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Bernardeschi Bologna Juventus HDGOAL

Federico Bernardeschi ritrova la Juventus, prima volta da ex: tre Scudetti in cinque anni, la notte contro l'Atletico e l'addio a parametro zero

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Nella vita, come nel calcio, ci sono storie che semplicemente non funzionano. Altre che invece non decollano restando nell'eterno limbo dell'amore incompiuto o non corrisposto.


A questa seconda categoria probabilmente appartiene la storia vissuta da Federico Bernardeschi con la Juventus.

Nonostante le altissime aspettative, dopo le polemiche per il suo trasferimento dalla Fiorentina in bianconero, a Torino l'attuale numero 10 del Bologna non ha mai convinto del tutto.

Bernardeschi alla Juventus è comunque rimasto cinque anni e ha anche vinto. Ma la sensazione di un rapporto mai decollato resta.

Ecco perché la sfida in programma domenica sera al 'Dall'Ara' tra Bologna e Juventus, la prima da ex per Bernardeschi, rappresenta qualcosa di più di una semplice partita.

  • IL TRASFERIMENTO DALLA FIORENTINA ALLA JUVENTUS

    La Juventus segue da vicino la crescita di Federico Bernardeschi alla Fiorentina ma, almeno inizialmente, l'interesse non sembra del tutto corrisposto.

    Nel dicembre 2015, dopo il trasferimento sfumato l'estate precedente, il talento cresciuto nel settore giovanile viola ammette: "Dopo 11 anni di Fiorentina nel settore giovanile ce l’avrei fatta a vestire la maglia bianconera? Sarebbe stato difficile...".

    Ma due anni e mezzo dopo la possibilità di trasferirsi alla Juventus diventa più concreta e Bernardeschi, stavolta, non chiude la porta a Madama. "A chi non piacerebbe?", risponde a precisa domanda facendo infuriare i tifosi della Fiorentina per cui era diventato idolo, simbolo e possibile bandiera.

    Il 24 luglio 2017, dopo un lungo tira e molla con la società viola ancora nelle mani della famiglia Della Valle, Bernardeschi diventa un nuovo giocatore della Juventus. I bianconeri investono 40 milioni di euro più bonus, convinti di avere tra le mani uno dei giocatori di maggiore prospettiva del calcio italiano.

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  • L'INFORTUNIO AL GINOCCHIO E LO SCUDETTO AL PRIMO COLPO

    Federico Bernardeschi viene inserito in squadra gradualmente da Massimiliano Allegri che gli concede qualche spezzone di partita.

    Tanto che fino a gennaio l'ex viola gioca appena tre volte da titolare in campionato con la maglia della Juventus. La concorrenza d'altronde è fortissima, inoltre Bernardeschi palesa qualche difficoltà anche di natura tecnica.

    Difficoltà rese pubbliche qualche mese dopo dallo stesso Allegri: "Bernardeschi è una piacevole sorpresa, è cresciuto tanto anche tecnicamente, all'inizio faceva gli stop al contrario. Poi anche mentalmente, perché stare in questa squadra aiuta sicuramente".

    Nel momento migliore, dopo tre presenze di fila da titolare con un goal e tre assist, Bernardeschi a metà febbraio 2018 inoltre è costretto a fermarsi per un infortunio al ginocchio che lo terrà fuori un paio di mesi. Rientra in tempo per il finale di stagione e festeggia il suo primo Scudetto seppure con un contributo limitato: solo 22 le presenze in campionato con 4 goal e 5 assist.

    Pochi però possono immaginare che quella resterà la migliore annata di Bernardeschi alla Juventus.

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  • Bernardeschi Juventus Atletico Madrid Champions LeagueGetty

    ALTRI DUE SCUDETTI E LA NOTTE CON L'ATLETICO

    Nelle stagioni successive, in realtà, Bernardeschi gioca di più ma rende meno. E spesso finisce nel mirino di critica e tifosi.

    Nonostante altri due Scudetti, uno ancora con Allegri in panchina e l'altro con Maurizio Sarri, l'ex viola di fatto non è mai protagonista. O quasi.

    Bernardeschi infatti il 12 marzo 2019 vive la notte più bella del suo quinquennio in bianconero: si gioca il ritorno di finale degli ottavi di Champions League contro l'Atletico Madrid. La Juventus deve rimontare la sconfitta dell'andata e lo fa con la tripletta di Cristiano Ronaldo.

    Ma anche grazie alla magica serata di Federico Bernardeschi che prima serve l'assist del momentaneo 1-0 e poi si conquista il calcio di rigore del 3-0 al termine di una splendida azione personale.

    Qualche tempo dopo l'attuale giocatore del Bologna ricorderà così quella sera: "Secondo me Juventus-Atletico Madrid è stata una partita perfetta. Non solo da parte mia ma di tutta la squadra e dello stadio. È stata la partita più bella della Juventus negli ultimi dieci anni".

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  • LE INCOMPRENSIONI TATTICHE E IL LUNGO ADDIO

    L'addio di Allegri alla Juventus segna anche il destino di Federico Bernardeschi in bianconero.

    Il talento di Carrara infatti era un pupillo dell'attuale tecnico del Milan mentre il feeling con i suoi successori, Sarri e soprattutto Pirlo, non scatta mai.

    Tanto che Bernardeschi dopo una partita da protagonista giocata in Nazionale contro San Marino lancerà una chiara frecciata: "Ringrazio il mister (Mancini)per la fiducia. Mi ha sempre fatto giocare dove mi esprimo meglio. Con la nazionale mi diverto e i risultati si vedono. Mi sono riuscite tutte le giocate? Certo, quì me le fanno rischiare". 

    Di certo negli anni Bernardeschi ha sofferto anche di una certa confusione sul suo ruolo: ala, trequartista, mezzala, esterno a tutta fascia e perfino terzino.

    Nonostante questo in bianconero vince comunque anche due Coppe Italia e altrettante Supercoppe Italiana. Ma nell'estate 2022, alla naturale scadenza del contratto, arriva l'inevitabile separazione.

    La Juventus infatti decide non rinnovargli il contratto mentre Bernardeschi compie una scelta di vita ma anche economica, accettando la ricca offerta del Toronto e si trasferisce in Canada.

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  • LE PAROLE SULLA JUVE E LA PRIMA SFIDA DA EX

    Bernardeschi domenica sera ritrova così la Juventus per la prima volta da avversario con la maglia del Bologna, ovvero la società che lo ha riportato in Italia a 31 anni la scorsa estate. E con la maglia numero 10 sulle spalle.

    Una sfida che ovviamente non potrà essere come le altre per chi nella Torino bianconera ha comunque vissuto gli anni migliori della sua carriera e ha vinto ben sette trofei.

    Ecco perché, al momento del suo addio, Bernardeschi ha speso parole di grande riconoscenza nei confronti della Juventus: "Saluto senza rimpianti, sono cresciuto come uomo e come calciatore".

    Una crescita che adesso si gode il Bologna dove, dopo un inizio di stagione non brillantissimo, Bernardeschi è diventato protagonista anche grazie alla doppietta appena siglata contro il Celta Vigo in Europa League.

    Ora però testa solo alla Juventus come dichiarato dallo stesso Bernardeschi a 'Sky Sport' giovedì sera: "Domenica c’è una grande partita, di cartello, per me è una gara emozionante, sarò sempre legato alla Juve e sarà emozionante giocarci contro".

    Un po' come quando rivedi un amore che in fondo senti di non avere mai vissuto davvero del tutto.

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