Europeo femminile da record, spettatori a valanga. Ma l'Italia è ancora indietro

La prima giornata della fase a gironi, che ha visto le 16 squadre partecipanti scendere in campo nelle varie città elvetiche che ospitano l'Europeo femminile 2025, ha visto presenti circa 200.000 spettatori (dato che comprende anche le prime due della seconda giornata del gruppo A).

Un dato enorme, considerando che si parla praticamente della metà del totale messo insieme tre anni fa nel Regno Unito, con ben 87.000 spettatori presenti nella sola finale.

Continuando così è facile pensare che nel breve periodo verrà spazzato via il record di 575,000 persone registrato tre anni fa.

La Svizzera ha fatto registrare, ovviamente, il numero più alto tra le partite giocate fin qui all'Europeo. Paese organizzatore, quello elvetico sta accogliendo in questi giorni spettatori da tutta la nazione: Euro 2025 è un successo fin qui, con uomini, donne, bambini, anziani e intere famiglie desiderose di vedere dal vivo Alisha Lehmann e compagne.

Il team elvetico non è certo una big assoluta del calcio femminile, visti gli ottavi del torneo come massimo traguardo, ma sta rapidamente crescendo e conta di superare questo scoglio grazie alle ottime giocatrici presenti in squadra e al caldissimo tifo dei propri sostenitori.

Il St. Jakob-Park di Basilea ha visto oltre 34.000 spettatori presenti per la gara contro la Norvegia (persa 2-1) a fronte di circa 37,500 posti disponibili.

Anche il secondo posto nelle partite più viste fin qui è di marca Svizzera: il successo contro l'Islanda ha portato 30.000 fans a Berna, in uno stadio da 32.000 posti totali.

Una manciata di tifosi separa Svizzera-Islanda da Spagna-Portogallo, anch'essa disputata a Berna e vista dal vivo da quasi 30.000 spettatori, segno di come diversi gruppi di fans sia arrivato nel paese in massa per l'Europeo.

Notevole, al quarto posto, Francia-Inghilterra, big match del gruppo D che ha portato allo stadio Letzigrund di Zurigo 22.500 spettatori in un impianto da 24.000.

Chiude la top cinque, infine, il derby nordico Danimarca-Svezia, al quale hanno assistito 17.300 fans, in un impianto in questo caso da 30.000 spettatori.

Nella terza e ultima gara del girone l'Italia sarà vista dal vivo da oltre 20.000 persone, una stima data dalla presenza della Spagna, avversaria allo Stadion Wankdorf.

Il primo match dell'Italia femminile, in cui le azzurre hanno avuto la meglio sul Belgio, è stato però un flop. Appena 7.500 spettatori allo Stade de Tourbillon di Sion, impianto che può ospitare 14.000 fans: metà, dunque, era vuoto.

Vista la vicinanza tra Italia e Svizzera, la sensazione è che se la Nazionale comincerà a vincere con continuità e brillantezza, il popolo vorrà vedere dal vivo la rappresentativa azzurra emminile. Altrimenti, niente da fare.

Del resto i dati sono bassi anche in tv, considerando che Italia-Belgio ha visto 674.000 spettatori con il 6.6% di share. Un dato anni luce distante da quello della squadra maschile, vista da 10.500.000 (56% di share) spettatori per Italia-Albania, sfida inaugurale dell’Europeo maschile di un anno fa.

Nel 2024/2025 la Serie A femminile è in crescita lenta ma costante, con gli spettatori che assistono alle sfide del campionato prevalentemente quando i match sono gratis o a prezzo di saldo, come capitato con Juventus-Roma (33.000 presenti).

In ogni caso l'affluenza media negli stadi della Serie A Femminile è aumentata del 25% rispetto alla stagione precedente: la media del paese ha superato i 2.300 spettatori a partita.

Il calcio femminile sta crescendo a livello professionistico, ma non solo. A livello amatoriale e giovanile sempre più ragazze decidono di giocare a calcio anche da adolescenti, e non solo da bambine.

Negli ultimi anni la FIFA ha lanciato la strategia 'Unstoppable' '(infermabile') per rendere lo sport del calcio sempre più praticato da donne e ragazze in ogni paese europeo entro il 2030, aumentando parallelamente il numero di campionati professionistici in tutto il continente.

"Nell'ultimo decennio si sono verificati veri progressi, soprattutto a livello di club. Si assiste a una vera professionalizzazione" ha dichiarato ad Associated Press la presidente della Federcalcio norvegese Lise Klaveness. "È molto importante avere una piramide completa in cui le ragazze possano capire che possono avere questo come lavoro".

"Non abbiamo mai avuto questo tipo di legame con le donne. Ora lo si vede sempre di più".

Klaveness conclude parlando delle controparti maschili, impegnate per far crescere anno dopo anno le varie squadre femminili presenti in società: "Se incontri il presidente dell'Arsenal o Laporta al Barcellona, è possibile sentire quanto si sentano molto vicini alla squadra femminile. Quando la squadra femminile gioca sono lì".

Chiudiamo con un ultimo appunto sull'Italia femminile. Mentre le colleghe europee continuano ad acquistare popolarità, anche indipendentemente dai risultati nei grandi tornei, il movimento azzurro è legato ai risultati, come spesso accade nello sport del paese.

La Nazionale di Soncin ha tecnica e voglia di mettersi in gioco, consapevole che dopo essere stata seguita da milioni di italiani nel Mondiale 2019, gli ultimi tornei hanno riportato il seguito ad una situazione stagnante.

"Conosciamo le nostre responsabilità perché spesso queste competizioni possono accendere i cuori degli appassionati" ha detto il ct Soncin, consapevole di come i propri connazionali comincino a seguire con grande passione un evento o una determinata squadra solamente nei momenti clou e soprattutto in mezzo all'entusiasmo. Quello che Girelli, Caruso e compagne sperano di riportare nel paese durante questa afosa e già interminabile estate 2025.