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Emergenza Barcellona: poche opzioni per Xavi contro il Napoli

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Pochi club al mondo hanno una filosofia così strettamente legata a un sistema di gioco come il Barcellona: il 4-3-3 fa parte del DNA blaugrana. Tuttavia, nell'ultimo anno e mezzo, il Barça si è avvicinato ai canoni del 4-4-2 in modo da avere maggior presenza nella zona centrale del campo. Paradossalmente, a spingere verso questo cambiamento è stato proprio Xavi, che in carriera ha sempre giocato in un centrocampo a tre.

Con una rosa di qualità inferiore a quella dei tempi d'oro, tre sconfitte consecutive nel corso della stagione, hanno spinto il tecnico blaugrana a cambiare modulo per aggiungere maggiore fisicità in mezzo al campo. L'eliminazione nella fase a gironi della Champions League con una giornata d'anticipo e la schiacciante sconfitta per 3-1 al Bernabeu nel Clasico hanno spinto l'ex giocatore di Terrassa a togliere un esterno dal proprio undici titolare andando invece ad aggiungere un centrocampista.

Una soluzione che ha pagato, visto che pochi mesi dopo il Barcellona è diventato campione di Spagna. Tuttavia, nel corso dell'attuale stagione la musica è cambiata, soprattutto perché, dei quattro interpreti di quel centrocampo su cui si è basato il trionfo dello scorso anno, uno ha lasciato il club e un altro si è infortunato dopo soli tre mesi dall'inizio della stagione. E ora, in vista del ritorno degli ottavi di Champions League contro il Napoli, Xavi dovrà affrontare la partita che vale una stagione rispolverando il tradizionale DNA blaugrana.

  • Barcelona 2022-23 PAU BARRENA/AFP via Getty Images

    UN CENTROCAMPO DA RICOSTRUIRE

    Il centrocampo del Barcellona, oggi, è completamente a pezzi. Gavi è infortunato, Busquets si è trasferito all'Inter Miami, mentre Pedri e De Jong si sono infortunati contro il Bilbao. Xavi non ha nemmeno Franck Kessié, una risorsa affidabile, che però ha scelto l'Arabia. Tradizionalmente il Barcellona è sempre stato grande grazie alla possibilità di schierare un pacchetto di centrocampo di altissimo livelloo, mentre la squadra di Xavi il successo l'ha raggiunto attraverso una solida fase difensiva.

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  • Ilkay Gundogan Barcelona 2023-24Getty Images

    GUNDOGAN PUNTO FERMO

    Dopo essere stato un tassello fondamentale del Manchester City capace di vincere il 'Treble' nella scorsa stagione, il tedesco ha deciso di sposare il progetto Barcellona e sin qui rappresenta una delle poche note positive di questo ultimo periodo dei blaugrana. Al netto del rigore sbagliato contro il Maiorca, il tedesco ha messo a referto 5 goal e 10 assist ed è il punto fermo della formazione di Xavi. Gundogan è infatti l'unico giocatore della rosa a non aver saltato nessuna delle 40 partite giocate dalla squadra nella stagione 2023-24 (28 nella Liga, 7 in Champions League, 3 in Copa del Rey e 2 in Supercoppa spagnola).

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  • Andreas Christensen Barcelona Osasuna Supercopa de España 11012024GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images

    LA SOLUZIONE CHRISTENSEN

    Uno dei motivi principali per cui il Barcelona è passato dall'essere una squadra molto solida, che ha subito solo 46 goal in tutte le competizioni nella stagione 2022-23, ad una squadra decisamente vulnerabile, che di reti quest'anno ne ha già incassate 52, è stato quello di non aver trovato un sostituto all'altezza del partente Busquets. Dopo aver iniziato la stagione con Oriol Romeu in qualità di perno del centrocampo, Xavi ha provato diverse soluzione senza mai trovarne una definitiva. La lunga serie di infortuni che hanno colpito il Barcellona in quel reparto hanno involontariamente offerto a Xavi una nuova opzione: ossia, far avanzare Andreas Christensen a centrocampo. Con il danese in mediana, il Barcellona perde qualcosa in termini di qualità in fase d'impostazione, ma ritrova tanta presenza in fase difensiva: nelle sette partite in cui Christensen ha giocato da riferimento in mezzo al campo, la squadra blaugrana non solo non ha perso, ma ha subito solo 6 goal. Una media di 0,86 goal subiti a partita, rispetto agli 1,39 di media nelle precedenti 33 uscite.

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  • Sergi Roberto Barcelona 2023-24Getty Images

    FERMIN O SERGI ROBERTO?

    Con Gündogan e Christensen sicuramente titolari contro il Napoli, resta da vedere chi occuperà il posto lasciato vacante dall'infortunato De Jong. A Xavi restano solo due opzioni: il capitano Sergi Roberto o il prodotto del vivaio Fermín López. Sergi Roberto sta attraversando una stagione molto complicata a causa di reiterati infortuni muscolari che lo hanno tenuto fuori dai giochi per oltre due mesi e gli hanno fatto saltare 12 partite. Fermin, anche se ha solo 20 anni ed è alla prima stagione in prima squadra, è diventato un elemento su cui Xavi ripone grande fiducia, come testimoniato dalle 29 presenze complessive di cui 10 da titolare. Tuttavia, con la presenza di Cancelo sulla fascia destra, sembra essere proprio Sergi Roberto il favorito per completare la mediana catalana contro il Napoli.

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  • Raphinha Barcelona 2023-24Getty Images

    ESPERIMENTO SCARTATO

    Nei giorni successivi agli infortuni di Pedri e De Jong, Xavi ha lavorato ad un'inedita soluzione tattica che prevedeva l'abbassamento di uno degli attaccanti sulla linea dei centrocampisti, ma con licenza di sganciarsi in fase offensiva. Contro il Maiorca è stato provato Raphinha, ma la prestazione è stata decisamente da dimenticare. Motivo per il quale, l'esperimento tattico del tecnico blaugrana può considerarsi già bello che scartato.

  • Joao Felix Barcelona 2023-24Getty

    DUBBIO IN ATTACCO: JOAO FELIX O RAPHINHA?

    Oltre a scegliere il terzo centrocampista, Xavi dovrà anche definire chi sarà l'attaccante che si unirà a Robert Lewandowski e a Lamine Yamal. E anche qui non ci sono molte opzioni. Ferrán Torres non ha ancora recuperato da un infortunio muscolare che lo costringe ai box da febbraio e così saranno Joao Félix e Raphinha a giocarsi una maglia. Entrambi non stanno vivendo una stagione piuttosto brillante, ma numeri alla mano, colui che detiene i gradi di favorito per una maglia da titolare contro il Napoli è sicuramente il portoghese.

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