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modricGetty Images

Dove giocherà Modric nel Milan di Allegri? Regista, mezzala e trequartista, tutti i ruoli del tredicesimo Pallone d'Oro rossonero nel centrocampo del Diavolo

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Luka Modric è a un passo dal vestire la maglia del Milan. L’accordo tra il club rossonero e il centrocampista croato è ormai definito: l’intesa prevede un contratto annuale da 3,5 milioni di euro, con bonus che possono portare l’ingaggio oltre i 4 milioni e un’opzione per una seconda stagione.

Igli Tare, nuovo direttore sportivo del Milan, ha ottenuto il sì del Pallone d’Oro 2018 nel corso di una missione a Rijeka, dove Modric è in ritiro con la nazionale croata.

Il Milan si appresta così ad accogliere il tredicesimo Pallone d’Oro della propria storia, inserendo un fuoriclasse d’esperienza nel progetto tecnico di Massimiliano Allegri, pronto a costruire la nuova squadra attorno alla leadership e all’intelligenza tattica dell’ex madridista.

L’arrivo di Luka Modric al Milan non è solo un’operazione di prestigio, ma una mossa tecnica pensata per ridare struttura, ordine e personalità al centrocampo rossonero.

Allegri punta sul croato come fulcro del gioco, affidandogli la regia della nuova squadra. Ma il ruolo che Modric ricoprirà non sarà unico: sarà un centrocampista a tutto campo, in grado di costruire da dietro, rifinire in avanti e guidare la squadra nei momenti chiave.

  • ACCORDO RAGGIUNTO

    Igli Tare ha concluso con successo la trattativa con Modric in Croazia, riportando a Milano un accordo che attende solo la formalizzazione. Il contratto annuale da 3,5 milioni di euro, con bonus e opzione per un altro anno, è frutto di un’intesa costruita su basi solide.

    Come riporta La Gazzetta dello Sport, Modric ha dato la sua parola, rifiutando anche l’ultima proposta della Dinamo Zagabria.

    L’ufficialità dell’operazione potrebbe arrivare prima del Mondiale per club, anche se il centrocampista ha chiesto di mantenere un basso profilo fino al termine degli impegni con la Croazia.

    Il suo sbarco a Milanello, dunque, sarà successivo agli impegni internazionali e al periodo di ferie.

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  • MODRIC, IL TREDICESIMO PALLONE D’ORO NELLA STORIA DEL MILAN

    Con l’arrivo di Luka Modric, il Milan allunga la lista dei Palloni d’Oro passati da San Siro, sponda rossonera.

    Il croato sarà il tredicesimo a vestire la maglia del Diavolo, dopo leggende come Gianni Rivera, Marco van Basten, George Weah, Andriy Shevchenko, Kaká e Ronaldinho.

    A differenza dei suoi predecessori, però, Modric arriva al termine della carriera, a pochi mesi dal compimento dei 40 anni.

    Nonostante l’età, i dati della stagione appena conclusa con il Real Madrid confermano una condizione atletica ancora eccellente: 57 presenze totali e 2.864 minuti in campo, numeri superiori a quelli di qualsiasi altro centrocampista milanista nella scorsa stagione.

    Ancelotti, ormai ex tecnico del Real, ha rassicurato personalmente Allegri sullo stato fisico del croato, sottolineando come le sue esclusioni siano state frutto di scelte tecniche più che di limiti atletici.

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  • REGISTA BASSO CON LICENZA DI CREARE

    Nel modulo base ipotizzato da Allegri, il 4-3-3, Modric dovrebbe posizionarsi davanti alla difesa, da regista puro.

    Si tratta di una soluzione dettata dall’assenza, ad oggi, di un altro giocatore in rosa con le sue doti di lettura, visione e ordine.

    Dopo la partenza di Reijnders, sempre più vicino al Manchester City, il Milan è privo di un cervello tattico in mezzo al campo, e Modric è il più adatto a garantire fosforo, tempi di gioco e gestione del possesso.

    Nella sua ultima stagione al Real Madrid, ha primeggiato in Liga per numero di passaggi progressivi, assist e costruzione dal basso, nonostante l’età.

    Il croato è un regista atipico, capace non solo di dettare i ritmi, ma anche di verticalizzare con precisione, agendo da primo regista e, all’occorrenza, anche da rifinitore.

    Allegri potrebbe costruire attorno a lui un centrocampo protettivo ma fluido, con due mezzali dinamiche – una delle quali sarà sicuramente Fofana – pronte ad affiancarlo in fase difensiva o ad accompagnare l’azione in avanti.

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  • MEZZALA DINAMICA E INTELLIGENTE

    Modric non sarà legato a un solo compito. La sua carriera al Real Madrid lo ha visto alternarsi con naturalezza tra vari ruoli del centrocampo.

    Ancelotti lo ha utilizzato spesso come uno dei due del doble pivote, mentre con Zidane era una mezzala pura, con responsabilità di costruzione e inserimento. Anche al Milan, l’idea è di sfruttare questa versatilità.

    Se il mercato porterà a Milanello un mediano fisico alla Van Bommel, Allegri potrebbe avanzare Modric nel ruolo di mezzala, dove la sua capacità di inserirsi tra le linee e la sua tecnica lo renderebbero ancora determinante.

    In quel caso, il croato sarebbe il collegamento naturale tra regia e attacco, con licenza di avviare l’azione ma anche di rifinirla.

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  • TREQUARTISTA IBRIDO IN UN 4-2-3-1

    Un’altra possibilità tattica, ipotizzata sempre da La Gazzetta dello Sport, è l’inserimento di Modric in una posizione più avanzata, da trequartista centrale in un eventuale 4-2-3-1.

    In questo caso, agirebbe alle spalle dell’unica punta, con piena libertà di movimento. La sua intelligenza calcistica e la rapidità nelle decisioni lo rendono perfetto anche per muoversi tra le linee, dialogare con gli esterni offensivi e cercare l’ultimo passaggio.

    Allegri, però, ha sempre preferito trequartisti più fisici e d’inserimento – come fu Boateng – rispetto ai classici “10” di fantasia.

    Per questo, un impiego da trequartista non sarebbe la prima opzione, ma resta una soluzione possibile a gara in corso o in alcune partite specifiche.

  • UN REGISTA CON COMPITI DIFENSIVI

    Nonostante l’età, Modric continua a essere efficace anche in fase di non possesso.

    Come riportano i dati raccolti da La Gazzetta dello Sport, è tra i migliori in Liga per numero di palloni intercettati.

    Non ha più la corsa dei suoi anni migliori, ma compensa con letture tattiche impeccabili, senso della posizione e capacità di interrompere le linee di passaggio avversarie.

    Se dovesse essere impiegato come regista in un 4-2-3-1, Allegri potrebbe affiancargli un centrocampista più fisico e di rottura, permettendogli di concentrarsi sulla gestione del gioco senza essere troppo esposto ai duelli.

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  • IL FULCRO DEL NUOVO MILAN

    Modric sarà il perno attorno al quale Allegri costruirà il nuovo centrocampo rossonero. Che si tratti di regista, mezzala o trequartista, il croato sarà chiamato a dettare tempi, guidare i compagni e portare equilibrio tra le due fasi.

    Sarà l’uomo d’ordine in una squadra che ha bisogno di esperienza, classe e visione. La sua intelligenza tattica, unita alla capacità di interpretare diversi ruoli, lo rendono un elemento insostituibile.

    In un Milan privo di coppe europee, Modric avrà anche il tempo per rifiatare tra una gara e l’altra e mantenere un alto livello di rendimento. La qualità non invecchia, e Allegri è pronto a metterla al centro del suo progetto.

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