Enzo Maresca sotto pressione al Chelsea: riportare i 'Blues' in carreggiata o pagarne le conseguenze

Qualsiasi speranza che il Chelsea potesse ritrovare la forma dell'inizio stagione, quando giocava con libertà e superava le aspettative volando alto fino al secondo posto in Premier League, è ormai svanita con l'avvicinarsi della fine del campionato.

Quello che a Natale sembrava solo un momento di crisi è diventato un calo di forma prolungato e spesso doloroso, con i 'Blues' alla disperata ricerca di un po' di continuità e impegnati a lottare per assicurarsi un posto in Champions League, quando solo pochi mesi fa sembravano poter lottare addirittura per il titolo.

Da quando si è portato a due punti dal Liverpool in testa al campionato con la vittoria casalinga sul Brentford del 15 dicembre, la squadra di Maresca ha inspiegabilmente fatto registrare il 14° rendimento con cinque vittorie, cinque pareggi e sei sconfitte nelle ultime sedici partite. Questo risultato non è dissimile dal periodo che costò il posto a Graham Potter nel 2023 (17 punti in 14 partite).

A differenza di Potter, tuttavia, la posizione di Maresca sembra ancora al sicuro per il momento, grazie alla fiducia incondizionata della dirigenza, ma la situazione potrebbe cambiare molto rapidamente se il Chelsea non riuscisse a qualificarsi per la massima competizione europea per club.

Ironia della sorte, la pazienza dei tifosi si è esaurita con lo stile di gioco prudente e spesso lento di Maresca, tale da generare un malcontento per alcune prestazioni incredibilmente deludenti in partite che il Chelsea avrebbe dovuto vincere facilmente.

L'atmosfera è spesso stata particolarmente ostile a Stamford Bridge, con l'allenatore incapace di trattenersi al momento della risposta alle critiche a marzo, quando la sua squadra è riuscita a superare di misura il Leicester, ormai destinato alla retrocessione: "La gente deve capire che questo è il nostro modo di fare, il nostro stile, ed è così che giocheremo. Se pensate che il calcio sia solo un gioco per PlayStation e che si vinca facilmente, vi sbagliate: ogni partita è difficile".

A quel punto, Maresca poteva contare sul fatto che il Chelsea fosse ancora tra le prime quattro, padrone del proprio destino in termini di qualificazione alla Champions League e quindi "in anticipo sui tempi", aspetto che ha cercato di ribadire con forza per tutta la stagione. Tuttavia, i due pareggi consecutivi e molto deludenti contro il Brentford e l'Ipswich, rispettivamente all'11° e al 18° posto in classifica, hanno fatto scivolare i Blues fuori dalla top five e l'umore è nuovamente peggiorato.

Negli ultimi anni, lo stadio del Chelsea non è stato estraneo a un clima tossico, soprattutto nel periodo più tumultuoso della storia recente del club, ma nelle ultime settimane si è registrato un notevole aumento dell'ostilità, con i tifosi a chiedere molto di più a una rosa dal costo esorbitante.

Le emozioni hanno rischiato di esplodere nuovamente domenica, quando i Blues si sono trovati sotto di 2-0 contro l'Ipswich prima dell'intervallo; gran parte dei tifosi di casa era infuriata per la disattenzione della squadra, il gioco pomposo e la mancanza di incisività. Alcuni passaggi all'indietro sono stati addirittura accolti con fischi, così come i tocchi del portiere Robert Sanchez, perennemente sotto tiro.

Un video girato dagli spalti e diventato virale dopo la partita ha dato un'idea del clima negativo: tra mormorii di malcontento diffuso, un tifoso grida "Fottuti incapaci, risolvete questa m***a", prima che un altro rivolga la sua rabbia verso Sanchez, definendolo "pezzo di m***a".

Dopo i commenti al vetriolo di marzo, Maresca ha nuovamente preso di mira le critiche una volta raggiunto il 2-2 nella ripresa: un risultato che però lascia il Chelsea fuori dalla zona Champions League e dipendente dagli errori delle sue numerose rivali nel prosieguo della stagione.

"Penso che abbiamo perso un po' di fiducia perché abbiamo subito un goal, probabilmente a causa dell'ambiente", ha detto l'italiano. "Per quanto riguarda i tifosi, l'ho detto molte volte: siamo più forti con loro, siamo una squadra migliore. Sta a loro decidere la strada da seguire. Sullo 0-1 e sullo 0-2 è normale che si comportino così. Ma probabilmente è il momento in cui i giocatori hanno più bisogno di sostegno".

Maresca è arrivato addirittura ad affermare che Sanchez fosse stato influenzato dal malcontento degli spalti quando ha scelto di calciare insolitamente lungo poco prima che il Chelsea subisse la rete dello 0-2, dato che la palla è stata immediatamente persa a centrocampo e l'Ipswich è riuscito a ripartire in contropiede.

"Questo è il momento in cui bisogna continuare a fare le cose giuste e non cambiare il piano", ha detto. "Sul secondo goal, abbiamo deciso di giocare lungo perché l'ambiente era quello, e siamo stati puniti. Bisogna essere forti, bisogna continuare a fare le cose che si stanno facendo".

Nella sua analisi su Monday Night Football, il commentatore Jamie Carragher ha suggerito lo scenario di una rottura totale tra i tifosi e l'allenatore. "Basta ascoltare il rumore della folla", ha detto. "Si vede il portiere che incita tutti e, a un certo punto, dice alla folla di calmarsi. Quindi è stato davvero influenzato dal pubblico".

La sua conclusione è stata severa: "Ciò che emerge è che non c'è alcun legame tra i tifosi del Chelsea e l'uomo che siede in panchina".

Se Maresca pensa di poter vincere questa guerra di parole con il sostegno dei tifosi, forse è in errore: a parte i risultati di inizio stagione, l'allenatore ha fatto ben poco per ingraziarsi il pubblico da quando è arrivato. Il 45enne è molto più riservato dei suoi predecessori più popolari come José Mourinho, Thomas Tuchel e Antonio Conte, mantenendo un atteggiamento risoluto e raramente uscendo dal personaggio, se non per qualche sorriso durante le conferenze stampa.

Alcuni settori della tifoseria sono rimasti perplessi dal rifiuto dell'allenatore di parlare bene della sua squadra e delle sue aspirazioni, come dimostra il fatto che abbia ripetutamente insistito sul fatto che non erano in corsa per il titolo quando invece lo erano chiaramente (come se volesse manifestare questo allarmante calo di forma), dicendo che i Blues fossero "in anticipo sui tempi" essendo quarti e ammettendo di essere contento di "concentrarsi sul campionato" dopo la disastrosa eliminazione dalla FA Cup per mano del Brighton.

La classifica dice che il Chelsea non è più "in anticipo sui tempi" e, senza questa invisibile protezione, Maresca dovrà fare attenzione alle risposte date ai tifosi.

Dopo l'ininfluente k.o. contro il Legia Varsavia (Chelsea qualificato comunque in semifinale di Conference League), Maresca si è però detto fiducioso per il futuro di una squadra che sta gettando le basi per un lungo periodo roseo.

"Nella mia mente, penso che la squadra sia pronta (a fare due passi avanti nella prossima stagione, n.d.r.) e il motivo per cui lo dico è proprio questa stagione", ha affermato.

"Dall'esterno è difficile da capire: negli ultimi due anni, il Chelsea non è mai stato tra le prime quattro. In questa stagione, siamo stati tra le prime quattro per gran parte del campionato. Questo è il motivo per cui i tifosi devono fidarsi di noi, fidarsi della squadra e fidarsi del club. In questa stagione, abbiamo trascorso quasi tutto il campionato tra le prime quattro. È una grande prova che la squadra sta migliorando e sta facendo le cose giuste".

Il problema di Maresca è che, a questo punto della stagione, sembra che le cose possano solo peggiorare anziché migliorare, anche perché il Chelsea dovrà affrontare impegni molto difficili nelle ultime sei partite di campionato.

Dopo gli scontri con Fulham ed Everton prima della fine di aprile, il Chelsea ospiterà il Liverpool, ormai col titolo in pugno, per poi recarsi a Newcastle, rivale nella lotta Champions e probabilmente la trasferta più difficile della Premier League. La stagione nazionale si concluderà poi con la partita in casa contro il Manchester United e la trasferta all'ultimo turno contro il Nottingham Forest, in corsa per la qualificazione nella competizione regina.

Non è esagerato dire che non è chiaro capire quando arriverà la prossima vittoria dei Blues, e le previsioni di Maresca per il resto della stagione non riempiono certo di fiducia i tifosi. "Penso che vinceremo delle partite, ma allo stesso tempo perderemo punti, perché è normale", ha detto dopo il pareggio con l'Ipswich. "Di sicuro, probabilmente oggi non vi aspettavate di perdere punti".

Carragher condivide il punto di vista negativo di Maresca e i tifosi del Chelsea temono il peggio. "È un duro colpo (il pareggio con l'Ipswich, n.d.r.)", ha dichiarato la leggenda del Liverpool. "Non sono solo i due punti persi, è una di quelle partite che sulla carta pensi possa garantire i tre punti, perché il Chelsea ha un calendario molto difficile da qui alla fine della stagione.

Non credo che riusciranno a qualificarsi per la Champions League. Non ci credo. Continuo a parlare di connessione, ma la si vede con il Newcastle, tra i tifosi e i giocatori. Ciò si vede anche nel Nottingham Forest, che ha ancora quella grinta che gli consentirà di lottare per raggiungere il traguardo. Non credo che questo si veda nel Chelsea in questo momento, non credo che ci sia un vero legame tra l'allenatore e i tifosi... Temo per il Chelsea in termini di qualificazione alla Champions League".

La triste verità per i tifosi del Chelsea è che è difficile contestare il punto di vista di Carragher. Piuttosto che litigare con loro, Maresca deve concentrare le sue energie per ottenere prestazioni positive e riconquistare i tifosi: il suo futuro potrebbe dipendere da questo.