Garcia a DAZN: "Osimhen come Cristiano Ronaldo, mi piace moltissimo"

Capocannoniere della scorsa Serie A, anche Victor Osimhen è chiamato a confermarsi rispetto alla scorsa stagione. Per Rudi Garcia ricorda Cristiano Ronaldo.

"E’ un trascinatore pazzesco: appena metti un po’ di competizione in campo lui vuole vincere e trascina la sua squadra con lui. E’ un po’ come Cristiano Ronaldo: quando vince è contentissimo, chiama la squadra e vuole fare la foto ricordo. Mi piace moltissimo: fa parte di uno dei migliori al mondo tra i centravanti. E infatti ho letto che alcuni lo volevano, qualcosa del genere…".

Garcia ha poi parlato dell'importanza di Kvaratskhelia e Di Lorenzo, per motivi diversi, per il Napoli.

"Kvaratskhelia può migliorare ancora tanto, ma quando ha la palla tra i piedi e quando dribbla è bello da vedere. Di Lorenzo è un uomo di grande qualità, perché pensa agli altri: e già per questo è un grande capitano. E poi è un grande giocatore: quando arrivo in un club di solito mi do metà del ritiro per dire chi sarà il capitano della mia squadra, perché voglio scegliere io chi sarà il capitano. Qui non ho avuto nessun dubbio sul fatto che il mio capitano sarà Giovanni Di Lorenzo".

Il rapporto con De Laurentiis, poi, è anche molto importante: per questo Rudi Garcia ha parlato di quel che si dice in Francia.

"In Francia pensano che io faccia dei Power Point per preparare il colloquio con De Laurentiis, studi notte e giorno. Io vado con la mia personalità, la mia passione e poi parlo con il presidente".

Garcia a DAZN ha raccontato anche l'esperienza in panchina all'Al-Nassr, vissuta con l'arrivo di Cristiano Ronaldo.

"Cristiano Ronaldo è arrivato proprio nel mio club a gennaio. Un grande campione, ho avuto un bel rapporto con lui. Ora che l'ho allenato capisco perché abbia fatto questa carriera. Perché anche lì arrivava prima di tutti, andava via per ultimo. Poi in campo un trascinatore pazzesco. Anche in allenamento, alla fine gli attaccanti restavano a calciare e lui era sempre in competizione. Quando vinceva la gara faceva la sua esultanza, come fosse la Champions. Questo è perfezionismo".