Dovbyk arma in più della Roma: a Venezia tornerà in campo dal 1'

Dovbyk si appresta a rientrare nell'undici titolare dopo i subentri avvenuti all'Olimpico contro il Napoli e a San Siro nella sfida al Milan, in cui è riuscito a timbrare il cartellino con la rete della speranza, poi vanificata dal definitivo 3-1 di Joao Felix.

Dall'ex Girona segnali più che incoraggianti e portatori di belle speranze in vista dell'incrocio europeo, ennesimo crocevia di una stagione da raddrizzare al più presto per gettare le basi in vista della prossima: che, gioco forza, dovrà essere quella della rinascita.

A partire da gennaio, Dovbyk si è letteralmente caricato la Roma sulle spalle grazie all'istinto del bomber che aveva caratterizzato il soggiorno spagnolo al Girona: quattro le reti messe a segno, tre delle quali consecutive in campionato.

L'ucraino ha trasformato il rigore che ha regalato un punto in quel di Bologna allo scadere, per poi punire il Genoa all'Olimpico e ripetersi, dal dischetto, al 'Bluenergy Stadium' di Udine nel ritorno alla vittoria in trasferta che in campionato mancava da quasi un anno.

Numeri puntellati anche dal sigillo di San Siro che però non è bastato a evitare l'uscita dalla Coppa Italia e il fallimento di un obiettivo sensibile per la squadra giallorossa.

A certificare il peso specifico di Dovbyk all'interno della Roma sono sempre i freddi numeri che, sotto l'aspetto dei goal, non mentono: sono tredici le reti in stagione, dato che lo rende il miglior marcatore per distacco della rosa giallorossa.

Il secondo in questa speciale classifica, infatti, è Dybala che però è fermo a quota cinque: tra Dovbyk e l'argentino c'è dunque un vuoto che fa riflettere sulle difficoltà generali incontrate dalla Roma in una stagione con pochissime note liete e tanti passi a vuoto.

Ilkiller instinct sottoporta messo in mostra in particolare nell'ultimo mese sta contribuendo a far apparire Dovbyk sotto una luce diversa agli occhi del tifo romanista e dell'opinione pubblica in generale, per nulla convinti soprattutto dall'approccio avuto allo sbarco in Italia dell'ucraino.

Che però presentava un biglietto da visita con tanto di titolo di 'Pichichi' della Liga 2023/24, passato in secondo piano per colpa di un impatto tutt'altro che esaltante con la nuova realtà italiana: un gap che ora si è notevolmente ridotto, tanto da rendere una manna dal cielo per i tifosi giallorossi la notizia della titolarità in quel di Venezia.