Ha ragione, Beppe Bergomi, quasi in chiusura di telecronaca a Dublino. Ha ragione perché l'hanno notato tutti: il primo coro dei tifosi dell'Atalanta è sempre per Gian Piero Gasperini. Sempre.
Quando arriva sulla panchina della Dea, ha appena concluso una stagione alla guida del Genoa all'undicesimo posto. La priorità, in quel caso, era la salvezza. I nerazzurri, sempre in quell'annata, si erano piazzati tredicesimi: c'era voglia di cambiare, ma nessuno, nel 2016, avrebbe mai pensato di vederlo "zittire" Xabi Alonso in finale di Europa League a Dublino.
Non c'era modo di prevederlo, neanche volendo. Anche perché poche settimane dopo la sua nomina ad allenatore dell'Atalanta occupa il penultimo posto in massima serie ed è subito a rischio esonero. Se non vince contro il Crotone viene mandato a casa: con la coppa in mano, a Dublino, sappiamo tutti come è andata otto anni fa.




