Eriksen lascia il Manchester United, dove giocherà? L'ipotesi Serie A non è percorribile

Il defibrillatore sottocutaneo installato ad Eriksen non è permesso in Serie A, come deciso dal Comitato Organizzativo Cardiologico per l'idoneità allo Sport nel 2017.

Allo stato attuale Eriksen non potrebbe tornare in Italia perchè l'idoneità non può essere garantita: esiste, infatti, il rischio traumatico o intrinseco, un elevato impegno cardiovascolare, e movimenti ampi e ripetitivi dell'arto superiore ipsilaterale alla zona d'impianto (per gli ICD transvenosi) data la possibilità di danno degli elettro-cateteri.

Dopo quanto accaduto a Bove nel 2024 si è parlato di una possibile deroga per vederlo nuovamente in campo, ma difficilmente questa arrivarà nel breve periodo. Eriksen, dunque, troverà spazio altrove.

Eriksen potrebbe continuare in Premier League, ma attualmente non ci sono movimenti consisenti per il suo futuro.

Nonostante questo, si è parlato di un possibile approdo al Wrexham di Ryan Reynolds (attore di Deadpool) appena promosso in seconda serie. Difficile, ma non impossibile.

Evans ha mercato in Inghilterra ma non è da escludere un trasferimento fuori dall'Europa, così come il compagno Lindelof, il quale alla fine potrebbe tornare in Portogallo, dove si è messo in mostra in passato.

Se gli addii di Lindelof, Eriksen ed Evans sono ufficiali, per ora non c'è alcuna certezza sui giocatori in entrata.

Le voci su Chevalier, Mbeumo e Svilar si sono raffreddate, così come quelle relative all'arrivo di Ndoye.

Reduce da un'annata terribile, il Manchester United è consapevole di dover inserire pochi, ma utili, innesti per programmare ma una base da cui ripartire per poter essere nuovamente una big dopo innumerevoli stagioni da medio-piccola. Senza pretendere una rinascita immediata.