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El Shaarawy Roma Serie AGetty

El Shaarawy brilla nella nuova Roma di De Rossi: nuovo ruolo e 2 assist

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Primo esame superato per Daniele De Rossi che al debutto sulla panchina della Roma centra con pieno merito l'appuntamento con i tre punti piegando il Verona all'Olimpico.

Una partita di fatto mai in discussione - quantomeno fino al goal scaligero - da parte della formazione giallorossa, capace di indirizzare la contesa dopo nemmeno venti minuti, quando il piazzato di Lukaku ha stappato il match su invito a nozze di Stephan El Shaarawy.

Il copione si è poi ripetuto anche in occasione del raddoppio griffato Pellegrini, assistito nuovamente dal Faraone, senza giri di parole la nota più positiva di questo primo match con DDR al timone.

  • 2 ASSIST IN 25 MINUTI

    L'impatto di El Shaarawy sul match è stato semplicemente devastante e la prova dell'ex attaccante di Milan e Genoa ha di fatto indirizzato la partita dopo appena 25 minuti: prima la bella serpentina che ha fatto da preambolo all'assist per il mancino vincente di Lukaku. Sei giri d'orologio più tardi, il bis ha avuto come gradito destinatario Lorenzo Pellegrini, presentatosi puntuale all'appuntamento con il 2-0.

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  • ESTERNO NEL 4-3-3

    El Shaarawy al centro del progetto tecnico di Daniele De Rossi? Se queste sono lo più che incoraggianti premesse, il classe 1992 potrebbe ritrovare nuova linfa all'ombra del Colosseo e soprattutto sotto i dettami del suo nuovo allenatore. El Shaarawy, infatti, è stato schierato come riferimento di sinistra nel 4-3-3. Agendo da esterno d'attacco, infatti, la prova del calciatore nativo di Savona ha toccato frequenze altissime, dimostrando come questa nuova collocazione tattica possa esaltarne le caratteristiche e riscrivere magari riscrivere le gerarchie del pacchetto avanzato da qui sino a fine stagione.

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  • LE PAROLE SU MOURINHO

    Intercettato dai microfoni di DAZN al termine del match, El Shaarawy ha speso parole anche nei confronti di José Mourinho, suo ex allenatore:

    "Non ci siamo mai disuniti in questi anni. Ci sono stati momenti bellissimi come le finali raggiunte e come eravamo uniti lì, lo eravamo negli ultimi mesi quando le cose non andavano bene. Ci ha rimesso l’allenatore ma le responsabilità sono di tutti. E’ la società che prende le decisioni e ci ha rimessa lui ma noi eravamo con lui fino all’ultimo dando tutto in campo ma non è bastato. Pssiamo fare di più":

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