 tra Udinese, Sassuolo e Juventus. 

    Significa che in autunno l'Inter, tornata solida, ha incassato 7 reti negli ultimi 11 turni, 3 delle quali contro il Napoli. Dopo il successo per 2-1 contro il Sassuolo che ha chiuso l'estate, in sei delle undici gare successive volte non ha subito marcature.

    Conto il Genoa, la rete subita è arrivata nel primo tiro nello specchio dei padroni di casa (alla fine tre, due dei quali nel finale).

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  • Lautaro MartinezGetty Images

    OLTRE I TRENTA

    L'unica squadra in grado di superare le trenta reti in Serie A è l'Inter, che si trova a 34 dopo 15 turni. Non c'è un abisso, ma comunque una netta distanza rispetto agli altri migliori attacchi del campionato, considerando che la seconda in questa classifica ha siglato 24 centri nello stesso periodo (Milan).

    Sul podio anche il Bologna con 23, mentre il Napoli ha fin qui registrato 22 reti.

    Sempre guardando ai cinque maggiori campionati, anche a livello europeo l'Inter non sfigura: hanno fatto meglio fin qui solamente Manchester City (38 goal, una partita in più), Bayern (50 inarrivabile con una gara in meno dei nerazzurri), Barcellona (49, due partite in più), PSG e Marsiglia (35, una gara in più per i parigini).

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  • STANCHEZZA EUROPEA

    Escludendo il k.o del Derby, l'Inter ha vinto tutte le partite post 3-1 contro il Napoli: sei su sette. Il doppio impegno Champions-Serie A non sta mostrando segni di stanchezza nelle gare di campionato, ma bensì in quelle europee.

    Se in campionato si è ripresa la vetta solitaria, in Europa è reduce da due sconfitte consecutive subite contro Atletico Madrid e Liverpool (anche qui di misura). 

    L'Inter sembra quasi aver preferito puntare tutto sul campionato in questo periodo, consapevole dell'ottima posizione ottenuta nei primi quattro turni di Champions. Del resto, nonostante le sconfitte contro Colchoneros e Reds, quest'ultima pregna di polemiche, Lautaro e compagni sono ancora nei primi otto posti che valgono gli ottavi diretti, con Arsenal e Dortmund come ultimi match per chiudere la questione qualificazione diretta senza playoff.

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  • UN EQUILIBRIO MASCHERATO?

    In queste settimane si è fatto un gran parlare di una Serie A che potrebbe avere una lotta Scudetto a quattro-cinque squadre non solo ora, ma anche in primavera.

    Spesso, però, questa speranza di spettacolo sembra essere semplicemente un equilibrio mascherato, sbugiardato nei mesi successivi dalle rose più forti costruite in estate o nel corso dell'ultimo quinquennio. L'Inter è considerata la squadra con la rosa più ampia e soprattutto esperta, nonostante qualche dubbio sui nuovi arrivati e su qualche senatore che sembra essere oramai 'arrivato'.

    Il calciomercato di gennaio potrebbe aiutare Milan, Roma e Napoli, ma è la forza mentale dell'Inter a dare una marcia in più ai nerazzurri, nonchè l'arrivo di un allenatore che ha dimostrato molto di più di quanto molti si aspettassero.

    L'attuale Serie A è estremamente equilibrata, ma occhio alle prossime settimane: le distanze potrebbero cominciare a farsi larghe, e qualora Milan, Napoli, Bologna, Juventus e Roma dovessero fermarsi, difficilmente l'Inter vista fin qui lo farà.

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